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Israele-Hamas, a Tel Aviv manifestazione contro il governo: tensioni con la polizia

©Getty

Circa 200 persone si sono scontrate con le forze dell'ordine a Kaplan Street: alcuni sono stati arrestati. L'Unrwa ancora nel mirino dopo la notizia sul coinvolgimento di alcuni suoi dipendenti negli attentati del 7 ottobre da parte di Hamas contro Israele. Dopo Usa e Canada anche Italia, Regno Unito, Finlandia e Australia sospendono i fondi. Proseguono i raid americani nel Mar rosso contro i ribelli Houthi in seguito all'attacco ad una petroliera britannica

Gb su Corte Aja: "La rispettiamo, ma caso non aiuta per cessate fuoco duraturo"

Londra non nasconde le sue perplessità all'indomani della richiesta della Corte internazionale di giustizia a Israele affinché faccia tutto il possibile per prevenire atti di genocidio nella Striscia di Gaza. "Rispettiamo il ruolo e l'indipendenza della Corte internazionale di giustizia. Tuttavia - afferma un portavoce del Foreign Office - abbiamo notevoli perplessità su questo caso, che non contribuisce all'obiettivo di raggiungere un cessate il fuoco sostenibile".
Israele "ha il diritto di difendersi da Hamas in linea con il diritto internazionale umanitario" e secondo il Regno Unito "le azioni di Israele a Gaza non possono essere descritte come un genocidio", per questo Londra ritiene "che la decisione del Sudafrica" sia "sbagliata e provocatoria".
Accolta al contempo con favore "la richiesta della Corte per il rilascio immediato degli ostaggi e la necessità di far arrivare più aiuti a Gaza". E' "necessaria una pausa immediata per far entrare gli aiuti e far uscire gli ostaggi" dalla Striscia, per poi puntare a "un cessate il fuoco sostenibile, permanente, senza un ritorno ai combattimenti".

Tajani: "Antisemitismo e Hamas sono le nuove SS"

"L'antisemitismo e Hamas sono le nuove SS, la nuova Gestapo, perché la caccia all'ebreo è stata compiuta in maniera scientifica. Dobbiamo far sì che vengano rispettati i diritti della popolazione civile palestinese, ci sono troppe vittime. Non sono militanti di Hamas, e l'ho detto a Israele". A dirlo è il ministro degli Affari esteri e vicepresidente del Consiglio segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, a margine del Forum Economia della Consulta di Forza Italia - Armonizzare Stato e mercato per un'Italia più forte e più equa.

Olp: "Da sospensione fondi a Unrwa un rischio politico"

L'Olp ha fatto appello ai Paesi che hanno congelato i finanziamenti all'Unrwa di rivedere la loro posizione , visto che questa scelta "comporta un rischio politico e per gli aiuti". Lo ha detto su X Hussein al Sheikh, segretario generale dell'Olp e alto funzionario dell'Autorità nazionale palestinese. "Questa decisione - ha ammonito - comporta un rischio politico. Gli stati sono invitati a ritirare immediatamente la loro decisione". 

Israele punta a stop attività Unrwa a Gaza dopo guerra

Israele cercherà di impedire all'Unrwa di operare a Gaza dopo la guerra. Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Israel Katz, alla luce delle accuse di coinvolgimento nell'attacco di Hamas del 7 ottobre rivolte dallo Stato ebraico nei confronti di diversi operatori dell'agenzia. Su questo punto, Israele cerchera' di raccogliere il sostegno di Usa, Ue e degli altri principali donatori dell'agenzia, ha aggiunto Katz.

Hamas: "Onu non ceda ai ricatti di Israele sull'Unrwa"

"Chiediamo alle Nazioni Unite e alle istituzioni internazionali di non cedere alle minacce e ai ricatti di questa entità nazista canaglia, che cerca di tagliare tutte le ancora di salvezza al nostro popolo": lo ha scritto Hamas su Telegram, sottolineando "l'importanza del ruolo di queste agenzie nel fornire soccorso al nostro popolo e nel documentare i crimini dell'occupazione, che superano i crimini più orribili conosciuti dall'umanità nella nostra era moderna".

Tajani: "Anche l'Italia sospende i finanziamenti all'Unrwa"

"Il governo italiano ha sospeso finanziamenti all'Unrwa, dopo l'atroce attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre. Paesi Alleati hanno recentemente preso la stessa decisione. Siamo impegnati nell'assistenza umanitaria alla popolazione palestinese, tutelando la sicurezza di Israele". Lo annuncia il ministro degli Esteri Antonio Tajani su X.

