Guerra Israele-Hamas, Blinken: "Troppo alto il bilancio di civili e bambini a Gaza". LIVE
Faccia a faccia a Tel Aviv tra il Segretario di Stato Usa e il premier israeliano. Attaccata con droni dal Libano una base militare al nordi di Israele in risposta agli omicidi di Wissam Tawil e di Saleh al-Arouri. Intanto la polizia israeliana ha fermato un gruppo di parenti di ostaggi diretti verso il valico di Kerem Shalom, al confine con Gaza, con l'intenzione di bloccare gli aiuti umanitari per la Striscia. Israele consentirà all'Onu di visitare il nord di Gaza per stabilire i bisogni dell'area
Israele contro l'Onu: "Non ha ragione di esistere"
Nuovo durissimo attacco di Israele all'Onu. L'ambasciatore Gilad Erdan in Assemblea Generale ha parlato del bimbo israeliano Kfir, ostaggio di Hamas, che ha festeggiato il suo primo compleanno in prigionia. "E voi preferite discutere del cessate il fuoco?", ha urlato, promettendo che il suo Paese continuerà a lottare per difendersi. "Un'organizzazione che non prende posizione quando un bambino di un anno è preso in ostaggio è complice dei terroristi e non ha ragione di esistere", ha detto, puntando ancora il dito contro l'Onu perché "continua a concentrarsi sul cessate il fuoco a Gaza e sugli aiuti e non sugli ostaggi".
Media: ucciso comandante Hezbollah in raid prima dei funerali di Tawil
Ali Hussein Barji, comandante delle forze aeree di Hezbollah nel sud del Libano, è stato ucciso in un sospetto raid aereo israeliano. Lo ha appreso il Times of Israel, ricordando che alcune ore prima, a ridosso dell'inizio del funerale di Wissam Tawil, il vice comandante dell'unità d'elite Radwill di Hezbollah, un'auto era stata presa di mira da un presunto drone a Khirbet Selm, nel sud del Paese dei cedri. Secondo il portale di notizie, Barji era stato responsabile di decine di attacchi con droni sul nord di Israele negli ultimi mesi, incluso quello di stamane contro la base del Comando Nord dell'esercito a Safed.
In precedenza, altri tre affiliati a Hezbollah erano morti in un altro presunto raid israeliano nella zona di Ghandouriyeh, nel sud del Libano. I tre - identificati da Hezbollah come Hassan Ismail, Mahmoud Nasser e Issa Nour al-Din - sono stati colpiti un missile guidato presumibilmente lanciato da un drone mentre si trovavano a bordo di un'auto.
Gb: Israele può aver violato diritto internazionale a Gaza
"Israele potrebbe aver intrapreso azioni tali da violare il diritto internazionale a Gaza". Lo ha detto il ministro degli Esteri britannico David Cameron rispondendo alle domande della commissione per gli Affari Esteri della Camera dei Comuni. Il responsabile del Foreign Office si è detto "preoccupato" per la condotta del conflitto contro Hamas e ha precisato di non avere ricevuto indicazioni esplicite su eventuali violazioni.
Gallant a Blinken: essenziale aumentare la pressione su Iran
Aumentare la pressione sull'Iran è essenziale e può impedire un'escalation regionale. E' quanto ha sostenuto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant nel colloquio con il segretario di Stato Usa Antony Blinken, in visita nel Paese.
Usa all'Onu: israeliani e palestinesi devono vivere in pace
"Dobbiamo lavorare per un futuro dove israeliani e palestinesi vivano fianco a fianco in pace, questa è l'unica l'unica via da seguire". Lo ha detto il vice ambasciatore Usa all'Onu, Robert Wood, durante la riunione dell'Assemblea Generale per discutere il recente veto degli Stati Uniti sulla risoluzione del Consiglio di Sicurezza del 22 dicembre che chiedeva un cessate il fuoco umanitario a Gaza. "Israele ha detto chiaramente che è pronto a tornare alla pausa dai combattimenti per il rilascio degli ostaggi. Tutti vogliamo vedere la fine di questo conflitto ma abbiamo sentito molte poche richieste da chi ha iniziato il conflitto il 7 ottobre, ossia Hamas", ha aggiunto, sottolineando che sarebbe utile avere una voce internazionale che chiede ad Hamas di porre fine al conflitto.
Israele: 'Scoperte armi nell'Università islamica a Gaza'
L'esercito israeliano ha scoperto armi nelle aule dell'Università islamica a Gaza. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui tra queste c'erano "fucili AK-47, cartucce, munizioni, bandiere di Hamas e casseforti contenenti fondi terroristici". In un'altra operazione nell'area dell'Università, i soldati - secondo la stessa fonte - hanno individuato "decine di depositi di armi con circa 100 proiettili di mortaio, esplosivi pronti all'uso, granate, equipaggiamento da combattimento e mappe usate dai terroristi di Hamas". "Questo - ha sottolineato il portavoce militare - è un altro esempio dello sfruttamento da parte di Hamas della popolazione e degli edifici civili, incluse istituzioni scolastiche, per le su attività terroristiche".
