Guerra Israele-Hamas, media: "I 13 ostaggi liberati sono in mano di Tel Aviv"

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Si è completato il primo scambio di prigionieri tra Hamas e Israele. Mentre la tregua sembra reggere, i 39 palestinesi previsti dall'intesa - 24 donne e 15 minori - sono stati rilasciati dalle carceri di Ofer, Damon e Megiddo e sono arrivati al checkpoint di Beitunia, in Cisgiordania. In precedenza, 13 israeliani sequestrati da Hamas sono stati presi in consegna dalla Croce Rossa, portati al valico di Rafah e consegnati alle autorità israeliane. Biden: "La liberazione degli ostaggi è solo l'inizio"

Abbas: "No soluzione militare per Gaza, non va separata da Cisgiordania"

Il presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) Mahmoud Abbas si ''opporrà a qualsiasi tentativo di separare la Striscia di Gaza dalla Cisgiordania'' e allo ''sfollamento dei palestinesi da Gaza''. Lo ha detto lo stesso Abbas durante un incontro con il ministro degli Esteri britannico David Cameron a Ramallah. 

"Ostacoleremo ogni tentativo di separare la Striscia di Gaza dalla Cisgiordania, di tagliarne le parti o di rioccuparla. Non esiste una soluzione militare o di sicurezza per la Striscia di Gaza'', ha affermato Abbas. "La sicurezza e la stabilità esisteranno solo in una soluzione a due Stati - ha dichiarato Abbas -. Gaza è parte integrante dello Stato palestinese".

Hamas pubblica nomi prigionieri scambio, 24 donne e 15 minorenni

Hamas ha pubblicato i nomi dei 39 prigionieri palestinesi del primo gruppo da rilasciare nell'ambito dello scambio con Israele. Sono 24 donne e 15 minorenni. La maggioranza delle persone inserite nella lista vengono dalla Cisgiordania, riporta la Cnn. I prigionieri sono stati trasferiti da due prigioni, quella di Damon e Megiddo, entrambe a sud est di Haifa, nella prigione di Ofer, a sud di Ramallah, nella Cisgiordania occupata.

Tv: "12 dei 13 ostaggi rilasciati sono del kibbutz Nir Oz"

Dodici dei 13 ostaggi israeliani che saranno rilasciati a momenti sono del kibbutz di Nir Oz. Lo ha detto la tv Canale 12. Va ricordato che del totale dei rapiti, circa 75 appartengono a quel kibbutz e 13 di questi sono bambini. 

Sanchez e Croo al valico di Rafah: "Serve cessate il fuoco duraturo"

Il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez e quello belga Alexander de Croo hanno raggiunto il valico di Rafah tra l'Egitto e la Striscia di Gaza. ''E' assolutamente necessario stabilire un cessate il fuoco umanitario e duraturo per migliorare le condizioni della popolazione della Striscia di Gaza, che sono catastrofiche'', ha detto Sanchez in un briefing dal valico, come riporta El Paìs.

''Abbiamo ringraziato il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi per averci aiutato a riportare a casa i nostri cittadini'', ha affermato de Croo su 'X'. ''La popolazione di Gaza ha bisogno urgentemente di maggiori aiuti umanitari. Il cessate il fuoco temporaneo deve diventare permanente'', ha detto il premier belga.

Media Egitto, rilasciati 12 cittadini thailandesi

Sono stati rilasciati 12 cittadini thailandesi che erano tenuti in ostaggio nella Striscia di Gaza. Lo riporta il sito del quotidiano egiziano Al-Ahram, citando Cairo News. I cittadini thailandesi non fanno parte dell'accordo tra Israele e Hamas. 

Crosetto: "La guerra durerà a lungo, Israele farà attenzione ai civili"

"Abbiamo parlato esplicitamente della questione dei civili, ma anche della Cisgiordania e degli incidenti che ci sono stati, di tutto a trecentosessanta gradi, perché tra amici l'unico modo di parlare è quello della verità. Soprattutto per chi ha compreso fin dall'inizio le ragioni di Israele, che sono esistenziali: o è capace di fare deterrenza o non ha futuro. Sia il ministro Gallant, sia i militari mi hanno assicurato che il loro sforzo è di evitare sempre più qualunque effetto sui civili". Così il ministro della Difesa Guido Crosetto in un punto stampa all'ambasciata italiana a Tel Aviv, dopo aver incontrato il ministro della Difesa israeliano, Yaov Gallant. "Sono convinto che le operazioni dureranno a lungo, ma sono convinto anche che ci sarà tutta l'attenzione che è possibile in una guerra per non avere vittime civili e innocenti", ha aggiunto Crosetto. 

