Cop28, giornata di annunci tra nucleare, carbone e rinnovabili

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Alberto Giuffrè

Alberto Giuffrè

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Il momento dei leader alla Conferenza di Dubai si chiude con diversi annunci. Intanto arrivano le parole di Papa Francesco, lette in assemblea plenaria da Monsignor Parolin: “Questa conferenza sul clima sia un punto di svolta”

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"I cambiamenti climatici segnalano la necessità di un cambiamento politico". Le parole di Papa Francesco, lette da Monsignor Parolin, risuonano nell'assemblea plenaria della Cop28 di Dubai. Anche lui, davanti ai leader di quasi 200 Paesi, chiede di eliminare gas, petrolio e carbone in un discorso incentrato molto sulla giustizia climatica.  

 

Usa: addio al carbone 

Dallo stesso parla anche la vicepresidente Usa Kamala Harris che annuncia lo stanziamento di 3 miliardi per il Green Climate Fund. Gli annunci più forti che riguardano Stati Uniti arrivano però da John Kerry, inviato per il Clima di Washington: chiuderemo tutte le centrali a carbone. Una mossa che viene letta anche come un modo per mettere pressione alla Cina.  

Triplicare il nucleare? 

Ancora Kerry fa sapere che gli Stati Uniti fanno parte dei 22 Paesi che chiedono di triplicare la capacità dell'energia nucleare entro il 2050 per centrare gli obiettivi climatici (nell’elenco non c’è l’Italia). Un annuncio che viene accolto tiepidamente a Dubai: il rischio è che diventi una distrazione per il lavoro da fare subito con le tecnologie già a disposizione. Come le energie rinnovabili su cui arriva l’impegno – tra gli altri – di Emirati Arabi, Stati Uniti e Unione Europea per triplicarle entro il 2030. 

L’elefante nella stanza 

I leader lasciano Dubai e nella cittadella dell'Expo rimangono i negoziatori con un elefante nella stanza: le fonti fossili. Se finiranno nella dichiarazione conclusiva della Cop lo vedremo nei prossimi giorni.  

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