Finlandia, elezioni presidenziali. Sarà ballottaggio tra Stubb e Haavisto

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Nel primo voto da quando Helsinki è entrata a far parte della Nato, servirà un secondo turno per eleggere il successore di Sauli Niinisto. L’11 febbraio sfida tra i due più votati: l'ex primo ministro conservatore e l'ex ministro degli Esteri del Partito Verde. Esce dalla corsa il candidato di estrema destra del Partito dei Veri Finlandesi Jussi Halla-aho

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La Finlandia va al ballottaggio dopo che nessun candidato è riuscito a ottenere più del 50% dei voti al primo turno delle presidenziali di ieri. La sfida a due alle urne è prevista per l'11 febbraio tra l'ex primo ministro Alexander Stubb, che ha ottenuto il 27,2% di preferenze, e l'ex ministro degli Esteri Pekka Haavisto, che ha avuto il 25,8% dei voti. Terzo con molto distacco il presidente del Parlamento Jussi Halla-aho con il 19% delle preferenze. Il più votato al ballottaggio entrerà in carica il primo marzo. Si tratta del primo voto da quando la Finlandia è entrata a far parte della Nato e dopo più di un decennio sotto la guida del presidente Sauli Niinisto. A lui non è stato permesso di ricandidarsi dopo due mandati consecutivi, di sei anni ciascuno. "Questa era la semifinale e ora sembra che io e Pekka siamo in finale. La partita ricomincia da capo", ha detto il 55enne Stubb a Helsinki. Ora occorre “affrontare il secondo round a tutta velocità”, ha commentato Haavisto.

Il voto in Finlandia

I finlandesi si sono recati alle urne nel primo turno di elezioni presidenziali e primo voto nazionale dopo lo storico ingresso di Helsinki nella Nato, per una carica la cui importanza è cresciuta di fronte alle crescenti tensioni con la Russia, vicino divenuto estremamente scomodo con l'invasione dell'Ucraina nel febbraio 2022. L'ex primo ministro conservatore Stubb è in testa, davanti all'ex ministro degli Esteri Haavisto del Partito Verde. Andranno al ballottaggio mentre esce dalla corsa il candidato di estrema destra del Partito dei Veri Finlandesi Jussi Halla-aho.

Gli scenari

Per chiunque vincerà tra due settimane, il panorama geopolitico in Europa sarà certamente la principale preoccupazione. Perché sebbene i suoi poteri siano limitati, il presidente - che funge anche da comandante supremo delle forze armate - aiuta a dirigere la politica estera in collaborazione con il governo. Un compito chiave, di fronte al deterioramento delle relazioni tra Mosca e Helsinki: la guerra in Ucraina ha spinto la Finlandia ad abbandonare decenni di non allineamento militare e ad aderire alla Nato nell'aprile 2023, con la Russia che ha subito minacciato "contromisure". E la crisi diplomatica corre anche sui 1.340 chilometri di confine condiviso tra i due Paesi, dove la Finlandia ha osservato l'estate scorsa un aumento degli arrivi di migranti irregolari. Di fronte a questo afflusso, Helsinki ha accusato Mosca di utilizzare gli stranieri per lanciare un "attacco ibrido" al Paese, e ha ordinato la chiusura della frontiera orientale a novembre. Tutti i candidati presidenziali sostengono sia l'indipendenza della Finlandia che il suo nuovo ruolo come membro della Nato.

epa10215285 A general view of the Finnish-Russian border in Nuijamaa, Finland, 30 Septemper 2022. Finland closed its borders to Russian tourists on 30 September and at the same time closed the last remaining direct land route to the EU.  EPA/JUHA METSO

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