Hezbollah rivendica attacchi ieri a confine con Israele

Il gruppo libanese Hezbollah, alleato di Hamas, ha rivendicato di aver lanciato ieri nove attacchi contro Israele dal confine meridionale del Libano. Il primo è avvenuto la mattina e ha preso di mira una posizione delle truppe israeliane vicino a Hunin. Sei degli attacchi sono avvenuti di notte, l'ultimo, un attacco missilistico contro i soldati nelle vicinanze di Metulla, in Israele, verso mezzanotte. Il gruppo ha perso 168 combattenti dall'inizio della guerra, di cui quattro solo nell'ultima giornata, secondo quanto riporta il sito dell'emittente TV con sede in Qatar, al Jazeera

Ministro Esteri Israele: "Unrwa paghi, vanno fermate sue attività a Gaza"

Plauso del ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, all'annuncio del Dipartimento di Stato Usa che, con "estrema preoccupazione per le accuse secondo cui 12 dipendenti dell'Unrwa potrebbero essere coinvolti nell'attacco terroristico del 7 ottobre di Hamas in Israele", ha annunciato la "sospensione temporanea nell'erogazione di ulteriori fondi" per l'Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi. "Da anni lanciamo l'allarme: l'Unrwa perpetua la questione dei rifugiati, ostacola la pace, funge da braccio civile di Hamas a Gaza", accusa su X il ministro che chiede all'Onu di "adottare misure personali immediate contro i vertici" dell'Agenzia.
Il ministro plaude anche al Canada, che ha seguito gli Usa (come pure l'Australia), ed esprime l'auspicio che altri Paesi facciano lo stesso. "L'Unrwa deve pagare per le sue azioni - si legge nel post di Katz - L'Unrwa non è la soluzione, molti dei suoi dipendenti sono affiliati di Hamas con ideologie sanguinarie, contribuiscono ad attività terroristiche e preservano la sua autorità".
"Sotto la mia guida - aggiunge - il ministero degli Esteri israeliano vuole promuovere una politica che garantisca che l'Unrwa non farà parte del 'day after'". "Lavoreremo per avere sostegno bipartisan a questa politica negli Usa, nell'Ue e in altri Paesi - conclude - per fermare le attività dell'Unrwa a Gaza".

Israele: "L'Onu assuma azioni immediate contro leader Unrwa"

"Chiediamo all'Onu di assumere azioni immediate contro la leadership dell'Unrwa". Lo ha detto il ministro degli esteri israeliano Israel Katz dopo aver ringraziato Usa e Canada per la decisione di sospendere i finanziamenti all'Unrwa a causa dei legami di 12 dei suoi dipendenti con Hamas nell'attacco del 7 ottobre. "Per anni abbiamo messo in guardia: l'Unrwa perpetua il tema dei rifugiati, ostacola la pace e serve come braccio civile di Hamas a Gaza". Katz - che si è augurato che altri Paesi seguano l'esempio dei Usa e Canada - ha sottolineato che l'Unrwa "deve pagare un prezzo per le sue azioni. L'Unrwa non è la soluzione".

Israele, l'esercito continua le operazioni a Khan Yunis

L'esercito israeliano continua le sue operazioni a Khan Yunis, la roccaforte di Hamas nel sud della Striscia di Gaza. Lo ha fatto sapere il portavoce militare, secondo cui i soldati "hanno condotto raid mirati su obiettivi terroristici, incluso un deposito di armi dove c'erano larghe quantità di munizioni, fucili e varie strumenti tecnologici". Secondo la stessa fonte, in un raid aereo "sono stati eliminati 3 terroristi che stavano agendo per piazzare esplosivi accanto alle truppe". "Numerosi i terroristi uccisi" - ha aggiunto - in vari combattimenti "a distanza ravvicinata".

Dopo gli Usa, anche il Canada sospende i fondi all'Unrwa

Il Canada ha imitato gli Stati Uniti e ha annunciato che sospenderà temporaneamente il versamento di fondi all'Unrwa, l'agenzia dell'Onu che sostiene i profughi palestinesi, dopo lo scandalo della presunta partecipazione di alcuni suoi addetti all'attacco di Hamas dello scorso 7 in Israele. Lo si legge sui media canadesi e internazionali, fra cui Cbc, che citano il ministro canadese allo Sviluppo internazionale, Ahmed Hussen. Il governo di Ottawa ha ordinato una "pausa temporanea" nell'erogazione dei "fondi ulteriori" all'Unrwa, ha detto Hussen, precisando che il Canada non smetterà di aiutare i civili palestinesi a Gaza.

Usa, raid su Houthi in Yemen dopo attacco a petroliera Gb

Gli Stati Uniti hanno compiuto un raid contro un sito degli Houthi nello Yemen, dopo che i ribelli sciiti filoiraniani hanno rivendicato un attacco missilistico nel Mar Rosso contro una petroliera britannica, che ha subito un incendio. Lo ha annunciato il Centcom: "Alle 3.45 locali (le 1.45 italiane) il Comando militare statunitense nel Medio Oriente (Centcom) ha condotto un attacco aereo contro un missile antinave degli Houthi che si apprestava a essere lanciato sul Mar Rosso", si legge nel comunicato, che descive il missile dei ribelli yemeniti come una "minaccia imminente" per le navi commerciali e militari della zona.

