La risoluzione è passata con 13 voti a favore, zero contrari e due astensioni: Stati Uniti e Russia. Non chiede, tuttavia, una tregua immediata e il testo non include nemmeno l'originaria frase "urgente sospensione delle ostilità". Hamas rifiuta la proposta di Israele per una settimana di tregua in cambio di 40 ostaggi: nessun dialogo se non dopo la fine dell'"aggressione. Le Nazioni Unite lanciano un nuovo allarme: "Almeno 570mila persone muoiono di fame nella Striscia"
Ambasciatore palestinese all'Onu: 'Risoluzione è passo in giusta direzione'
Un cessate il fuoco immediato, assistenza umanitaria su vasta scala e nessuno sfollamento forzato. E' quello di cui la popolazione della Striscia di Gaza ha bisogno, come ha dichiarato l'ambascuatore palestinese all'Onu, Riyad Mansour, definendo il voto del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla risoluzione di Gaza ''un passo nella giusta direzione''.
''Ciò con cui abbiamo a che fare è un tentativo di distruzione del nostro popolo e il suo allontanamento per sempre dalla sua terra. Questo è l'obiettivo di Israele, il vero obiettivo. Nessun futuro per i palestinesi in Palestina'', ha detto Mansour.
Erdan: "A Israele resta il controllo sugli aiuti a Gaza"
La decisione del Consiglio di Sicurezza "mantiene l'autorità della sicurezza di Israele di monitorare e ispezionare gli aiuti in ingresso a Gaza". Lo ha detto l'ambasciatore israeliano all'Onu Gilad Erdan che ha ringraziato gli Usa e il presidente Biden "per la loro ferma posizione di essere a fianco di Israele" e per aver "criticato aspramente il Cds e l'Onu per il loro silenzio di fronte alle atrocità del 7 ottobre". Secondo Erdan, l'Onu si è focalizzato solo sugli aiuti a Gaza, invece di farlo sulla "crisi umanitaria degli ostaggi".
Guterres: "Delude posizione Israele sui due Stati"
"Sono deluso dalla posizione di Israele sulla soluzione dei due Stati". Lo afferma il Segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, sul conflitto in Medio Oriente. Per Guterres, che ha parlato subito dopo la risoluzione approvata dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu, oggi l'unica via è "il cessate il fuoco umanitario". Guterres lancia l'allarme: "L'allargamento del conflitto c'è già'".
Usa all'Onu: "Delusione per mancata condanna attacco Hamas"
"Sappiamo che molto altro deve essere fatto" per affrontare "questa crisi umanitaria. Ma siamo chiari: Hamas non è interessata a una pace durata. Dobbiamo lavorare a un futuro in cui israeliani e palestinesi vivono fianco a fianco". Lo afferma l'ambasciatrice americana all'Onu Linda Thoms-Greenfield, dicendosi sorpresa e delusa dal fatto che il Consiglio di sicurezza non sia stato in grado di condannare l'attacco di Hamas del 7 ottobre. "Questa risoluzione parla della gravità della crisi", aggiunge sottolineando che "non c'è più tempo da perdere. Dobbiamo lavorare insieme per alleviare questa immensa sofferenza".
Israele: "La guerra continua per il rilascio degli ostaggi"
"Israele continuerà la guerra fino al rilascio di tutti i rapiti e all'eliminazione di Hamas nella Striscia di Gaza". Lo ha detto il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen definendo tuttavia "giusta la decisione del Consiglio di sicurezza che l'Onu garantisca una razionalizzazione nel trasferimento degli aiuti umanitari e assicurarsi che arrivino a destinazione e non ad Hamas". Israele, ha aggiunto, "continuerà ad agire secondo il diritto internazionale, ma rivedrà tutti gli aiuti umanitari a Gaza per ragioni di sicurezza".
Onu: "Offensiva Israele il vero problema per aiuti a Gaza"
L'offensiva di Israele è "il vero problema" nella consegna di aiuti alla Striscia di Gaza. Lo afferma il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres.
