Gli attacchi sono la quarta operazione congiunta di Stati Uniti e Gran Bretagna contro i ribelli sciiti filoiraniani yemeniti dal 12 gennaio. Secondo fonti affiliate agli Houthi le forze statunitensi e britanniche hanno colpito anche obiettivi nella capitale yemenita Sana
Gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno colpito 18 target degli Houthi in Yemen, prendendo di mira armi e missili. Lo afferma il Pentagono, sottolineando che continuerà a operare per difendere vite umane e il flusso di scambi commerciali. Gli attacchi sono la quarta operazione congiunta di Stati Uniti e Gran Bretagna contro i ribelli sciiti filoiraniani yemeniti dal 12 gennaio.
Colpita Sana
La TV Al Masirah, affiliata agli Houthi, riferisce che le forze statunitensi e britanniche hanno colpito anche obiettivi nella capitale yemenita Sana.
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"Houthi pagano conseguenze loro attacchi"
"I ribelli houthi dello Yemen continueranno ad affrontare azioni di ritorsione per i loro attacchi alle navi nel Mar Rosso e nelle acque circostanti". Lo ha detto il capo del Pentagono, Lloyd Austin. "Gli Stati Uniti non esiteranno ad agire, se necessario, per difendere la vita e il libero flusso del commercio in uno dei corsi d'acqua piu' critici del mondo", ha detto Austin in una dichiarazione. "Continueremo a chiarire agli Houthi che ne pagheranno le conseguenze se non fermeranno i loro attacchi illegali, che danneggiano le economie del Medio Oriente, causano danni ambientali e interrompono la consegna degli aiuti umanitari allo Yemen e ad altri Paesi".