Dopo la chiusura del canale televisivo nel 2016 , il proprietario Francesco Becchetti è stato coinvolto in una lunga vicenda giudiziaria. Ora il Tribunale ICSID della Banca Mondiale ha condannato Tirana a risarcire i danni subiti dall’'ex editore per circa 120 milioni di euro
L’imprenditore Francesco Becchetti, ex editore del canale televisivo italo-albanese Agon Channel, ha notificato un atto di pignoramento nei confronti della presidenza del Consiglio e di tutti i ministeri del governo italiano per 135 milioni di euro. Attraverso i suoi legali, riporta il quotidiano La Stampa, Becchetti ha chiesto il pignoramento di tutte le somme "fino alla concorrenza di circa 135 milioni di euro", che il governo si è impegnato a versare all’Albania sulla base del protocollo del 6 novembre 2023. Tramite i suoi legali, l'imprenditore “ha provveduto a notificare atto di pignoramento nei confronti della presidenza del Consiglio e nei confronti di tutti i ministeri del governo italiano affinché vengano pignorate tutte le somme che il Governo italiano si è impegnato a versare al governo albanese sulla base del protocollo del 6 novembre”. Si tratta di una vicenda giudiziaria complessa, iniziata quando Becchetti fondò l'emittente italiana nel 2013 (l'epilogo nel 2016) con trasmissioni prodotte interamente in Albania, e qualche mese dopo l’inizio, nel giugno del 2015, la procura albanese emise un mandato di arresto nei suoi confronti accusandolo di riciclaggio e falso in documentazione.
"Lodo definitivo e vincolante"
Becchetti, scrive sempre La Stampa, oggi rivendica il diritto su quei soldi sulla base del lodo ARB 15/28 del 24 aprile 2019 dal Tribunale ICSID della Banca Mondiale che ha condannato l’Albania a risarcire i danni subiti, proprio per Agon, in circa 135 milioni di euro.
"Il lodo", dice, "è definitivo, vincolante, esecutivo e ha la stessa efficacia di una sentenza definitiva resa all’interno dello Stato. Ciò nonostante, da ormai 4 anni, il governo Rama si rifiuta di adempiere a quanto stabilito dalla sentenza del Tribunale ICSID della Banca Mondiale, istituito dalla Convenzione di Washington del 1965". Nel 2019 il Tribunale arbitrale internazionale aveva ritenuto l’Albania responsabile dell’espropriazione illegittima di Agonset in violazione dell’accordo bilaterale sugli investimenti tra Italia e Albania e ha condannato Tirana a risarcire Becchetti e altri soggetti con oltre 120 milioni in danni, costi e interessi maturati.
Secondo i legali dell'ex editore, il tribunale avrebbe "accertato con efficacia di res judicata che Edi Rama e le sue strutture di Governo hanno realizzato una campagna politica con abuso dei poteri di polizia, inventando reati infondati a carico di Becchetti, e ha, altresì, accertato una serie di fatti che implicano la commissione di reati penali , ad oggi ancora impuniti, quali, in particolare: associazione per delinquere, concorrenza illegittima con violenza o minaccia, costrizione attraverso minaccia, abuso d’ufficio, compimento di atti arbitrari, falsa perizia".