Casa Bianca, secondo il New York Post Michelle Obama sarebbe pronta a scendere in campo
MondoSecondo il tabloid conservatore americano, dietro il possibile impegno della ex first lady ci sarebbe Barack Obama, preoccupato della possibilità che l'attuale presidente Usa Joe Biden non riesca a sconfiggere nuovamente Donald Trump: da qui il pressing per convincere il Capo della Casa Bianca a rinunciare alla rielezione
La candidatura di Michelle Obama, con la nomination democratica per la Casa Bianca alla convention di agosto, preceduta dal ritiro di Joe Biden nella corsa per la rielezione. Sarebbe questo, secondo il tabloid conservatore “New York Post”, il programma politico ideato da Barack Obama che, come ventilato anche da alcune inchieste dei media Usa, sarebbe preoccupato dalle effettive possibilità di rielezione del presidente Usa Joe Biden, e dunque di una sua sconfitta nel confronto con Donald Trump. "Obama ha sondato il terreno con i suoi donatori", segnala il Nyp, citando l'uscita pubblica di qualche settimana fa durante la quale Michelle ha riferito che la possibilità di un ritorno di Trump la "terrorizza" e le toglie il sonno.
Il pressing di Obama su Biden
Dunque, sempre stando alle indiscrezioni del tabloid, Barack Obama sarebbe in pressing su Biden per convincerlo a rinunciare alla corsa per la rielezione. E, a conferma di ciò, ci sarebbe anche la posizione assunta da David Axelrod, ex stratega dello stesso Obama, che ha pubblicamente messo in dubbio il fatto che la scelta di candidarsi alla rielezione, da parte di Biden, sia stata "saggia" o "nell'interesse del Paese". Il Nyp, tra l’altro, aveva già anticipato la notizia rivelando che più di un anno fa - era l'estate del 2022 - in un incontro con alcuni Ceo di importanti realtà aziendali, Michelle aveva annunciato di volersi “candidare” chiedendo il loro “sostegno". Il team dell'ex presidente e dell'ex first lady starebbe, in base a quanto scritto dal Nyp, continuando a lavorare per sondare il terreno con i grandi donatori e i finanziatori che influiscono sulle sorti delle campagne elettorali americane.