Lacrimogeni per disperdere raduno in carcere Cisgiordania

L'esercito israeliano ha utilizzato gas lacrimogeni per disperdere un raduno di palestinesi davanti alla prigione di Ofer in Cisgiordania prima del rilascio dei prigionieri. Lo ha riferito l'agenzia turca Anadolu. Nella struttura carceraria vicino a Ramallah sono stati trasferiti 39 palestinesi, 24 donne 15 uomini, in vista dello scambio di prigionieri tra Israele e Hamas. 

Reuters: "Hamas e Israele si scambiano ostaggi e prigionieri come parte dell'accordo di tregua"

Medio oriente, la Croce rossa prenderà in consegna 39 detenuti palestinesi

Rappresentanti della Croce Rossa sono arrivati con un autobus alla prigione di Ofer in Cisgiordania pronti a prelevare i 39 prigionieri palestinesi che saranno rilasciati da Israele, nella prima giornata di tregua nell'ambito dell'accordo per liberare gli ostaggi israeliani da Gaza. Alcune ore fa i prigionieri sono stati tutti portati a Ofer in vista del loro rilascio previsto per questo pomeriggio: 24 erano detenuti nella prigione di Damoon e 15 in quella di Megiddo) e sono stati portati nella prigione in Cisgiordania in un convoglio superscortato. Sono tutti donne e giovani uomini; e saranno rimessi in libertà, due ore dopo il rilascio degli ostaggi, uscendo dalla prigione in Cisgiordania. Sul muro esterno del carcere è stato appeso uno striscione, con la bandiera israeliana e la scritta in ebraico in bianco e blu, "Uniti vinceremo". I 39 detenuti sono stati scelti da una lista di 300 donne e giovani compilata da Israele e sono accusati di vari reati, dal lancio di pietre al tentato omicidio (secondo la radio israeliana, c'e' anche chi è stato accusato di tentato accoltellamento). La stragrande maggioranza di loro è detenuta senza processo e la maggior parte di quelli nella lista sono adolescenti, il 40% con meno di 18 anni. Prima di uscire dovranno firmare una dichiarazione in cui si impegnano a non commettere piu' atti di terrorismo. Le loro famiglie si raduneranno in un vicino checkpoint per accoglierli. 


Cameron vede Abu Mazen e annuncia nuovi aiuti a Gaza

Il ministro degli Esteri britannico, David Cameron, ha incontrato il presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp), Abu Mazen, in Cisgiordania, mentre è in corso la tregua temporanea tra Hamas e Israele. Lo riporta Sky News. In precedenza, lo stesso Cameron aveva annunciato che il Regno Unito raddoppierà i suoi aiuti umanitari a Gaza con ulteriori 30 milioni di sterline (34,5 milioni di euro) per i civili palestinesi colpiti dal conflitto. Cameron ha incontrato ieri Benjamin Netanyahu a Gerusalemme e oggi ha in programma una serie di colloqui con funzionari palestinesi per discutere su come gli sforzi del Regno Unito possano aiutare ad alleviare la crescente crisi umanitaria a Gaza. Londra ha già rilasciato due tranche di aiuti: 10 milioni di sterline e 20 milioni di sterline il mese scorso. Cameron discuterà anche del sostegno all'Anp per una soluzione politica a lungo termine alla crisi. 

Tv egiziana: "A Rafah si prepara l'arrivo degli ostaggi"

Secondo una fonte citata dalla tv statale egiziana Al Qahera, il porto di Rafah si prepara a ricevere gli ostaggi provenienti dalla striscia di Gaza, in vista del loro trasferimento sul versante israeliano. 

Cnn: "Non previsto rilascio di americani tra i primi 13 ostaggi"

Non ci si attende che fra i primi 13 ostaggi rilasciati da Hamas ci siano americani. Lo riferisce la Cnn. 

Idf: "Abbiamo completato i preparativi per ricevere gli ostaggi rilasciati al loro ritorno in Israele da Gaza"

Crosetto: "Noi e Israele preoccupati per escalation in Libano"

Sul Libano "la preoccupazione su una possibile escalation non è solo mia ma l'ho trovata anche qua, bisogna che Hezbollah rimanga fuori da questo conflitto ma questa è una cosa che non bisogna lasciare fare solo a Israele. Se non vogliamo che ci sia un'escalation deve lavorare tutta la comunità partendo dall'Onu, dai Paesi arabi e dai Paesi occidentali". Così il ministro della Difesa Guido Crosetto in un punto stampa all'ambasciata italiana a Tel Aviv, dopo aver incontrato il ministro della Difesa israeliano, Yaov Gallant. 

