Hamas ha ricevuto la proposta di tregua dei mediatori a Parigi e risponderà ma la priorità "è fermare l'aggressione del brutale attacco a Gaza e il completo ritiro delle forze di occupazione dalla Striscia". In Israele il governo si spacca: il ministro della sicurezza, Itamar Ben Gvir, la giudica "irresponsabile" e significherebbe "la spaccatura del governo". Secondo Hamas il piano prevede 3 fasi e include il rilascio di ostaggi e detenuti palestinesi mettendo fine alla guerra
Cbs, in Giordania usato drone tipo 'Shahed made in Iran'
Il drone che ha ucciso 3 soldati Usa in Giordania, ferendone oltre 40, e' un drone "tipo Shahed" di fabbricazione iraniana, di quelli forniti da Teheran alla Russia: lo riferisce Cbs News citando un dirigente americano, dopo che ieri il Pentagono aveva riferito che l'attacco "ha le impronte delle Brigate Hezbollah", la milizia libanese sostenuta dall'Iran. Si tratterebbe di un drone 'one-way attack', ossia di un drone d'attacco unidirezionale, progettato con una testata integrata e destinato a esplodere all'impatto del bersaglio. La maggior parte di questo tipo di droni, noti anche come munizioni vaganti, possono orbitare sopra il campo di battaglia per periodi prolungati finché un bersaglio non viene acquisito da un operatore a terra o da sensori automatizzati a bordo dell'aereo. Altri sono progettati per attaccare obiettivi fissi utilizzando direzioni preprogrammate.
Oxfam, taglio fondi Unrwa mette a rischio milioni civili
La sospensione dei finanziamenti all'Unrwa da parte dei maggiori donatori è molto preoccupante e rischia di avere conseguenze umanitarie disastrose. E' l'allarme lanciato oggi da Oxfam insieme a 19 organizzazioni di fronte ai tagli degli stanziamenti all'agenzia delle Nazioni Unite, che rappresenta il principale fornitore di aiuti per milioni di palestinesi a Gaza e nella regione. La sospensione dei finanziamenti da parte dei Paesi donatori avrà un forte impatto sulla capacità di portare aiuti essenziali a oltre 2 milioni di civili a Gaza, di cui oltre la metà sono bambini. La popolazione in questo momento - si legge in una nota - è sull'orlo della carestia, esposta al rischio di epidemie, a causa dei bombardamenti indiscriminati da parte di Israele e della scelta deliberata di impedire l'ingresso degli aiuti nella Striscia.
Lavrov, accuse su Unrwa vanno indagate
Le accuse rivolte da Israele contro alcuni dipendenti dell'Unrwa dovrebbero essere indagate. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, dopo che molti Paesi hanno sospeso i fondi all'agenzia Onu per i palestinesi alla luce delle accuse di coinvolgimento nell'attacco di Hamas del 7 ottobre rivolte ad alcuni membri dello staff.
Tajani, popolo palestinese non può espiare orrori Hamas
"Il prezzo che sta pagando la popolazione di Gaza è troppo alto, dobbiamo proteggere i civili". Lo ha affermato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, in audizione di fronte alle Commissioni Esteri di Camera e Senato. L'Italia ha espresso la "forte aspettativa che Israele protegga i civili a Gaza": "Il popolo palestinese non è Hamas e non può espiare gli orrori del gruppo terroristico", ha aggiunto.
Gallant: "Israele manterrà presenza militare a Gaza dopo guerra"
Dopo la fine della guerra con Hamas, Israele manterrà il controllo militare della Striscia di Gaza, ma non governerà il territorio a livello civile, su un modello simile a quello già adottato in Cisgiordania. Lo ha annunciato il ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, ai membri della Commissione Affari esteri e Difesa della Knesset. "Dopo che la guerra sarà finita, penso che sia del tutto chiaro che Hamas non controllerà Gaza. Israele la controllerà militarmente, ma non in senso civile", ha affermato Gallant, citato dai media dello Stato ebraico. Secondo il ministro, questo scenario è "realizzabile" anche a Gaza, ma "ci vorrà tempo".
Israele, suonano sirene di allarme in aree vicino a Gaza
Sono suonate le sirene di allarme antiaereo nella zona del kibbutz di Nahal Oz, vicino alla Striscia di Gaza. Lo riferisce il Times of Israel. L'area è stata sgomberata dopo l'attacco del 7 ottobre in Israele e di recente nella zona l'allerta è scattata anche per colpi di mortaio lanciati contro le forze israeliane all'interno della Striscia.
