Guerra Israele-Hamas, Hezbollah: "L'Italia fa parte della coalizione del male"

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Hezbollah ha definito "coalizione del male" l'alleanza marittima occidentale guidata dagli Usa "creata per proteggere gli interessi di Israele nel Mar Rosso" e i traffici internazionali tra Mediterraneo e Oceano Indiano citando anche l'Italia tra i partecipanti. La Mezzaluna Rossa palestinese ha riferito che 12 palestinesi sono stati uccisi in un bombardamento israeliano a sud della Striscia. La popolazione di Gaza è in "grave pericolo": lo ha detto il direttore generale dell'Oms, Ghebreyesus

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Fonti, 'ucciso figlio di un comandante di Hamas vicino a Sinwar'

Il figlio di Marwan Issa - il vicecomandante dell'ala militare di Hamas - è rimasto ucciso all'alba di oggi in un bombardamento israeliano nella città di Khan Yunis, nel settore meridionale della striscia di Gaza. Lo riferisce il sito Ynet secondo cui la morte del giovane Muhammad Issa è stata riferita da imprecisate 'fonti palestinesi'. Ma ancora non ci sono conferme né da parte di Hamas né dall'esercito israeliano. Marwan Issa è uno dei quattro dirigenti di Hamas più ricercati da Israele, assieme con Yahya Sinwar, il fratello Mohammed Sinwar ed il comandante supremo del braccio armato di Hamas Mohammed Deif. 

Mo: kibbutz Nir Oz, '70enne morta in attacco 7/10, corpo a Gaza

In Israele il kibbutz di Nir Oz comunica che è morta Judy Weinstein, uccisa nell'attacco del 7 ottobre. Il suo corpo resta nella Striscia di Gaza, riportano i media israeliani. La donna, 70 anni, era la moglie di Gadi Haggai, il cui decesso è stato confermato la scorsa settimana dalle autorità israeliane. La coppia aveva anche la cittadinanza americana.

Mo: ministro Esteri Iran, 'Hamas in grado di combattere per molti mesi'

Hamas ha informato Teheran che "ha la capacità di continuare a combattere per diversi mesi". Lo a dichiarato Hossein Amirabdollahian, ministro degli Esteri iraniano, aggiungendo che "gli Stati Uniti ci hanno inviato messaggi dicendo che non vogliono espandere la guerra". L'Iran, ha spiegato il ministro degli Esteri, ha risposto che "non intendiamo espanderla, ma siete voi a farlo".

Amirabdollahian ha quindi aggiunto che "la resistenza oggi è forte e Hezbollah e Ansar Allah (gli Houthi, ndr) sostengono Gaza. Ottanta giorni e Hamas non è stato eliminato''.

Mo: Idf, trovato ingresso tunnel in moschea a Khan Yunis

Truppe in forza alla 55ma Brigata di paracadutisti che opera nell'area di Khan Yunis hanno individuato diversi ingressi di tunnel, uno dei quali in una moschea. A renderlo noto sono state le forze di difesa israeliane, citate dal Times of Israel. Accanto al tunnel della moschea, rende noto la stessa fonte, i militari hanno trovato un lanciarazzi e attrezzature di osservazione utilizzate dai miliziani di Hamas. Secondo l'IDF, un altro ingresso del tunnel, trovato nell'area, porta ad un passaggio sotterraneo e ad un centro di comando utilizzato dalle forze di élite Nukhba di Hamas. I tunnel sono stati distrutti dagli ingegneri delle forze di difesa.


Hamas, nuovo bilancio a Gaza salito a 21.320

Ashraf al-Qudra, portavoce del ministero della Salute a Gaza gestito da Hamas, ha fatto sapere che il bilancio nella Striscia è salito a 21.320 morti mentre i feriti sono 55.603. 

