Negli ultimi giorni nel Paese si sono registrati 165 incendi, di cui 40 violenti. Le abitazioni distrutte si stima siano oltre 12mila nel solo comune di Viña del Mar e 2.700 a Quilpué. Secondo quanto spiegato dal sottosegretario agli Interni, Manuel Monsalve, gli sfollati nelle due città sono quasi 40mila
Il bilancio delle vittime accertate degli incendi che hanno colpito il Cile centrale è salito a 112, hanno fatto sapere le autorità spiegando che i vigili del fuoco sono ancora al lavoro su una quarantina di focolai ancora attivi. "Secondo le informazioni ricevute dal servizio medico-legale – ha spiegato il portavoce del ministero dell'Interno, Manuel Monsalve – ci sono 112 morti e 32 corpi identificati". Nel Paese sono stati indetti due giorni di lutto nazionale.
Il bilancio degli incendi in Cile
Per quanto riguarda la situazione delle abitazioni danneggiate o distrutte, il sottosegretario agli Interni Monsalve ha precisato che, data l'entità della tragedia, "è stato possibile effettuare solo una proiezione, attraverso i sorvoli realizzati sulle zone colpite" In base ad essi, ha proseguito, "solo nel comune di Viña del Mar si stimano 12.122 abitazioni con danni di varia entità, mentre a Quilpué se ne stimano 2.701". Per cui, ha proseguito, "a Viña del Mar potenzialmente i senzatetto sono 31.703, e a Quilpué, 7.825". Riferendosi al numero degli incendi, Monsalve, ha indicato che "fino a questa domenica se ne sono registrati a livello nazionale 165, di cui 40 violenti". Infine, il Servizio nazionale di prevenzione e risposta per i disastri (Senapred) ha comunicato che a fine giornata ieri, c'erano tre importanti incendi boschivi fuori controllo: il Complesso Las Tablas - Riserva Peñuelas (8.500 ettari di superficie interessata); Lo Moscoso (1.500 ettari coinvolti) e Diga La Luz (120 ettari di vegetazione boschiva distrutti).