Riad: interessati a normalizzare con Israele dopo guerra
L'Arabia Saudita e' interessata a normalizzare le relazioni con Israele dopo la guerra a Gaza, ma qualsiasi accordo deve portare alla creazione di uno Stato palestinese. Lo ha affermato alla Bbc l'ambasciatore di Riad a Londra, Khalid bin Bandar, riferendo che i due Paesi erano "vicini" a un accordo ma i colloqui si sono interrotti dopo l'attacco di Hamas a Israele il 7 ottobre. Per il rappresentante diplomatico, l'Arabia Saudita crede ancora nell'instaurazione di legami con lo Stato ebraico nonostante lo "sfortunato" numero di morti nella Striscia, ma la normalizzazione "non andra' a scapito del popolo palestinese".
Libano: pronti a negoziare per stabilita' a confine sud
Il Libano è pronto a "negoziare per raggiungere una stabilita' di lungo periodo al confine meridionale" con Israele. Lo ha affermato il premier libanese Najib Mikati, incontrando il sottosegretario generale dell'Onu per le Operazioni di pace, Jean-Pierre Lacroix, a Beirut. "Cerchiamo una stabilita' permanente e chiediamo una soluzione pacifica e duratura, ma in cambio riceviamo avvertimenti attraverso gli inviati internazionali su una guerra al Libano", ha aggiunto il capo di governo.
Blinken a Netanyahu: 'Evitare altre vittime e proteggere infrastrutture civili Gaza'
Nel suo incontro oggi a Tel Aviv con Benjamin Netanyahu, il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha "sottolineato l'importanza di evitare altre vittime civili e proteggere le infrastrutture civili a Gaza". E' quanto riferisce il dipartimento di Stato che suggerisce anche che nel colloquio è stata affrontata la proposta del ministro della Difesa israeliana, Yoav Gallant, di impedire ai palestinesi di ritornare alle loro case nel nord di Gaza fino a quando non saranno rilasciati tutti gli ostaggi. Blinken e Netanyahu, si legge nella nota, "hanno discusso degli sforzi in corso per assicurare il rilascio di tutti gli ostaggi e l'importanza di aumentare il livello di assistenza umanitaria per i civili a Gaza".
Hezbollah in Iraq: se Israele agisce in Libano interverremo
Le Falangi di Hezbollah (Kata'ib Hezbollah) in Iraq, una milizia irachena filo-iraniana, ha affermato oggi di essere pronta a dispiegare i suoi uomini in Libano in caso di un'offensiva militare israeliana contro gli Hezbollah libanesi. Parlando alla tv al Mayadin, vicina all'Iran, Jaafar Husseini, portavoce delle Falangi di Hezbollah, ha detto: "se il nemico (israeliano) pensa di commettere qualsiasi follia contro il Libano, gli iracheni saranno present sul campo di battaglia, in gran numero e ben equipaggiati" Jaafari ha aggiunto: "Non consentiremo a Israele o a nessun'altra entità di sfiorare i paesi che fanno parte dell'Asse della Resistenza", in riferimento alla coalizione di attori mediorientali vicini all'Iran, come Hamas, Hezbollah in Libano, il Jihad islamico palestinese e altri.
Polizia Israele blocca il convoglio dei parenti degli ostaggi
La polizia israeliana ha bloccato il convoglio delle famiglie degli ostaggi israeliani diretti al valico di Kerem Shalom per bloccare l'ingresso degli aiuti umanitari a Gaza. Lo hanno riferito i media secondo cui il convoglio - di 30 persone - è stato fermato ad Avshalom, non molto distante dal valico. I parenti degli ostaggi chiedevano che gli aiuti fossero condizionati al rilascio dei rapiti e alla possibilità che la Croce Rossa li visitasse in prigionia.
Media: Air France riprende voli per Israele
L'Air France riprenderà i voli per Israele dal prossimo 24 gennaio con 3 collegamenti da Parigi alla settimana. Lo ha fatto sapere un portavoce della compagnia francese citato dai media israeliani. L'Air France aveva sospeso i suoi voli per Israele dopo il 7 ottobre scorso e la guerra con Hamas. Questa settimana hanno ripreso a volare la Lufthansa, la Swissair e l'Austrian.
