Rustin, Hollywood celebra un grande eroe americano dimenticato nel film prodotto da Obama

Cinema

Camilla Sernagiotto

Il nuovo film prodotto dalla casa di produzione che dell'ex presidente americano e dell'ex First Lady è un biopic che mette al centro una figura non molto conosciuta ma importantissima, rimasta nell'ombra nonostante abbia avuto un ruolo cruciale all'interno del Movimento per i diritti civili USA. A calarsi nei panni del protagonista Bayard Rustin c’è l’attore Colman Domingo (che offre un’interpretazione che molti definiscono da Oscar, e che lo stesso ex presidente americano descrive come "brillante")

Rustin è il nuovo film prodotto dalla casa di produzione di Michelle e Barack Obama. Si tratta di un biopic che mette al centro una figura non molto conosciuta ma importantissima, rimasta nell'ombra nonostante abbia avuto un ruolo cruciale all'interno del Movimento per i diritti civili USA. A calarsi nei panni del protagonista Bayard Rustin c’è l’attore Colman Domingo (che offre un’interpretazione che molti definiscono da Oscar).

La marcia su Washington del 1963 è stata uno degli avvenimenti più importanti per la storia dei diritti civili statunitensi, e come è facilmente intuibile non è avvenuta da un giorno all’altro. Ci sono voluti anni e anni di progetti, pianificazione, discussione, qualificazione, costruzione di un piano e aggiramento di ostacoli burocratici.
Ciò che poi è avvenuto in quella calda giornata del 28 agosto 1963 nel Columbia District ha cambiato il mondo, rendendolo migliore. Ha dell’assurdo che una delle persone che più di tutte hanno reso possibile la marcia su Washington abbia un nome che finora è stato più o meno nell’ombra: si tratta di Bayard Rustin, a cui il film è dedicato e intitolato.
“È stata una persona in particolare a contribuire a trasformare la manifestazione nella capitale della nazione da una serie di idee teoriche scritte su una lavagna bianca in un evento di portata mondiale. Perché Bayard Rustin aveva un sogno. E grazie ai suoi sforzi, il sogno di un raduno pacifico di massa che chiedeva la libertà divenne finalmente realtà”, si legge in queste ore su Rolling Stone.
A farci conoscere finalmente la storia e il nome di Rustin è il film omonimo: Rustin, appunto, il nuovo film del regista George C. Wolfe (Ma Rainey’s Black Bottom), su Netflix (visibile anche su Sky Glass, Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick) dal 17 novembre.

 

Potete guardare il trailer ufficiale del film Rustin nel video che trovate in fondo a questo articolo.

Un biopic che vuole far conoscere finalmente una delle principali anime della marcia su Washington

Nonostante il regista George C. Wolfe abbia dichiarato di detestare il concetto di biopic, in questo caso non poteva esimersi dal titolare la sua pellicola proprio su Rustin, dando finalmente il merito a una delle principali anime della marcia su Washington.
Il film fotografa un breve periodo della vita di Rustin, quello in cui organizzò la marcia, ma nel contempo racconta l'intera vita di quest'uomo, e analizza anche la sua preziosissima eredità politica e morale.
All'inizio della pellicola troviamo una carrellata di dichiarazioni contro i razzisti del Sud. C'è anche un messaggio: “State guardando un film importante”, parole per preparare spiritualmente, moralmente e politicamente lo spettatore che ancora non conoscesse la figura storica di Bayard Rustin.

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Un cast stellare

Il film Rustin vanta un cast davvero stellare: sullo stesso set recitano Glynn Turman (che interpreta Randolph), Jeffrey Wright (nel ruolo di Adam Clayton Powell Jr.), Chris Rock (per la parte di Roy Wilkins), CCH Pounder (che impersona la dottoressa Anna Hedgeman), Audra McDonald (alias Anna Baker, il cui monologo viene da molti definito da Oscar) e Da’Vine Joy Randolph (che veste i panni di Mahalia Jackson).
Ma il grande, grandissimo protagonista è indubbiamente lui: Colman Domingo.
Parliamo di un attore che mai fino ad ora era stato protagonista, tuttavia sempre molto amato nei suoi ruoli secondari, sia che interpreti un pappone (Zola) sia che reciti nella parte di un pastore (Senza rimorso), o di un preside di scuola (Assassination Nation), o di uno dei buoni (Selma – La strada per la libertà), o di uno dei dei cattivi (Fear the Walking Dead), nel ruolo di un padre (Se la strada potesse parlare) o, come fa notare RS, di una figura che “fa” da padre (l’ultima stagione di Euphoria). Se c'è un attore versatile, quello è proprio Colman Domingo.
Eccezion fatta per il teatro, è raro che a Domingo vengano affidati ruoli da protagonista, ma finalmente in questo film tutto cambia.

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Il discorso di Barack Obama durante la presentazione del film Rustin

Durante la presentazione del film Rustin, Michelle Obama ha sorpreso tutti portando sul palco suo marito Barack. “Spero che tutti conoscano la marcia su Washington. Non si può più essere sicuri al giorno d’oggi, con quello che stanno facendo alla storia”, ha commentato in maniera pungente l'ex presidente degli Stati Uniti d'America.
“Rustin ha gettato le basi per la marcia e per tutti i progressi che ne sono derivati, eppure il suo nome non è sinonimo di quella storia come quello di molti altri. Un nero apertamente gay non si integrava facilmente, nemmeno nel cuore di un movimento per i diritti civili e la giustizia”, ha dichiarato Barack Obama.

Da presidente, Obama ha conferito un’onorificenza postuma a Rustin, con la Medaglia presidenziale della libertà, “la più alta onorificenza civile che possa essere conferita”, ha affermato durante il suo discorso.
“Lasciate che il suo racconto vi ricordi che, a prescindere dalle complicazioni e dalle difficoltà, potete fare la storia. La vostra storia è importante”, ha poi spiegato Michelle Obama agli studenti durante la presentazione della pellicola.

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Barack Obama: “Senza Rustin, forse non sarei stato presidente”

Prima di far salire sul palco la star indiscussa di Rustin, ossia l’attore Domingo (la cui interpretazione è stata definita “brillante” da Barack Obama) e il regista Wolfe, l’ex-presidente ha elencato tutti i grandiosi e numerosi risultati che sono stati ottenuti dal leader dei diritti civili prima della marcia su Washington. Tra questi, ha ricordato il fatto che Rustin ha sfidato le leggi Jim Crow che regolavano anche i viaggi in autobus da Stato a Stato, facendolo ben vent’anni anni prima delle Freedom Rides.

“È una delle figure fondamentali che hanno cambiato il corso della storia americana. Senza di lui, forse non sarei stato presidente. Forse voi non sareste seduti dove siete oggi. Vi garantisco che questo museo non esisterebbe”, ha affermato Barack Obama. “Al giorno d’oggi siamo così ossessionati dai 15 minuti di celebrità. Tutti vogliono essere influencer. Tutti vogliono essere apprezzati. Ma in realtà non è lì che avviene il cambiamento. Possiamo onorare l’eredità di Rustin e di altri prendendo il nostro posto in questa lunga marcia verso la vera uguaglianza”, ha detto Obama.

Di seguito potete guardare il trailer ufficiale del film Rustin.

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