A dirlo è il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant secondo cui "i terroristi stanno fuggendo al sud e i civili stanno saccheggiando le loro basi. Non hanno più fiducia nel governo". Truppe israeliane nel Parlamento di Gaza City. Situazione critica per gli ospedali a Gaza. Il direttore generale dell'Oms ha dichiarato che l'ospedale Al Shifa è rimasto senza acqua per tre giorni e "il numero di pazienti deceduti è aumentato in modo significativo"
Tajani: "Presentato documento italo-franco-tedesco su Gaza"
"L'Italia è in prima fila per l'aiuto alla popolazione civile di Gaza e siamo disposti a curare in italia i bambini palestinesi feriti: al centro del dibattito oggi c'è stato il documento italo-franco-tedesco che ha come obiettivo quello di isolare Hamas, impedirgli di nuocere, ridurre i suoi finanziamenti ed evitare che ci sia un'impennata di antisemitismo in Europa e nel mondo". Lo ha detto il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani a Bruxelles.
Borrell: "In settimana andrò in Israele e Palestina"
Israele, scoperte decine di armi nell'area marittima di Gaza
La marina militare israeliana ha scoperto decine di armi ed equipaggiamento da guerra - per infiltrazioni in territorio dello stato ebraico - nell'area marittima di Gaza. Lo ha detto il portavoce militare allegando un video in cui sono riprese varie armi tra cui lancia missili a spalla, gommoni, cinture esplosive, testate utilizzabili dai droni, razzi e munizioni. Tutte - ha aggiunto - sono state distrutte dalle unità dei genieri.
Direttore ospedali Gaza: "A Shifa ci sono 650 pazienti"
Al Jazeera riferisce che Mohammed Zaqout, direttore degli ospedali di Gaza, ha affermato che circa 650 pazienti, 500 operatori sanitari e circa 2.500 sfollati rimangono all'interno del complesso ospedaliero di al-Shifa. Lo riporta il Guardian. Le cifre sono inferiori a quelle diffuse nel fine settimana, quando era stato riferito che sul posto si trovavano 1.500 pazienti, 1.500 operatori sanitari e 7.000 sfollati.
I paesi islamici all'Ue: "Si chieda cessate il fuoco immediato"
"A Gaza serve un cessate il fuoco incondizionato, ora. E serve un flusso continuo di aiuti umanitari". E' questo l'appello lanciato dai rappresentanti diplomatici dell'Organizzazione della cooperazione islamica (Oci) all'unione europea mentre all'Europa building è in corso il Consiglio Affari Esteri. "Accettare quanto accade a Gaza è una vergogna dell'umanità. Chi si oppone al cessate il fuoco immediato non fa altro che dare il proprio placet alla continuo massacro di civili a Gaza", ha sottolineato l'ambasciatore dell'Egitto in Ue, Badr Abdelhatty. "La dichiarazione compilata ieri dall'Alto Rappresentante e dai 27 Paesi Ue ieri sera è inaccettabile. E' stata diffusa dopo che 12mila morti a Gaza. Dodicimila", ha tuonato il capo della missione palestinese in Ue Abdalrahimi Alfarra. "Gli Stati dell'Ue devono fare il proprio dovere. Il principio dei diritti umani è un principio fondatore dell'Ue. Dopo il 7 ottobre diversi leader europei sono andati in Israele per manifestare la propria solidarietà, perché ora non si parla di Gaza?", ha sottolineato Alfarra. I rappresentanti dell'Oci hanno inoltre fatto appello alla stampa internazionale "di riportare e pubblicare notizie in maniera corretta, verificandoli".