Cnn, 'video da Gaza mostrerebbe bimbi e donne detenuti e nudi'

Uomini ma anche donne e almeno due bambini sarebbero stati detenuti e spogliati dalla Forze di difesa israeliane (Idf) in uno stadio nel nord di Gaza. Sono le immagini mostrate in un video dalla Striscia commentato dalla Cnn. L'emittente statunitense spiega di non essere in grado di verificare quando il filmato è stato girato, ma sostiene di averlo geolocalizzato allo stadio Yarmouk di Gaza City, dove l'ong Euro-Mediterranean Human Rights Monitor ha dichiarato di aver ricevuto segnalazioni di detenzioni. L'ong sostiene di aver avuto informazioni che l'esercito israeliano sta detenendo centinaia di palestinesi del quartiere Sheikh Radwan di Gaza City, tra cui decine di donne che sono state portate allo stadio Yarmouk. Un fotogramma del video mostrerebbe "quelli che sembrano essere due ragazzi, spogliati fino alla biancheria intima, che camminano e tengono entrambe le mani in alto mentre le Idf li dirigono nello stadio" racconta il media Usa aggiungendo che "in un altro filmato, due figure che sembrano essere gli stessi ragazzi spogliati sono visti con le mani sopra la testa, mentre sono allineati in fila indiana con altri maschi che sembrano essere adolescenti e adulti". In un altro momento del video ci sarebbero anche "donne e altri bambini detenuti": "In un'inquadratura, si vedono tre donne completamente vestite, bendate e con le mani legate dietro la schiena, sedute sull'erba davanti a una porta da calcio dello stadio. Si vede una bandiera israeliana appesa alla porta da calcio" racconta la Cnn che riferisce anche di aver contattato l'Idf, ma di non aver "ancora ricevuto risposta". 

Fonti Egitto, irrealistico pensare rimozione Hamas da Gaza

Qualsiasi discorso sulla completa rimozione di Hamas e della Jihad islamica palestinese dalla scena politica di Gaza dopo la guerra è irrealistico, e sarebbe meglio lavorare per un consenso sulla struttura politica della Striscia. E' quanto ha affermato una fonte egiziana citata dal quotidiano del Qatar, Al -Araby Al-Jadid, ricordando che Il Cairo ha cercato di elaborare una proposta che non escluda Hamas ma piuttosto lo includa come partner - non come attore principale - con un meccanismo per supervisionare le sue attività.


Unrwa, 40% popolazione Gaza a rischio carestia

Il 40% della popolazione di Gaza è a rischio carestia. E' l'allarme lanciato dall'Unrwa, l'agenzia Onu per i palestinesi, sottolineando che la Striscia e' "alle prese con una fame catastrofica". "La realtà è che abbiamo bisogno di più aiuti. L'unica speranza rimasta è un cessate il fuoco umanitario", ha sottolineato su X, affermando che "Semplicemente non c'e' abbastanza cibo". "Ogni giorno è una lotta per la sopravvivenza, per trovare cibo e acqua", ha spiegato Thomas White, direttore Unrwa a Gaza. 

Israele, 'intercettato un drone entrato dal Libano'

L'esercito israeliano ha intercettato nel nord del Paese un drone proveniente dal Libano. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui il drone è stato poi abbattuto dal sistema di difesa. Il drone aveva fatto scattare le sirene di allarme in parecchi località del nord di Israele, Haifa compresa.

Marcia di giovani israeliani per rilascio degli ostaggi a Gaza

Migliaia di giovani israeliani sono in marcia da Tel Aviv verso il palazzo della Knesset a Gerusalemme con l'appello per il rilascio dei circa 130 rapiti ancora in cattività di Hamas a Gaza. Il loro arrivo davanti la Knesset - sono partiti domenica scorsa dalla Piazza degli ostaggi a Tel Aviv - è previsto in serata. Secondo i media, uno degli slogan più usati è : 'Tutti e subito'.

