Lo ha riferito una fonte informata egiziana: la proposta prevedeva il rilascio degli ostaggi israeliani. In 24 ore 21 soldati iraeliani sono rimasti uccisi nei combattimenti in corso a Khan Yunis, a sud di Gaza: è il bilancio giornaliero più pesante dall'inizio del conflitto, come annunciato dal portavoce delle IDF. "Rinnovo il mio appello per un immediato cessate il fuoco umanitario". Così il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres alla riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu
IDF, 21 soldati Israele uccisi ieri, mai così tanti
Sono 21 i soldati israeliani morti a Gaza nella sola giornata di ieri: è il bilancio giornaliero più pesante dall'inizio del conflitto. Lo ha annunciato questa mattina il portavoce delle IDF, Daniel Hagari. La maggior parte delle vittime di ieri, ha spiegato, sono stati uccisi dall'esplosione di un razzo che ha colpito un deposito e un edificio precedentemente minati dall'esercito per demolirli.
21 soldati israeliani uccisi a Gaza nella notte
Ventuno soldati sono rimasti uccisi la scorsa notte nei combattimenti in corso a Khan Yunis, a sud di Gaza. Lo ha reso noto il portavoce militare Daniel Hagari. Si tratta dell'episodio più grave per l'esercito israeliano dall'inizio della guerra.
Leader Houth: "Attacchi Usa e Gb ci rendono più forti"
"I vostri attacchi renderanno il popolo yemenita soltanto piu' forte e determinato a contrastarvi, in quanto siete aggressori del nostro Paese". Lo ha dichiarato il leader della milizia Houthi, Mohamed Ali al-Houthi, in risposta ai bombardamenti effettuati da una colazione guidata da Stati Uniti e Gran Bretagna e legato agli attacchi dei paramilitari yemeniti alle navi che transitano lungo il Mar Rosso. "Gli americani e i britannici - ha aggiunto in un post pubblicato su X - devono capire che noi siamo in grado di rispondere e che la nostra gente non conosce resa".
Usa e alleati: "Colpite basi Houthi di missili balistici"
"Abbiamo colpito magazzini sotterranei degli Houthi e basi di controllo aereo e missili balistici". Lo hanno dichiarato gli Stati Uniti in un comunicato congiunto con Australia, Bahrain, Canada, Olanda e Regno Unito, a commento del nuovo attacco alle basi occupate dai miliziani yemeniti. L'operazione, spiega il Pentagono, "e' arrivata in risposta ai continui attacchi nel Mar Rosso contro navi commerciali e mercantili, che minacciano il commercio globale e la vita di marittimi innocenti". "Il nostro obiettivo - ha aggiunto il Pentagono nella nota congiunta - resta quello di allentare la tensione e riportare stabilita' nel Mar Rosso, ma ribadiamo il nostro avvertimento ai vertici degli Houthi: non esiteremo, davanti a reiterate minacce, a difendere le vite e la libera circolazione del commercio in una delle rotte più importanti al mondo".