Israele annuncia pausa umanitaria a Rafah
Israele ha annunciato una pausa umanitaria di quattro ore nell'agglomerato urbano di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. La 'sospensione tattica' delle attività militari in quell'area è in vigore nelle ore 10-14 locali. A quanto risulta è la prima volta che Israele osserva una pausa umanitaria nel settore a sud del Wadi Gaza. Intanto, secondo la radio pubblica israeliana Kan, il valico di Rafah di transito verso l'Egitto e' stato aperto per consentire l'uscita di circa 500 persone in possesso di una doppia nazionalita'. Oggi è previsto l'ingresso di 85 camion di aiuti umanitari
Idf: "Sirene risuonano nel nord di Israele"
Idf: "200mila palestinesi si sono trasferiti a sud di Gaza dal nord"
Sono 200mila i palestinesi che hanno lasciato il nord della Striscia di Gaza per trasferirsi a sud dell'enclave palestinese lungo i corridoi di evacuazione dell'esercito israeliano. Lo riferiscono le Forze della difesa israeliana (Idf) in un tweet, sottolineando che si ''continua a incoraggiare i civili a trasferirsi temporaneamente a sud per la loro sicurezza''.
Lettonia: "Due stati per Israele e Palestina"
"Noi, come Unione europea, abbiamo il dovere di parlare con una sola voce e rivolgerci a Israele e Autorità Palestinese perché si lavori più attivamente per la trovare una soluzione al conflitto attraverso l'opzione dei due stati". Lo ha affermato stamane, parlando con la stampa a Beruxelles, il ministro degli Esteri della Lettonia, Krisjanis Karins.
Hamas: "In ospedale Shifa morti 27 feriti e 7 neonati"
Nell'ospedale al Shifa a Gaza sono finora morti "27 pazienti adulti" che erano ricoverati in terapia intensiva e "7 neonati prematuri" tenuti nelle incubatrici, secondo quanto dichiarato dal ministero della Sanità di Hamas, che ha aggiornato il bilancio delle vittime: informazioni che non possono essere verificate.
Hamas: "Solo scambio completo di prigionieri, non parziale"
"La nostra posizione sul dossier prigionieri è stata chiara fin dall'inizio. E si riferisce ad un completo scambio di prigionieri". Lo ha detto, ripreso dai media isareliani, Osama Hamdan alto esponente di Hamas dal Libano che ha così escluso le voci su negoziati per uno scambio parziale tra ostaggi e detenuti della fazione nelle carceri israeliane. Inoltre ha spiegato che i negoziati riguardo gli ostaggi con passaporto straniero in mano di Hamas corrono in parallelo ma sono "ostacolati" da Israele.
Berlino contro cessate il fuoco: "Servono pause umanitarie"
"Capisco perfettamente l'impulso in questa terribile situazione" a chiedere "un cessate il fuoco" ma "gli impulsi non sono sufficienti ad aiutare le persone e garantire davvero la sicurezza e la pace" in Medio Oriente. Lo ha detto la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, al suo arrivo al Consiglio Affari Esteri. "Coloro che chiedono" il cessate il fuoco devono anche dire come "garantire la sicurezza di Israele" e cosa succede agli ostaggi, ha spiegato la ministra, ribadendo la posizione di Berlino, favorevole alle "pause umanitarie" che siano "affidabili" ed "efficaci". "L'amara realtà - ha aggiunto - è che possiamo fare progressi solo a piccoli passi". Ieri sera il cancelliere, Olaf Scholz, si era espresso contro un cessate il fuoco "immediato" fra Israele e Hamas a Gaza, affermando che significherebbe per Israele "lasciare a Hamas la possibilità di rimpiazzare o di ottenere nuovi missili".
Appello di 4000 accademici a governo per cessate fuoco a Gaza
Sono oltre 4 mila gli accademici italiani che hanno aderito all'appello inviato al ministro degli Esteri Tajani, alla ministra dell'Università Bernini e alla Conferenza dei rettori delle università per chiedere un'azione urgente per un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza e il rispetto del diritto umanitario internazionale. Proseguono intanto le iniziative negli atenei, di questi giorni quelle all'Orientale di Napoli, alla Cà Foscari a Venezia, all'ateneo di Padova e alla Sapienza di Roma. A Roma inoltre con istanze pro Palestina sono stati occupati nelle ultime ore tre lice, Pilo Albertelli, Visconti, Enzo Rossi e a Napoli il liceo Vico. Il 17 novembre gli studenti dell'Uds scenderanno in piazza per portare all'attenzione della politica e del paese tutto le richieste del manifesto nazionale 'I diritti non si meritano'. A questa manifestazione, dopo le occupazioni, verranno portate anche istanze a favore del popolo palestinese.