Crosetto

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Oms "preoccupata" per chi è rimasto in ospedale al-Shifa

L'Organizzazione mondiale della Sanita' si è detta "preoccupata" per le persone rimaste all'ospedale al-Shifa della Striscia di Gaza. Il portavoce Christian Lindmeier ha affermato che l'agenzia sanitaria dell'Onu sta lavorando a ulteriori evacuazioni dagli ospedali del Nord di Gaza man mano che la tregua procede. Lindmeier ha anche espresso la preoccupazione dell'Oms per la "sicurezza dei circa 100 pazienti e operatori sanitari rimasti" presso l'ospedale al-Shifa, il più grande di Gaza.  Ieri, le forze israeliane hanno arrestato il direttore dell'ospedale al-Shifa, Muhammad Abu Salmiya, sostenendo che sotto la sua diretta gestione, la struttura medica "serviva come centro di comando e controllo di Hamas". Hamas e i medici hanno ripetutamente negato tali accuse.

Medio Oriente, autobus della Croce Rossa arrivato nella prigione di Ofer per prendere i prigionieri

Rappresentanti della Croce Rossa sono arrivati ​​con un autobus nella prigione di Ofer, in Cisgiordania, per prendere i 39 prigionieri palestinesi che saranno rilasciati da Israele come parte della prima fase dell'accordo per la liberazione degli ostaggi israeliani da Gaza.

Haniyeh rende omaggio alla "resistenza del popolo di Gaza"

Ismail Haniyeh, il leader di Hamas in esilio in Qatar, ha "reso omaggio al popolo di Gaza che, con la sua fermezza e resistenza, ha costituito l'elemento chiave nell'indebolire la posizione del nemico e dei suoi alleati". E' quanto si legge in una nota del capo del Politburo del movimento islamista. 

Francia, giocatore del Nizza Atal in stato di fermo dopo condivisione video di odio su Israele

Il calciatore del Nizza, Youcef Atal, è da ieri sera in stato di fermo alla Caserma Auvare di Nizza. Lo riferisce il quotidiano 'Nice Matin'. Il giocatore algerino a ottobre aveva condiviso sui social un video del predicatore palestinese Mahmoud al-Hasanat nella quale dopo gli attacchi di Hamas ad Israele  dello scorso 7 ottobre chiedeva a Dio di "inviare un giorno nero sugli ebrei" e "di accompagnare le mani dei palestinesi se buttano la pietra".

Il giocatore era stato sospeso dalla squadra che milita in Ligue 1 mentre la Federcalcio francese ha deciso di sospenderlo per 7 partite dal 31 ottobre. Atal ha giocato con l'Algeria contro il Mozambico domenica scorsa.

Il procuratore di Nizza aveva annunciato lunedì 16 ottobre l'apertura di un'indagine per "apologia di terrorismo e provocazione pubblica all'odio o alla violenza". Secondo le informazioni del quotidiano il procuratore di Nizza avrebbe deciso di perseguire il reato di "provocazione all'odio razziale a causa della religione". Il giocatore dovrebbe essere deferito al tribunale domani.

Direttore Oms: "Bene la pausa umanitaria a Gaza ma serve cessate il fuoco prolungato"

Autorità egiziane: "30 mila tonnellate di aiuti consegnati a Gaza"

Nevine Al-Qabbaj, ministro della Solidarietà Sociale, accompagnato da Hisham Al-Kholy, vicegovernatore del Nord Sinai, ha ispezionato i camion umanitari davanti al valico di Rafah nel Nord Sinai e i magazzini degli aiuti nella città di Al-Arish e hanno visitato i palestinesi feriti. Il ministro ha confermato la consegna di circa 30.000 tonnellate di aiuti umanitari e di soccorso alla Striscia di Gaza, di cui 16.000 tonnellate dallo Stato egiziano, 10.000 tonnellate da organizzazioni e agenzie internazionali e 4.000 tonnellate da diversi paesi arabi e stranieri.   Gli aiuti - ha spiegato Al-Kholy, arrivano attraverso 3 rotte: l'aeroporto internazionale di Al-Arish, che riceve aerei umanitari da Paesi arabi e stranieri e organizzazioni internazionali, il porto di Al-Arish, che riceve le navi umanitarie, e la rotta terrestre attraverso la quale vengono forniti generi vari da istituzioni e organizzazioni egiziane.

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