Hamas: "Cessate il fuoco permanente è il nostro obiettivo, pronti ad arrivarci per fasi"
"Abbiamo detto ai mediatori che un cessate il fuoco permanente è il nostro obiettivo, ma possiamo arrivarci nella seconda o terza fase dell'accordo. Senza un ritiro israeliano da Gaza non possiamo accettare questa nuova proposta". Lo ha detto ad al-Jazeera Mohammad Nazzal dell'ufficio politico di Hamas dopo le notizie secondo cui il leader Ismail Haniyeh sta "studiando la proposta di cessate il fuoco elaborata a Parigi" e si recherà "al Cairo per discutere i dettagli del piano''.
Nelle dichiarazioni alla tv satellitare, Nazzal ha parlato di "rilascio dei prigionieri da entrambe le parti". Su questo "ovviamente serve un negoziato", ha proseguito. "Un cessate il fuoco permanente è utile per entrambe le parti, altrimenti la guerra tra noi e le truppe israeliane continuerà - ha detto ancora - Siamo pronti a raggiungere l'obiettivo per gradi".
Galant: "Dopo guerra a Gaza manterremo controllo militare"
Finita la guerra, Israele punterà a governare "militarmente", non "civilmente" la Striscia di Gaza. Lo ha detto il ministro della Difesa Yoav Galant davanti alla Commissione per gli Affari Esteri e la Difesa, a Tel Aviv. "Hamas non governerà Gaza. Israele governerà militarmente, ma non governerà civilmente".
Cnn: palestinesi Gaza costretti a mangiare erba e bere acqua inquinata
Sono costretti a mangiare erba e a bere acqua inquinata i palestinesi sfollati da Gaza a causa della rappresaglia israeliana per l'attacco di Hamas subito lo scorso 7 ottobre. Lo scrive la Cnn raccogliendo le testimonianze di civili sfollati dalle loro case e di operatori sanitari, sottolineando che l'enclave palestinese sta sempre più andando verso una carestia totale. Con gli adulti che si privano del cibo per darlo ai propri figli e ai bambini. Anche prima della guerra, due persone su tre nella Striscia di Gaza facevano affidamento sul sostegno alimentare, come ha detto alla Cnn Arif Husain, capo economista del Programma alimentare mondiale (Wfp).
Missione al Cairo Haniyeh: "Valuteremo proposta accordo"
Il capo del Politburo di Hamas, Ismail Haniyeh, ha annunciato che si recherà al Cairo per valutare la proposta di cessate il fuoco formulata al vertice di Parigi e che non la respinge "a priori". Hamas, ha detto, "studierà la proposta". "La priorità -ha aggiunto- è porre fine all'offensiva israeliana e che si ritirino completamente le forze israeliane da Gaza".
Blinken: accuse contro Unrwa "altamente credibili"
Le prove fornite da Israele contro alcuni dipendenti dell'Unrwa, accusati di coinvolgimento nell'attacco sferrato da Hamas il 7 ottobre, sono "altamente credibili". Lo ha affermato il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, precisando di "non aver avuto la possibilità di indagare". Il capo della diplomazia Usa ha sottolineato che l'agenzia Onu per i palestinesi svolge un ruolo "indispensabile" nel fornire assistenza ai civili nella Striscia di Gaza e che "nessun altro può svolgerlo, certamente non nel breve termine". Da qui, il bisogno "imperativo" per l'Unrwa di svolgere un'indagine immediata e di affrontare le accuse "nel modo più approfondito possibile".
Pisani: "In meno di tre mesi 200 atti antisemitismo"
"Il conflitto israelo palestinese ha determinato un forte incremento degli eventi di antisemitismo e di comportamenti discriminatori: tra il 7 ottobre e il 31 dicembre del 2023 quelli segnalati all'Oscad sono stati 200, a fronte dei 17 registrati nello stesso arco temporale dell'anno precedente". Lo ha affermato il capo della Polizia, Vittorio Pisani, nel corso di una audizione davanti alla Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all'odio e alla violenza.
Ben Gvir minaccia di far cadere governo se accordo "sconsiderato" con Hamas
Il ministro israeliano per la Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir ha minacciato di far cadere il governo nel caso in cui si raggiunga un accordo ''sconsiderato'' con Hamas. Mentre circolano voci circa un possibile accordo per il rilascio degli ostaggi in cambio di una lunga sospensione dei combattimenti e la scarcerazione di migliaia di detenuti palestinese, in un tweet Ben Gvir ha scritto: ''Accordo sconsiderato = smantellamento del governo''.
