Malia Obama cambia cognome, si firma Malia Ann: ecco perché

Mondo
©Getty

La scelta arriva dopo la presentazione in anteprima al Sundance Film Festival del suo primo cortometraggio "The Heart". Secondo i media americani, la venticinquenne si sarebbe sentita giudicata a causa delle sue origini all'interno del contesto cinematografico

ascolta articolo

Le accuse di nepotismo pesano, soprattutto se vuoi fare la regista e ogni tuo successo sembra immeritato agli occhi di chi guarda. E' quello che è successo alla figlia di Barack e Michelle Obama che ha preso una decisione chiara: eliminare il suo cognome, per smettere di essere considerata “la figlia di”. Lei è Malia Ann: una regista emergente, che ha da poco presentato in anteprima al Sundance Film Festival il cortometraggio “The Heart”. Proprio all’interno della sua opera prima, si è firmata senza il cognome, per trasmettere al mondo un messaggio forte: lei non è solo la sua famiglia, ma è la giovane donna che è diventata e adesso esiste indipendentemente da chi le ha dato la vita. 

La decisione

La scelta arriva, secondo i media statunitensi, dopo le sue prime esperienze cinematografiche. Nel contesto artistico, infatti, non sarebbe stata vista di buon occhio a causa delle sue origini e dei finanziamenti ai suoi progetti ottenuti, secondo alcuni, grazie alla famiglia. Inoltre, la sua associazione “Rustin”, che si occupa della produzione dei progetti stessi, appartiene alla società di produzione dei genitori, “Higher Ground”. 

leggi anche

Casa Bianca, Nyp: Michelle Obama sarebbe pronta a scendere in campo

La difesa di Whoopi Goldberg

Le critiche sono piovute comunque, specialmente online. Non è bastato cambiare cognome: il pubblico social si è mostrato infastidito anche per quest’ultima presa di posizione di Malia. Per molti, sembra assurdo che la venticinquenne si allontani dall’eredità e dal cognome.

Whoopi Goldberg, attrice e conduttrice, ha risposto alle opinioni negative del popolo social nel corso del programma televisivo “The View”. Parlando con Alyssa Farah Griffin, Goldberg si è espressa così in merito alla questione: “Che ve ne importa come si vuole chiamare? Se si volesse chiamare Jeanette McDonald ne avrebbe tutti i diritti. Se io posso essere Whoopi Goldberg, lei può essere chi diavolo decide”.

leggi anche

Rustin, un eroe americano celebrato nel film prodotto da Obama

Mondo: I più letti