Spagna, bergamasca scomparsa da 11 giorni. Famiglia: “Avrebbe avvertito"

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I parenti stentano a credere all'ipotesi di un allontanamento spontaneo. Il telefono è spento minimo dal 26. È irraggiungibile, non va neanche la connessione dati. L'ultimo accesso a Whatsapp è del 25 alle 12.30

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"Non si sarebbe mai allontanata senza avvisare sua madre o sua sorella". Ne è certo l'avvocato Luca Gambirasio che rappresenta la mamma e la sorella di Roberta Cortesi, la 36enne originaria di Osio Sotto (in provincia di Bergamo), scomparsa da Malaga il 25 novembre scorso.

La scomparsa

"Il telefono è spento minimo dal 26. È irraggiungibile, non va neanche la connessione dati. L'ultimo accesso a Whatsapp che sappiamo noi è del 25 alle 12.30. Poi non abbiamo più avuto notizie", ha spiegato il legale. I parenti stentano a credere all'ipotesi di un allontanamento spontaneo. Da quando due anni fa Roberta andava e veniva dalla Spagna, "tutti i giorni scriveva alla mamma e alla sorella. Era troppo legata alla famiglia", per sparire "perdendo i contatti. Non l'avrebbe mai fatto". Ed "escludo che si possa trovare in ospedale o in altri istituti, perché l'avrebbero già scoperto". Difficile però anche pensare che dietro alla scomparsa ci sia dell'altro. "Non riesco a dire se è stata presa o è stata uccisa", dice l'avvocato Gambirasio, motivando così la sua prudenza: "Non possiamo dirlo ora, ci sono indagini in corso".

L'Interpol

Indagini a cui - da quel che riferisce il legale - sta lavorando anche l'Interpol, iniziate però secondo la famiglia in ritardo, rispetto alla denuncia di scomparsa sporta ai carabinieri di Osio Sotto giovedì scorso, il 30 novembre. "La denuncia è stata sicuramente presa con ritardo, perché così ci ha riferito l'Ambasciata. L'Ambasciata tuttavia ci ha riferito che loro sono in stato di massima allerta e che più che far da tramite tra le varie polizie, non possono fare. Però sicuramente la denuncia sporta lo scorso giovedì non è arrivata nell'immediatezza e, secondo noi, le indagini non sono iniziate prima di ieri", ha detto ancora l’avvocato. Di fronte alla lentezza delle procedure burocratiche necessarie a far scattare dall'Italia le indagini in Spagna, la famiglia ha deciso di assumere un investigatore privato, che a Malaga sta cercando di capire che fine ha fatto Roberta Cortesi.

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