Media, anche l'ala militare Fronte democratico partecipò al 7/10

L'ala militare del Fronte democratico per la liberazione della Palestina (Fdlp) ha preso parte - assieme con Hamas e con altre milizie attive nella Striscia di Gaza - agli attacchi del 7 ottobre in territorio israeliano. Lo ha appreso la radio pubblica israeliana Kan sulla base di informazioni divulgate di recente su Telegram da un membro dell'ufficio per le relazioni estere del Fdlp. Questi ha affermato che i miliziani del Fdlp si sono associati all'attacco dopo circa un'ora dal suo inizio, nel contesto di 'Battaglioni di resistenza nazionale'. L'ala militare del Fdlp ha subito quel giorno tre perdite in territorio israeliano, e complessivamente sette dall'inizio delle ostilita'. Fondato alla fine degli anni Sessanta da Nayef Hawatmeh, il Fdlp è un movimento di ispirazione marxista. Nelle sue pubblicazioni afferma che fra le sue unità attive a Gaza ce ne è una esclusivamente femminile. 

Iran, Khamenei: in Occidente donne mezzi piacere e profitto

La Guida suprema della Rivoluzione Islamica, Seyyed Ali Khamenei, ha dichiarato che la civiltà occidentale vede le donne come strumenti per ottenere profitto e piacere. L'ayatollah Khamenei ha espresso queste osservazioni, secondo quanto riporta la stampa iraniana, durante un incontro con un gruppo di donne provenienti da tutto il Paese avvenuto ieri presso l'Imam Khomeini Hussainiyah, nel sud di Teheran in occasione dell'anniversario della nascita di Hazrat Fatima Zahra, la figlia del profeta Muhammad. "La questione delle donne è uno dei punti di forza dell'Islam. L'Islam ha una logica forte e un fondamento razionale in tutti gli ambiti legati alle donne", ha affermato. Ha osservato che ci sono due approcci a tali argomenti nel mondo, uno e' l'approccio occidentale, che è

prevalente anche nei Paesi non occidentali, e l'altro è l'approccio islamico. "Questi due approcci si oppongono l'uno all'altro", ha detto. L'Occidente, ha detto, cerca di portare avanti la propria agenda creando controversie e trambusto, sfruttando le arti e il cinema, e usando la forza, Internet e così via. L'Occidente "non ha logica", ha affermato. Altrove nel suo discorso, l'ayatollah Khamenei ha descritto Hazrat Fatima Zahra come il miglior modello per le donne musulmane.

Turchia: cala il commercio con Israele dall'inizio della guerra

Le relazioni commerciali tra Turchia e Israele si sono ridotte negli ultimi mesi, parallelamente agli attacchi contro la Striscia di Gaza da parte delle forze israeliane. Da ottobre, rispetto ai dati dello scorso anno nello stesso periodo, le esportazioni turche sono calate circa del 40% mentre le importazioni da Israele si sono ridotte del 54%, ha affermato il ministro del Commercio Omer Bolat, come riporta Sabah. "Abbiamo ridotto il commercio. Il punto cruciale è salvare e migliorare la vita dei palestinesi nella regione", ha detto il ministro, specificando che comunque circa il 32% delle esportazioni verso Israele sono relative ad aziende internazionali che investono in Turchia e non statali. Negli ultimi anni, Ankara e Tel Aviv hanno avviato un periodo di normalizzazione delle relazioni dopo anni di tensioni dovute a posizioni diverse rispetto alla questione palestinese, che non hanno comunque mai portato ad un'interruzione dei rapporti commerciali. Dal 2020, l'interscambio economico tra i due Paesi è cresciuto regolarmente, passando da 6,2 miliardi di dollari a 8.91 miliardi di dollari lo scorso anno.

Attacco a pattuglia Unifil, "autorità Libano indaghino"

L'Unifil, la forza di pace dell'Onu schierata nel sud del Libano, ha esortato le autorità di Beirut a indagare un attacco nel quale uno dei suoi caschi blu è rimasto ferito. "Una pattuglia e' stata attaccata da un gruppo di giovani uomini a Taybeh" vicino al confine israeliano, ha riferito la missione Onu, sottolineando che "un peacekeeper è stato ferito e un veicolo danneggiato".