Khamenei: i nemici non vogliono che il popolo partecipi al voto
"Gli Usa, altre potenze mondiali e i sionisti stanno tentando di incoraggiare il popolo a non partecipare al voto per le elezioni parlamentari che si terranno l'1 marzo. I nemici e i media dissidenti loro affiliati tentano di minare la fiducia del popolo nella Repubblica islamica". Lo ha affermato la Guida Suprema dell'Iran, Ali Khamenei, come riferisce la tv di Stato. "Coloro che non partecipano al voto sono ritenuti seguaci dei nemici", ha detto la Guida Suprema, aggiungendo che tutti i cittadini dovrebbero votare. Le autorità iraniane invitano il popolo a votare alle prossime elezioni, dopo l'amara esperienza delle consultazioni presidenziali del 2021 quando è stata registrata la più bassa affluenza nella storia elettorale dell'Iran, con meno del 20% degli aventi diritto che ha partecipato al voto nella capitale Teheran. Secondo i dati statistici ufficiali, l'affluenza a livello generale è stata di circa il 48%. Secondo analisti, tra i motivi della bassa partecipazione alle elezioni ci sono la dura repressione delle proteste, i problemi economici, la mancanza di libertà a livello politico e sociale, violazioni dei diritti umani, corruzione a livello statale e il divieto a partecipare alla corsa per candidati popolari.
Qatar: 'Mediazione continua per fermare la guerra'
"La mediazione portata avanti dal Qatar continua per fermare la guerra a Gaza". Lo afferma Il portavoce ufficiale del ministero degli affari Esteri del Qatar, Majed Al-Ansari, sottolineando che "ci sono scambi di idee tra Doha e diversi partiti a questo proposito". Al-Ansari ha aggiunto nel briefing settimanale con i media che "tutte le idee diffuse da diverse parti si concentrano sull'accelerazione della cessazione della guerra, la prevenzione della sua espansione nella regione e sul raggiungimento di un accordo sullo scambio di prigionieri".
Ben Gvir a Blinken: 'Con Hamas usare un grosso bastone'
"Signor segretario Blinken, non è questo il tempo di parlare dolcemente con Hamas. Questo è il tempo di usare un grosso bastone". Lo ha detto il ministro della Sicurezza nazionale e controverso leader della destra radicale israeliana Itamar Ben Gvir su X usando una frase attribuita al presidente Theodore Roosevelt riguardo la politica estera da fare "parlando dolcemente ma con un bastone" in mano.
Blinken a Netanyahu, evitare altri danni ai civili a Gaza
Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha chiesto al premier israeliano Benyamin Netanyahu di evitare "ulteriori danni ai civili" a Gaza. Lo riferisce il portavoce del dipartimento di Stato a Tel Aviv.
Ministero della Salute di Gaza: '126 morti nelle ultime 24 ore'
Il ministero della Sanità di Gaza afferma che le forze israeliane hanno commesso nelle ultime 24 ore “12 massacri” in tutta la Striscia di Gaza che hanno provocato la morte di 126 palestinesi e il ferimento di altri 241. Il ministero ha precisato che numerose vittime sono ancora sotto le macerie e sulle strade e che le ambulanze e la protezione civile non sono in grado di raggiungerle.
Media: ucciso comandante Hezbollah vicino casa al Tawil
Un comandante di Hezbollah, responsabile degli attacchi con droni contro Israele, e' rimasto ucciso in un attacco in Libano. Lo riferiscono media locali, precisando che l'uomo si trovava in auto vicino alla casa di Wissam Hassan Al Tawil, comandante della forza speciale Radwan, ucciso ieri da Israele.
Turchia: 'Il silenzio occidentale su Gaza minaccia la sicurezza'
Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan ha affermato che il "silenzio" del mondo occidentale sul "massacro in corso a Gaza" rappresenta una minaccia per la sicurezza a livello globale. "Il silenzio e il sostegno (per gli attacchi di Israele contro la Striscia), nascosto o palese, della comunità internazionale, in particolare dell'Occidente, a livello statale, stanno mettendo a rischio la sicurezza mondiale", ha detto Fidan, come riporta Hurriyet, durante una conferenza stampa congiunta con l'omologo del Kirghizistan, Jeenbek Kulubaev, nella capitale Biskek. "Condividiamo questa visione con tutti coloro con cui siamo in contatto", ha aggiunto il capo della Diplomazia di Ankara, sottolineando che "la necessità di prendere iniziative diverse per questo fine (fermare gli attacchi contro Gaza) è ovvia".
Medioriente, Società Prigionieri: 5.755 palestinesi arrestati dal 7 ottobre
Almeno 25 palestinesi sono stati arrestati in Cisgiordania. Lo riferisce la Società dei Prigionieri Palestinesi, aggiungendo che con gli ultimi arresti sale a 5.755 il numero totale dei palestinesi detenuti dalle forze israeliane nei territori occupati dal 7 ottobre, tra cui 190 donne e 335 bambini. I giornalisti detenuti sono 50, di cui 20 in detenzione amministrativa ovvero senza alcuna accusa o processo.