Las Vegas, sparatoria in università. Polizia: "Morto l'uomo che ha aperto il fuoco"

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Le forze dell’ordine sono intervenute all'Università del Nevada dopo aver ricevuto un allarme per una sparatoria. Si parla di "numerose vittime". Colpi sentiti in due luoghi diversi del campus. La persona che sparava “è stata messa in condizioni di non nuocere”, ovvero è morta

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Una sparatoria è avvenuta all'University of Nevada a Las Vegas e l'uomo che ha sparato nel campus “è stato messo in condizioni di non nuocere”. Ovvero è morto l'attentatore che avrebbe causato un numero imprecisato di vittime nell'ateneo. L'allarme è scattato attorno alle 11.30 ora locale, le 20.30 in Italia, nella Beam Hall, edificio che ospita la facoltà di economia. L'università ha pubblicato un messaggio invitando gli studenti ad evacuare dalla zona, contemporaneamente la polizia ha annunciato in un post su X di essere impegnata a rispondere ad una "sparatoria nel campus" e che c'erano "molte persone colpite". Difficile al momento dire se si tratta di morti o feriti poiché con la parola inglese "victims" si intendono entrambi. Dopo circa mezz'ora, la polizia ha comunicato che "il sospetto era stato individuato" e neutralizzato. "Non ci sono più minacce per la comunità. Il killer è morto", prosegue la polizia precisando di non avere alcuna informazioni sul movente e che l'indagine continua. "Le persone colpite" nella sparatoria sono state portate in ospedale. Non è stato precisato quali siano le condizioni e se si tratti di morti o feriti.

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Il precedente a Las Vegas

Las Vegas è celebre in tutto il mondo per i suoi casinò e i suoi eccessi ma anche per gli episodi di violenza, superiori alla media nazionale, che hanno avuto il loro tragico picco nel 2017 con una strage ad un festival musicale nella quale sono state uccise 60 persone e ne ferì 850. Stephen Paddock, 64 anni, sparando a caso sulla folla con ben 23 armi, tra cui diversi fucili d'assalto, dalla finestra della sua stanza nel Mandalay Hotel, fece una strage prima di suicidarsi.

Le stragi negli Usa

Nell'anno che sta per finire gli Usa hanno registrato il maggior numero di sparatorie di massa in un anno dal 2006. Con le ultime tre, due avvenute durante il fine settimana, il numero totale è arrivato a 38, superando il record precedente - 36 - registrato nel 2022. Nonostante i continui appelli di Joe Biden al Congresso per vietare la vendita almeno "armi da guerra" come gli Ar-15, in un Paese in cui ne circolano 390 milioni le leggi non riescono a passare. Troppo forte l'opposizione della potentissima lobby della Nra e dei sostenitori, soprattutto repubblicani, del secondo emendamento della Costituzione Usa.

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