Hezbollah rivendica attacchi ieri a confine con Israele

Il gruppo libanese Hezbollah, alleato di Hamas, ha rivendicato di aver lanciato ieri 9 attacchi contro Israele dal confine meridionale del Libano. Il primo è avvenuto la mattina e ha preso di mira una posizione delle truppe israeliane vicino a Hunin. Sei degli attacchi sono avvenuti di notte, l'ultimo, un attacco missilistico contro i soldati nelle vicinanze di Metulla, in Israele, verso mezzanotte. Il gruppo ha perso 168 combattenti dall'inizio della guerra, di cui quattro solo nell'ultima giornata, secondo quanto riporta il sito dell'emittente TV con sede in Qatar, al-Jazeera.


Houthi rivendicano un attacco a una petroliera britannica

Gli Houthi rivendicano un attacco contro una "petroliera britannica" nel Golfo di Aden. Lo ha riferito il movimento yemenita in un comunicato.

Houthi, attacchi Usa-GB su porto Ras Issa (Yemen)

Due attacchi aerei di Usa e Regno Unito hanno colpito il porto yemenita di Ras Issa: lo ha fatto sapere il canale TV degli Houthi, Al-Masira. Il porto si trova nella provincia di Hodeidah nello Yemen, e quanto accaduto segue di poche ore un attacco Houthi che ha colpito una nave cisterna che navigava nel Mar Rosso. 



Colloqui per rilascio ostaggi, Biden ringrazia al-Sisi per "ruolo importante Egitto"

Il presidente americano Joe Biden ha ringraziato il leader egiziano Abdel Fattah al-Sisi per il "ruolo importante" dell'Egitto mentre proseguono gli sforzi per arrivare alla liberazione degli ostaggi tenuti prigionieri nella Striscia di Gaza dall'attacco del 7 ottobre in Israele. Lo ha reso noto la Casa Bianca dopo la notizia del colloquio delle scorse ore tra i due presidenti, incentrato "sulla guerra in corso a Gaza" e sul lavoro per "il rilascio di tutti gli ostaggi" che restano nelle mani di Hamas.  Biden "ha ringraziato" al-Sisi per il "ruolo importante dell'Egitto in questo processo" e i due presidenti "hanno affermato che ora va fatto di tutto per concludere un accordo che porti al rilascio di tutti gli ostaggi insieme a una prolungata pausa umanitaria".



Mar Rosso: forze armate Usa attaccano missile Houthi

Il Comando combattente unificato delle forze armate degli Stati Uniti (Centcom) ha comunicato di aver attaccato un missile che i ribelli Houthi erano pronti a lanciare contro navi nel Mar Rosso. L'operazione è avvenuta attorno alle 3.45 del mattino (ora di Sanaa nelle Yemen), secondo quanto riferito dal Centcom sul profilo ufficiale su X. Il missile è stato individuato nella zona controllata dagli Houthi ed è stato ritenuto una "minaccia imminente" per i mercantili e le navi della Marina americana in transito nell'area. Centcom ha poi riferito che ore prima i ribelli avevano lanciato un missile balistico contro la petroliera 'Marlin Luanda', battente bandiera delle Isole Marshall, in navigazione nel golfo di Aden, nelle vicinanze del Mar Rosso. L'attacco, rivendicato dagli Houthi, ha causato danni, ma non risultano feriti. I ribelli, sostenuti dall'Iran, hanno fatto sapere che dal 19 novembre scorso hanno lanciato oltre 200 droni e 50 missili contro mercantili e navi da guerra occidentali nel Mar Rosso con l'obiettivo di arrecare danni economici a Israele e a sostegno dei palestinesi nella Striscia di Gaza.

Dopo Usa anche Canada sospende fondi aggiuntivi a Unrwa

Dopo gli Stati Uniti, anche il Canada sospendera' i finanziamenti aggiuntivi all'Unrwa, l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, dopo l'apertura di un'indagine sul presunto coinvolgimento di alcuni dipendenti dell'agenzia nell'attacco del 7 ottobre scorso sferrato da Hamas contro Israele.  Sono state le autorità israeliana a fornire all'Unrwa informazioni sul presunto coinvolgimento di alcuni dei suoi dipendenti nell'attacco del gruppo islamico palestinese. "Per tutelare la capacità dell'agenzia di prestare assistenza umanitaria", ha assicurato Lazzarini, "ho preso la decisione di rescindere subito i contratti di questi dipendenti e di avviare un'indagine per stabilire la verita' senza indugio". Con oltre 30 mila operatori, la Unrwa è la principale organizzazione di Gaza, oltre all'amministrazione della Striscia. 


Mercoledì vertice Onu dopo decisione dell'Aja su Israele

Il Consiglio di sicurezza dell'Onu si riunirà mercoledì per esaminare la decisione della Corte internazionale di giustizia che ha chiesto a Israele di impedire un "genocidio" a Gaza. Lo ha annunciato la presidenza francese del Consiglio. Il vertice, che si terrà alle 17 ora italiana, è stato richiesto dall'Algeria "al fine di dare effetto esecutivo alla decisione della Corte internazionale sulle misure provvisorie imposte all'occupazione israeliana", come ha annunciato il ministero degli Esteri algerino. 

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