Nuova bufera per il proprietario del social media. "È la vera verità”, ha scritto rispondendo a un utente che accusava le comunità ebraiche di cavalcare "lo stesso tipo di dialettica dell'odio contro i bianchi che vogliono non sia usata contro di loro". La Casa Bianca: "Inaccettabile". Anche Ibm sospende le inserzioni pubblicitarie: "Abbiamo tolleranza zero verso i discorsi di odio e discriminazione"
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Nuova bufera per Elon Musk. Questa volta è stato un suo commento a un messaggio antisemita postato da un utente su X a scatenare le polemiche: “È la vera verità”, ha scritto il proprietario del social media rispondendo a un post in cui si accusavano le comunità ebraiche di cavalcare "lo stesso tipo di dialettica dell'odio contro i bianchi che vogliono non sia usata contro di loro". La Casa Bianca ha definito “inaccettabile” le parole di Musk, condannando "nei termini più duri" quella che definisce una "ripugnante promozione dell'antisemitismo e dell'odio razzista, contraria ai nostri valori". E gli inserzionisti iniziano a prendere le distanze dal social.
Apple e Ibm sospendono gli spot pubblicitari su X
L’ad di X, Linda Yaccarino, ha provato a mettere una pezza al caos provocato da Musk: "Noi siamo una piattaforma per tutti" e la "discriminazione da parte di chiunque deve fermarsi". Ma ormai il danno era fatto. Apple ha deciso di sospendere tutta la sua pubblicità su X, così come ha fatto anche Ibm. “Abbiamo tolleranza zero verso i discorsi di odio e discriminazione, e abbiamo immediatamente sospeso tutte la pubblicità su X mentre indaghiamo su questa situazione inaccettabile", ha spiegato Ibm, che per l’ultimo trimestre dell’anno aveva preventivato un milione di dollari di spese per gli spot sulla piattaforma. Anche le istituzioni prendono le distanze da Musk, con la Commissione europea che ha raccomandato a tutti i suoi servizi esecutivi di bloccare “temporaneamente la pubblicità su X fino a nuovo avviso, per evitare rischi di danni alla reputazione".
Musk prova a spiegare
L’ondata di polemiche ha spinto Musk a provare a spiegarsi. Il principio, ha detto, "non si estende a tutte le comunità ebraiche ma, a rischio di essere ripetitivo, sono profondamente offeso dai messaggi dell'Anti Defamation League (organizzazione non governativa internazionale ebraica con sede negli Usa, ndr) e di altri gruppi che spingono de facto razzismo anti-bianchi o anti-asiatici, o razzismo di ogni forma". Già in passato le posizioni di Musk avevano fatto discutere. Molte le critiche per il suo apparente sostegno alla "grande teoria della sostituzione", l'idea dell'ultradestra basata sulla convinzione che le minoranze stanno sostituendo i bianchi. E molto si discute anche sul dilagante diffondersi dei discorsi d'odio su X, soprattutto durante la guerra tra Israele e Hamas che sta distruggendo Gaza. Il commento di Musk stride con quanto aveva detto lo scorso settembre, quando aveva incontrato il premier israeliano Netanyahu: “Ovviamente sono contro l'antisemitismo. La libertà di parola significa qualche volta dire qualcosa che non piace ad altri. Non promuoveremo i discorsi d'odio", aveva detto in quell’occasione.