Hamas smentisce negoziati su scambio parziale prigionieri
Un alto funzionario di Hamas ha escluso la possibilità di uno scambio parziale di ostaggi con Israele, affermando che il gruppo terroristico chiede uno "scambio completo" dei detenuti di Hamas nelle carceri israeliane. Osama Hamdan, un alto funzionario di Hamas in Libano, ha detto in un discorso ieri sera che "la nostra posizione sul dossier dei prigionieri è stata chiara fin dall'inizio, e si tratta di un completo scambio di prigionieri". Hamdan ha smentito le voci sui colloqui in corso per un rilascio parziale e ha aggiunto che i negoziati per il rilascio degli ostaggi con passaporti stranieri procedono parallelamente ma sono "ostruiti" da Israele. Lo riporta il Times of Israel.
Israele, compiuti 4.300 attacchi sulla Striscia di Gaza
Tra aviazione e truppe di terra, l'esercito israeliano ha compiuto "4.300 attacchi, colpito centinaia di postazioni di lancio di missili anti tank, circa 300 imbocchi di tunnel, 3.000 siti del terrore, incluse 100 imbottite di esplosivo e centinaia di centri di comando e controllo di Hamas". Lo ha fatto sapere il portavoce militare.
Nave turca con ospedale da campo approdata in Egitto vicino Gaza
E' approdata nel porto egiziano di Al-Arish, vicino al confine di Rafah con la Striscia di Gaza, una nave turca che trasporta materiale per un ospedale da campo, segnala un funzionario portuale. Un funzionario sanitario turco ha detto all'Afp che la nave trasporta "materiali, generatori, ambulanze per allestire otto ospedali da campo". La consegna arriva mentre i funzionari governativi di Hamas hanno segnalato che tutti gli ospedali nel nord di Gaza sono "fuori servizio" a causa dei combattimenti con le forze israeliane.
Francia: "Le pause umanitarie siano immediate e di lunga durata"
"Noi chiediamo che le pause umanitarie siano immediate e di lunga durata". Lo ha dichiarato la ministra degli Esteri francese, Catherine Colonna, al suo arrivo al Consiglio Esteri, in merito alla situazione umanitaria a Gaza.
Baerbock: "Essenziali pause umanitarie a Gaza"
"Noi, come europei, stiamo facendo tutto il possibile per alleviare le sofferenze" nella Striscia di Gaza, "pertanto è essenziale che ci siano pause umanitarie, perché è chiaro che la sofferenza è molto grande". Lo ha detto la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock, a margine del Consiglio Affari Esteri a Bruxelles.
Attaccato a sassate Starbucks a Istanbul: "Sostiene Israele"
Un gruppo di attivisti filo palestinesi ha lanciato pietre contro un negozio di Starbucks a Istanbul protestando contro il presunto sostegno ad Israele da parte della catena produttrice di caffè statunitense. L'assalto si è verificato nella notte dell'11 novembre, verso le 22, mentre alcuni clienti si trovavano ancora all'interno dell'esercizio commerciale nel quartiere periferico di Esenyurt sulla sponda europea della città turca. Alcune vetrine del locale sono state infrante mentre nessuno è rimasto ferito anche se l'assalto ha creato panico tra i presenti, riporta l'agenzia Dha. Durante la giornata di ieri, un gruppo di persone ha protestato sempre contro il presunto sostegno della catena produttrice di caffè ad Israele, entrando in uno Starbucks di Izmit, in provincia di Kocaeli nel nord ovest della Turchia, e prendendo le tazze dei clienti dai tavoli per poi buttarle in un sacco dell'immondizia, come si può vedere in un video diffuso dai media turchi. Nelle scorse settimane, vari McDonald's, Burger King o Starbucks sono stati danneggiati da attivisti filo palestinesi in alcune città turche.
Dopo il missile dal Libano, Israele colpisce oltre confine
Dopo il lancio di un missile anti tank dal Libano verso il villaggio israeliano di Netua, l'artiglieria israeliana sta colpendo la postazione oltre confine da dove è partito il tiro. Lo ha fatto sapere il portavoce militare.