CdS Onu "chiede" aiuti umanitari ma niente tregua
Dopo feroci negoziati, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha chiesto la consegna "su larga scala" di aiuti umanitari a Gaza, senza chiedere un cessate il fuoco immediato, a cui si erano opposti gli Stati Uniti. La risoluzione adottata con 13 voti a favore, nessuno contrario e due astensioni (Stati Uniti e Russia) "chiede a tutte le parti di autorizzare e facilitare la consegna immediata, sicura e senza ostacoli di assistenza umanitaria su larga scala" a Gaza e chiede "urgentemente adottare" misure al riguardo e "creare le condizioni per una cessazione duratura delle ostilita'".
Consiglio Sicurezza Onu approva risoluzione aiuti a Gaza
Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu approva la risoluzione a favore degli Emirati Arabi Uniti che prevede maggiori aiuti a Gaza. La risoluzione è stata approvata con 13 voti a favore, zero voti contrari e due astensioni: Stati Uniti e Russia.
Attacco missilistico da Libano, morto soldato Israele
Le forze armate israeliane hanno annunciato che il soldato 19enne Amit Hod Ziv è stato ucciso in un attacco missilistico sferrato dal Libano. Un secondo militare è stato gravemente ferito ed è stato evacuato per ricevere cure mediche.
Una bimba palestinese nata a bordo della nave italiana Vulcano
"Una bella notizia nel dramma palestinese. Poco fa a bordo della nave Vulcano è nata Ilin. Lei e la mamma, una ragazza palestinese di 23 anni, sono in ottime condizioni. Grazie ai nostri militari per il loro lavoro a servizio della pace e a tutela della popolazione civile". Lo annuncia in un tweet il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. Nave Vulcano è l'unità della Marina Militare italiana attraccata nel porto di Al Arish, in Egitto, a circa 50 chilometri dal valico di Rafah. E' salpata lo scorso 8 novembre da Civitavecchia. A bordo sale operatorie, ambulatori e medicinali per curare feriti provenienti dalla Striscia di Gaza, in particolare minori.
Mezzaluna rossa Palestina, in arresto ancora 8 membri personale
La Mezzaluna Rossa Palestinese afferma che le truppe israeliane continuano a detenere otto membri del personale medico arrestati durante un raid notturno nel campo profughi di Jabalia, nel nord di Gaza. In una dichiarazione sui social, la Mezzaluna afferma che gli arrestati erano tra gli altri paramedici e volontari della società presso un centro ambulanze che sono stati arrestati e successivamente rilasciati. E denuncia che le truppe israeliane hanno distrutto apparecchiature di comunicazione e ambulanze durante il raid e hanno interrogato la popolazione locale in gruppi.
Hamas, 'si può arrivare ad accordo, ma non senza cessate fuoco duraturo'
Hamas insiste. "L'accordo di scambio può essere raggiunto, ma non senza un cessate il fuoco duraturo e la fine di questa guerra contro il popolo palestinese", ha detto alla tv satellitare al-Jazeera Husam Badran dell'ufficio politico del gruppo con un riferimento agli ostaggi trattenuti da Hamas nella Striscia di Gaza dall'attacco del 7 ottobre in Israele e ai prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane. Poi, ha proseguito, "tutte le questioni saranno oggetto di trattative e potranno essere messe sul tavolo".
Abbas a Putin, 'fermare Israele, serve subito cessate fuoco'
E' cruciale la consegna "rapida" di aiuti umanitari alla Striscia di Gaza, è "urgente fermare l'aggressione israeliana contro il popolo palestinese" e "serve un cessate il fuoco immediato e globale". E' quello che, secondo l'agenzia palestinese Wafa, il leader dell'Autorità palestinese, Mahmoud Abbas, ha detto al presidente russo Vladimir Putin durante l'odierno colloquio telefonico tra i due. Abbas, si legge, ha insistito sulla necessità di "intervenire per fermare l'aggressione israeliana contro i palestinesi in Cisgiordania, Gerusalemme Est compresa". E, riferisce ancora la Wafa, ha accusato i militari israeliani di "pulizia etnica".
La Striscia di Gaza, ha rimarcato, è "parte integrante dello stato palestinese". Abbas ha bocciato i "piani" per "separarla" e ha ringraziato la Russia per l' "appoggio politico" e gli aiuti umanitari a Gaza. Secondo il leader palestinese, "pace e sicurezza sono possibili solo con l'attuazione della soluzione dei due stati" e le "soluzioni militari e di sicurezza, che si sono già dimostrate fallimentari, non porteranno sicurezza e stabilità per la regione".
