Australia, studente italiano attaccato da squalo: raccolta fondi degli amici per le cure

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Matteo Mariotti, ventenne di Parma, ha perso una gamba dopo essere stato aggredito da uno squalo mentre faceva il bagno nel Queensland. Ora "avrà bisogno di sostegno e cure mediche molto costose, per tornare a vivere al meglio la sua vita da ventenne, e noi siamo decisi a impegnarci al massimo per aiutarlo" scrivono gli amici nel lanciare il crowdfunding

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Un ventenne di Parma, Matteo Mariotti, ha perso una gamba in Australia dopo essere stato attaccato da uno squalo mentre faceva il bagno nel Nord Ovest del Paese e ora i suoi amici parmigiani hanno lanciato una raccolta fondi perché il giovane possa sostenere le cure. 

L'appello degli amici

"Matteo è un ragazzo di 20 anni. Vive a Parma, ma un anno fa ha intrapreso un viaggio in Australia per studiare e lavorare. Venerdì 8 dicembre, in una spiaggia del Queensland, è stato attaccato tre volte ad una gamba da uno squalo. Le profonde ferite che ha subito hanno irrimediabilmente portato alla amputazione della sua gamba, sotto il ginocchio" scrivono gli amici nel lanciare il crowdfunding. "Matteo – continua l'appello – avrà bisogno di sostegno e cure mediche molto costose, per tornare a vivere al meglio la sua vita da ventenne, e noi siamo decisi a impegnarci al massimo per aiutarlo. Per questo chiediamo a tutti voi, nel vostro piccolo, di aiutarci a raccogliere più fondi possibili per regalargli la miglior soluzione possibile".

Il racconto dell'aggressione

Intervistato dalla Gazzetta di Parma, Matteo ha ricostruito i tragici momenti dell'aggressione. "Venerdì - ha raccontato - erano le 16.30 e avevo appena saputo che mio nonno Giovanni era morto. Avevo bisogno di rilassarmi e ho pensato di fare un bagno non lontano dalla riva, ma dopo qualche passo nell'acqua, ho sentito una terribile fitta a un piede". "Dal piede in un secondo è arrivato a tutta la gamba e ha cominciato a trascinarmi al largo - continua il racconto - Finché a un certo punto sono riuscito con le mani a prendergli la testa: ho cercato di allargare quella grande bocca e con fatica ho liberato la mia gamba, anche se dal ginocchio in giù capivo che non c'era più niente. Poi ho cominciato a nuotare verso la riva più veloce che potevo". "Urlavo - prosegue - con la paura che lo squalo potesse raggiungermi e mangiarmi. Urlavo per chiedere aiuto al mio amico Tommaso, che era sulla spiaggia: è stato lui a salvarmi”. “Tommaso (infermiere e istruttore subacqueo, ndr)  mi ha recuperato e mentre chiamava i soccorsi mi ha stretto la gamba ferita per fermare l'emorragia. Finché non è arrivato l'elicottero: correndo, Tommaso mi ha portato in spalla fino alla barella. E l'elicottero mi ha portato subito via: all'ospedale di Brisbane, dove sono finito direttamente in sala operatoria per un primo intervento alla gamba".

 

Gli attacchi degli squali in Australia

Ad attaccare il ragazzo potrebbe essere stato uno squalo tigre o uno squalo leuca che in questa stagione al mattino presto e nel tardo, pomeriggio si possono avvicinare alla spiaggia. Quello a Matteo, riporta il quotidiano parmigiano, è stato il secondo attacco in una settimana nel Queensland, Stato nella parte nord-orientale dell'Australia, dove un altro uomo è stato ferito ad una spalla. Per l'International Shark Attack File l'Australia, dopo gli Stati Uniti, ha la seconda più alta incidenza di attacchi di squali.

Matteo Mariotti nell'immagine diffusa dagli amici nel lanciare la raccolta fondi
Matteo Mariotti nell'immagine diffusa dagli amici nel lanciare la raccolta fondi

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