Bruxelles guiderà l’organo legislativo per la tredicesima volta e traghetterà i Paesi dell’Unione europea verso le elezioni di giugno
La fine del 2023 coincide con la conclusione della presidenza spagnola del Consiglio dell’Ue, iniziata lo scorso primo luglio. Dal primo gennaio 2024 sarà il Belgio a guidare l’organo legislativo per la tredicesima volta e a traghettare i 27 Paesi dell’Unione europea verso le elezioni europee di giugno, che, con ogni probabilità, porteranno con sé dei cambiamenti significativi. Lo slogan preparato da Bruxelles per l’occasione è “proteggere, rafforzare, preparare” e sul sito ufficiale si legge che “la presidenza belga lavorerà per proteggere meglio i cittadini europei, rafforzare la nostra cooperazione e preparare il nostro futuro condiviso”.
Il bilancio del semestre spagnolo
Il semestre in cui la Spagna ha guidato il Consiglio dell’Unione europea, durato dal primo luglio al 31 dicembre 2023, è stato caratterizzato da settantuno negoziati portati a termine e da alcune situazioni che hanno scombussolato i piani originali, come l’anticipo a luglio delle elezioni nazionali in Spagna e la riaccensione della guerra tra Israele e Palestina. All’inizio dei sei mesi, il presidente spagnolo Pedro Sánchez aveva posto l’attenzione su quattro priorità: rendere più compatta l’Europa, rafforzare l’autonomia strategica, fare degli investimenti sulla transizione ecologica e fare dei passi avanti per quanto riguarda la giustizia sociale ed economica.
Alcuni obiettivi sono stati in parte raggiunti, grazie ad alcuni accordi significativi siglati assieme dal Consiglio dell’Unione europea e dal Parlamento europeo. In questo elenco rientrano l’intesa sulla riforma del mercato elettrico, quella relativa al regolamento sull’intelligenza artificiale e l’accordo sulla riforma del sistema migratorio europeo. Gli sforzi profusi da Madrid hanno anche portato alla riforma delle regole di bilancio, approvata dai ministri dell’economia dei ventisette Paesi e supervisionata da Nadia Calviño, ex ministra dell’economia spagnola e attuale presidente della Banca europea degli investimenti. Per quanto concerne l’ambiente, il Consiglio dell’Ue e il parlamento hanno raggiunto un accordo provvisorio su un regolamento per ripristinare e preservare gli habitat degradati all’interno del territorio dell’Unione. Sul piano sociale, gli stati membri hanno trovato un’intesa sulla direttiva che instituisce la cara europea della disabilità, pensata per fornire condizioni speciali alle persone con disabilità nel corso dei soggiorni brevi in tutti i Paesi dell’Ue.
Nonostante questi successi, il semestre spagnolo non è riuscito a imporre dei cambiamenti a lungo termine sull’agenda dell’Unione europea, come invece era riuscita a fare la Francia nel periodo in cui era iniziata la guerra tra la Russia e l’Ucraina. I tentativi di Sánchez di ottenere una tregua umanitaria in Medio Oriente non hanno dato i loro frutti e il presidente spagnolo non è neppure riuscito a sfruttare il summit con gli Stati dell’America latina per incrementare l’interesse dei Paesi dell’Unione europea nei confronti della regione.
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Gli obiettivi di Bruxelles
In vista dell’inizio della sua presidenza, il Belgio ha preparato un programma di lavoro incentrato su sei aree tematiche: la difesa dello Stato di diritto, della democrazia e dell’unità; il rafforzamento della competitività dell’Ue; il perseguimento di una transizione verde e giusta; il rafforzamento dell’agenda sociale e sanitaria; la protezione delle persone e dei confini; la promozione di un’Europa globale. Tra gli impegni elencati c’è il “mantenimento del nostro fermo sostegno all’Ucraina”, oltre alla preparazione e all’adozione dell’agenda strategica 2024-2029 e alle “discussioni sul futuro dell’Unione europea”. Ci sono 378 eventi in programma tra appuntamenti istituzionali e artistici, culturali e sociali. Inizierò tutto il 5 gennaio, con un concerto serale che decreterà l’inizio ufficiale del semestre belga.