Colloquio tra capi consigli Sicurezza Russia e Israele
Il segretario del consiglio di Sicurezza della Federazione Russa Nikolai Patrushev ha discusso telefonicamente con il capo del consiglio di Sicurezza israeliano Tzachi Hanegbi le modalità per risolvere i problemi umanitari nella Striscia di Gaza. Lo riferisce il servizio stampa del Consiglio di sicurezza russo, come riporta Ria Novosti. "Nikolai Patrushev ha discusso con Tzachi Hanegbi come risolvere i problemi umanitari nella Striscia di Gaza", si legge nel comunicato.
Rania sul Wp, Natale cancellato nella terra di Gesù
"Betlemme di solito si anima a Natale. Non quest'anno. In Terra Santa le celebrazioni sono state cancellate: niente sfilate, niente bazar, niente illuminazione pubblica sugli alberi. Nel mio Paese, la Giordania, dove Gesù è stato battezzato, la nostra comunità cristiana ha scelto di fare lo stesso".
Così inizia l'editoriale della regina di Giordania Rania, di origini palestinesi, sul Washington Post, lanciando un grido di dolore per le migliaia di morti civili a Gaza, tantissimi bambini. "La gente di Gaza non ha perso la speranza nell'umanità degli altri, anche se tanti non riescono a vedere la propria", ha sottolineato la moglie di re Abdallah, ricordando che "dal 7 ottobre, la stragrande maggioranza delle vittime in Israele, Cisgiordania e Striscia di Gaza sono state civili... Non c'e' differenza tra il dolore che provano le madri palestinesi e quelle israeliane per la perdita di un figlio". La situazione nella Striscia e' "un incubo umanitario", ha proseguito la regina, esortando tutti a "chiedere il cessate il fuoco, il rilascio di ostaggi e detenuti e l'accesso illimitato agli aiuti". E questo, ha sottolineato Rania, "è solo l'inizio. Dobbiamo anche intraprendere il difficile processo di riumanizzazione, riconoscendo l'umanità degli altri e agendo in base a quel legame universale".
Ue trasferirà 118 milioni euro all'Autorità palestinese
L'Ue fornira' 118 milioni di euro in aiuti all'Autorità nazionale palestinese. Lo ha annunciato la Commissione europea, che ha osservato che i fondi saranno destinati a pagare tra l'altro gli stipendi dei funzionari pubblici in Cisgiordania e gli assegni sociali per le famiglie vulnerabili sempre nei Territori occupati e a Gaza
Auto sventrata da esplosione a Rafah, tre morti
Tre morti (fra cui due minorenni) e almeno sei feriti: questo il bilancio della deflagrazione, avvenuta oggi a Rafah nel sud della striscia di Gaza, di una jeep Hyundai. Lo ha riferito l'ospedale Yussef al-Najar di Rafah, che finora non ha reso noto la identità degli uccisi. Testimoni sul posto aggiungono che il veicolo è stato attaccato dalla aviazione israeliana e che potrebbe essersi trattato di una 'esecuzione mirata'. In Israele l'episodio non è stato ancora commentato.
Mosca, telefonata Putin-Abu Mazen su conflitto a Gaza
Il presidente russo Vladimir Putin e il presidente palestinese Abu Mazen hanno discusso del conflitto in Medio Oriente nel corso di una conversazione telefonica. Lo rende noto il Cremlino riporta la Tass, sottolineando che Putin ha espresso sostegno agli sforzi dell'Anp, ha parlato delle iniziative per una de-escalation e ha promesso di continuare a inviare aiuti umanitari a Gaza. Il presidente russo ha inoltre confermato l'invito ad Abu Mazen a visitare la Russia in una data da concordare.
Kibbutz Nir Oz, 'ucciso Gadi Haggai ostaggio a Gaza'
Il kibbutz di Nir Oz, a ridosso della Striscia, ha annunciato l' "uccisione" di Gadi Haggai, 73 anni, ostaggio a Gaza. Secondo la stessa fonte, il suo corpo è trattenuto da Hamas nella Striscia. Tra i rapiti ancora nell'enclave palestinese c'è anche la moglie di Haggai, Judith Weinstein (70 anni), ferita nell'attacco del 7 ottobre scorso. Haggai era padre di 4 figli e nonno di 7 nipoti.