"Chiediamo alle autorità libanesi di intraprendere un'indagine completa e rapida e che tutti i colpevoli siano assicurati alla giustizia", si legge nella nota, nella quale si ricorda che simili "attacchi... non solo sono condannabili, ma sono violazioni della risoluzione 1701 e della legge libanese". La libertà di movimento "è vitale mentre lavoriamo per ripristinare la sicurezza e la stabilità lungo la Linea Blu", ha aggiunto la missione istituita nel 1978 per monitorare il ritiro delle forze israeliane dopo l'invasione del Libano come rappresaglia per un attacco palestinese, e rafforzata dopo la guerra tra Israele ed Hezbbolah del 2006 per monitorare il cessate il fuoco tra le due parti. Dopo il massiccio attacco di Hamas in Israele il 7 ottobre, anche sul confine tra Israele e Libano si è impennata la tensione, con un crescendo di attacchi di Hezbollah alle truppe dello Stato ebraico e lancio di missili oltre frontiera ai quali Israele risponde bombardando. 

Israele, sirene anti razzi da Gaza a ridosso della Striscia

Le sirene di allarme anti razzi da Gaza hanno ripreso a suonare nelle comunità israeliane a ridosso della Striscia. Lo ha detto il portavoce militare. 

Onu, forte aumento attacchi coloni in Cisgiordania

Dopo l'attacco del 7 ottobre, c'è stato in Cisgiordania un "forte aumento degli attacchi dei coloni" contro i palestinesi, tra cui "sparatorie, incendi di case e veicoli e sradicamento di alberi". E' quanto denunciato da un rapporto dell'Alto Commissariato Onu per i diritti umani, nel quale si chiede a Israele di porre fine "alla violenza dei coloni contro la popolazione palestinese, di indagare su tutti gli episodi di violenza da parte dei coloni e delle forze di sicurezza israeliane, di garantire un'efficace protezione delle comunità palestinesi contro qualsiasi forma di trasferimento forzato e di garantire alle comunità sfollate a causa di ripetuti attacchi da parte dei coloni armati di poter ritornare nelle loro terre". Tra il 7 ottobre e il 27 dicembre sono stati uccisi 300 palestinesi in Cisgiordania e Gerusalemme Est, tra cui 79 bambini. Di questi, "291 sono morti per mano delle forze di sicurezza israeliane, otto dai coloni e un palestinese è stato ucciso dalle forze di sicurezza israeliane o dai coloni", ha aggiunto l'Onu. 

Israele esprime rammarico per uccisione civili a al-Maghazi

Israele ha espresso oggi rammarico per l'uccisione di civili innocenti avvenuta nel bombardamento del 24 dicembre nel campo profughi palestinese al-Maghazi, nel settore centrale di Gaza. Lo ha riferito la radio pubblica Kan, citando l'esercito. "Quel giorno - ha affermato un portavoce militare - aerei da combattimento hanno attaccato due obiettivi vicini fra loro in cui operavano attivisti di Hamas". Malgrado le precauzioni adottate, ha aggiunto il portavoce, da una indagine è emerso poi che sono stati colpiti anche edifici vicini agli obiettivi, "cosa che a quanto pare ha provocato la morte inaspettata di civili non coinvolti". 

Hamas, 50 morti a Beit Lahia, Khan Yunis e Maghazi

Ashraf Al-Qidra, portavoce del ministero della Salute a Gaza, gestito da Hamas, ha riferito che 50 palestinesi sono stati uccisi dai bombardamenti israeliani a Beit Lahia, Khan Yunis e Maghazi. 

Al Jazeera, forti esplosioni in quartieri nord di Gaza City

"Forti esplosioni si sono sentite nei sobborghi settentrionali di Gaza City mentre continua il bombardamento dell'artiglieria israeliana". E' quanto riporta un corrispondente di Al Jazeera nella Striscia. Le forze armate israeliane hanno fatto sapere che le truppe stanno continuando la battaglia contro Hamas nei quartiere di Daraj e Tuffah a Gaza City, dove ritengono che si trovi l'ultimo battaglione rimasto del gruppo terroristico nel nord della Striscia. 

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