Spagna, proteste contro l'accordo di governo tra Sanchez e Puigdemont

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Il primo ministro spagnolo ha offerto l'amnistia per ottenere il sostegno necessario per formare un nuovo governo, ma la risposta delle piazze è stata dura. Centinaia di migliaia di persone si sono radunate a Madrid, a Barcellona, in Andalusia e a Bilbao

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Manifestazioni in tutta la Spagna con centinaia di migliaia di persone che hanno risposto all'appello dei partiti di destra per protestare contro l'offerta di amnistia avanzata dal governo socialista ai separatisti catalani per i fatti del 2017. La mossa del primo ministro Pedro Sanchez è finalizzata a ottenere il sostegno necessario per formare un nuovo governo, ma la risposta delle piazze è stata dura. A Madrid, decine di migliaia di persone si sono radunate a Puerta del Sol e nelle strade circostanti, inondate di bandiere spagnole. Il leader di Vox, Santiago Abascal, che ha accusato Sanchez di essere a capo di "un colpo di stato" e ha promesso che il suo partito manterrà "una mobilitazione permanente.

La reazione delle piazze

A Barcellona, circa 6.500 persone hanno protestato contro l'amnistia in Plaza Sant Jaume con il presidente del PP della Catalogna, Alejandro Fernandez; il segretario generale di Vox, Ignacio Garriga, e il leader di Ciudadanos in Catalogna, Carlos Carrizosa. Fernandez è "assolutamente" convinto di "poter ribaltare" la situazione "utilizzando tutte le risorse giuridiche che lo Stato di diritto mette a nostra disposizione". Decine di migliaia di andalusi hanno riempito contemporaneamente le piazze più centrali degli otto capoluoghi di provincia dei concentramenti indetti dal PP. Il PP basco ha riunito centinaia di persone nelle tre capitali basche in eventi che si sono svolti senza incidenti. Ci sono stati problemi anche a Bilbao in un successivo comizio indetto da Vox davanti alla sede socialista, con l'arresto di una persona.  

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Gli ultimi sondaggi

Sanchez sembra destinato ad avere successo con l'offerta di amnistia: con l'appoggio catalano, otterrà la fiducia grazie ai voti dei deputati del partito di Carles Puigdemont, il volto principale della campagna indipendentista. L'offerta di amnistia e la disponibilità ad aprire i negoziati sul futuro della Catalogna hanno fatto guadagnare a Sanchez il sostegno del partito Junts (Insieme), ma il piano incontra la dura opposizione della destra e di alcuni socialisti, contrari all'amnistia. Gli ultimi sondaggi di venerdì hanno mostrato che il sostegno al suo Partito Socialista (PSOE) è sceso di 1,3 punti percentuali in un mese, scendendo al 31,3%, mentre il PP ha guadagnato 1,7 punti al 33,9%.  

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