Haaretz: "Forze Israele entrate individualmente in ospedale Jenin"
Le forze speciali israeliane sono entrate nell'ospedale a Jenin "individualmente: uno era vestito da donna, l'altro da persona anziana, uno da staff del luogo mentre un altro ancora aveva in mano un seggiolino da bambino". Lo ha detto ad Haaretz una fonte medica del nosocomio che era presente all'operazione dei gruppi speciali israeliani. "Dopo che si sono riuniti al terzo piano, sono andati nella stanza dove c'erano i tre, hanno sparato loro a bruciapelo e se ne sono andati", ha aggiunto spiegando che in quello stesso reparto c'erano altre 10 persone e nessuno di loro è stato ferito. Secondo la stessa fonte il video circolato sui social mostra la fine dei fatti, quando i 3 hanno lasciato l'ospedale; inoltre, nessuno dell'ospedale si è accorto dell'ingresso delle forze speciali nel complesso medico.
Il Ppe chiede dibattito sull'Unrwa alla plenaria dell'Eurocamera
Il Partito popolare europeo chiederà un dibattito sulle accuse di coinvolgimento del personale dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) negli attacchi di Hamas del 7 ottobre alla plenaria dell'Eurocamera della settimana prossima a Strasburgo. Lo annuncia l'eurodeputato svedese David Lega via X. "Non si può continuare a fare affari come al solito: dobbiamo smettere una volta per tutte di finanziare il terrorismo, basta finanziamenti all'Unrwa", commenta Lega, membro delle commissioni per gli Affari esteri e i Diritti umani dell'Eurocamera.
Tajani: "Il governo è impegnato a de-escalation in Medio Oriente"
"L'attenzione del Governo è massima e mira ad una de-escalation e al raggiungimento di una pace che garantisca la sicurezza dello Stato di Israele e che dia al popolo palestinese la speranza di avere in futuro uno stato indipendente riconosciuto da tutti". Lo ha affermato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani partecipando all'Assemblea pubblica di Confindustria Assafrica & Mediterraneo dal titolo "Africa e Medio Oriente. Trasformazioni e traiettorie in un nuovo contesto globale". Tajani ha sostenuto che uno stato palestinese riconosciuto è "il presupposto indispensabile affinché l'intera regione possa crescere in un contesto di sicurezza e stabilità".
Ben Gvir: intesa con Hamas irresponsabile, il governo si spacca
L'accordo con Hamas è "irresponsabile" e significherebbe "la spaccatura del governo". Lo ha scritto su X il ministro della sicurezza - e leader di destra radicale - Itamar Ben Gvir commentando una possibile intesa con la fazione islamica secondo i negoziati avviati a Parigi.
Israele, proteste contro aiuti umanitari: bloccato valico Nitzana
Un gruppo di dimostranti è riuscito oggi a bloccare il valico di Nitzana, al confine fra Israele ed Egitto, e ad impedire il transito di camion con aiuti umanitari destinati a Gaza. Lo ha riferito la radio pubblica Kan secondo cui, malgrado le proteste, al valico di Kerem Shalom il transito di camion prosegue invece oggi senza impedimenti. ''La polizia e l'esercito sono sul posto, ma per il momento il valico di Nitzana resta bloccato'' ha detto a Kan un portavoce del gruppo di protesta 'Ordine 9'. ''Nessun camion con forniture per Hamas può passare da qua'', ha aggiunto.
Anche Nuova Zelanda sospende fondi per Unrwa
Il premier neozelandese Christopher Luxon ha annunciato di aver sospeso i fondi per Unrwa, l'agenzia Onu per i palestinesi, alla luce delle accuse di coinvolgimento nell'attacco di Hamas del 7 ottobre rivolte a parte dello staff. Accuse "incredibilmente serie", ha commentato il capo di governo, sottolineando che non verranno dati "contributi fino a quando il ministero degli Esteri non avrà dato il via libera". Wellington ha d'altra parte assicurato che resta "impegnata a sostenere la cruciale risposta umanitaria a Gaza", ribadendo la necessità di un facile accesso alla Striscia in modo che "i civili possano ricevere l'assistenza di cui hanno disperatamente bisogno".
Gaza, 114 palestinesi uccisi in 24 ore, 26.751 da inizio guerra
Sono 114 i palestinesi rimasti uccisi e 249 quelli che sono stati feriti nelle ultime 24 ore nella Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato il ministero della Sanità gestito da Hamas aggiornando a 26.751 il numero delle persone che hanno perso la vita dall'inizio della rappresaglia israeliana per l'attacco subito il 7 ottobre. A completare il bilancio sono anche almeno altri 65.636 feriti.