L'ala militare di Hamas, le Brigate al Qassam, hanno liberato due donne israeliane. Una fonte della sicurezza egiziana ha riferito che alcuni prigionieri con doppia nazionalità detenuti da Hamas saranno rilasciati al valico di Rafah per essere consegnati alle ambasciate dei loro Paesi. Antonio Tajani ha dato la notizia su X della di Liliach Le Havron e Nir Forti, i due italo-israeliani ancora dispersi
Medioriente, Hamas: 436 uccisi dai raid Israele nelle ultime 24h a Gaza
Il ministero della Sanità di Gaza ha dichiarato che 436 persone, tra cui 182 minori, sono state uccise negli attacchi israeliani delle ultime 24 ore sulla Striscia. Lo riporta la Cnn. La maggior parte delle persone uccise proveniva dalla parte meridionale di Gaza, ha aggiunto il ministero. Il bilancio totale delle vittime dall'inizio della guerra è salito a 5.087 morti, tra cui 2.055 bambini e 1.119 donne, e più di 15.000 persone sono rimaste ferite, secondo le autorità palestinesi.
Medioriente: fonti Usa: non conosciamo condizioni americani che si ritiene in mano ad Hamas
Gli Stati Uniti non conoscono le condizioni degli americani che si ritiene siano tenuti in ostaggio da Hamas. Lo riferiscono fonti Usa alla Cnn, ribadendo che, dopo il rilascio delle due cittadine americane venerdì scorso, sono 10 i cittadini americani dispersi, e forse quindi catturati, dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre. I funzionari americani presumono che gli americani siano tenuti prigionieri in località separate. Israele ha comunicato al governo americano elementi che fanno ritenere che alcuni degli americani dispersi siano vivi e tenuti in ostaggio, avevano riferito fonti Usa all'emittente americana nei giorni scorsi.
Israele: eliminata cellula terroristica nel sud del Libano
L'esercito israeliano ha detto di aver colpito con un drone una cellula terroristica nel Libano del sud che si apprestava ad un attacco con un missile anti tank nella zona del Monte Dov. Sono in tutto più di 20 "le cellule terroristiche" di Hezbollah che - secondo il portavoce militare Daniel Hagari - sono state eliminate nel Libano del sud dall'inizio della guerra a Gaza dello scorso 7 ottobre.
Medioriente, caccia israeliani colpiscono un'altra moschea a Gaza
Aerei da guerra israeliani hanno colpito un'altra moschea nella Striscia di Gaza, portando a 32 il numero totale di moschee distrutte nel territorio dal 7 ottobre. Lo ha riferito il ministero degli Interni dell'enclave, citato dall'agenzia turca Anadolu, secondo cui un raid aereo ha preso di mira la moschea Al-Noor Al-Mohammed, nel quartiere di Sheikh Radwan a Gaza.
Onu: in Libano oltre 19mila sfollati al confine israeliano
Oltre 19 mila persone sono state sfollate in Libano dalle località confinanti con Israele, dopo gli scontri a fuoco sempre più frequenti tra Hezbollah e l'esercito dello stato ebraico. "Un incremento di incidenti attraverso la frontiera", ha riferito l'Iom, l'agenzia delle Nazioni Unite per le migrazioni, ha portato allo spostamento di 19.646 persone nel Libano, "sia nel sud sia in altre zone del Paese".
Israele, bozza vertice Ue: sostegno a pausa umanitaria
"Il Consiglio europeo sostiene l'appello del segretario generale delle Nazioni Unite Guterres per una pausa umanitaria al fine di consentire un accesso umanitario sicuro e l'arrivo degli aiuti a chi ne ha bisogno." È quanto si legge, nel capitolo relativo al Medio Oriente, nella terza bozza delle conclusioni del vertice dei 27 che si terrò a Bruxelles giovedì e venerdì. La bozza tornerà ad essere discussa dai rappresentanti permanenti dei 27 al Coreper di questo pomeriggio e a quello, informale, di mercoledì mattina. "L'Ue lavorerà a stretto contatto con i partner regionali per la protezione dei civili", si legge ancora nel testo.
Israele intercetta un drone di Hezbollah e due di Hamas
Israele ha intercettato oggi quasi simultaneamente un drone degli Hezbollah giunto dal Libano e due droni di Hamas lanciati da Gaza. Lo ha riferito la radio militare. Il primo drone è stato abbattuto da una batteria di Patriot all'altezza di Akko (S. Giovanni d'Acri) dopo che aveva sorvolato un tratto di mare. I due droni di Hamas sono stati abbattuti mentre erano diretti verso la zona di Israele limitrofa alla striscia di Gaza. Non si segnalano danni né vittime.
Min. Esteri Iran parla con leader Hamas e Jihad Islamica
Il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian ha parlato al telefono con Ismail Haniyeh, il capo dell'ufficio politico di Hamas, e con il segretario generale della Jihad islamica, Ziad Nakhala. Lo riferiscono i media iraniani.
Media: tre ministri minacciano le dimissioni contro Netanyahu
"Almeno tre ministri" israeliani stanno considerando la possibilità di rassegnare le dimissioni per obbligare il premier Benyamin Netanyahu ad assumersi pubblicamente le proprie responsabilità in seguito all'attacco a sorpresa sferrato da Hamas il 7 ottobre. Lo ha appreso il sito Ynet, del quotidiano Yediot Ahronot, senza peraltro pubblicare i loro nomi. Il sito pubblica anche un sondaggio di opinione secondo cui il 75 per cento degli israeliani addossano a Netanyahu la responsabilità della totale sorpresa del Paese per l'attacco di Hamas. Oggi il giornale ha anche affermato che ci sono tensioni fra Netanyahu e l'esercito.
Israele: residenti campi al-Nassr e al-Shati nella Striscia li lascino entro le 16
Gli attacchi dell'esercito israeliano si intensificheranno nelle aree del campo profughi di al-Nassr e in quello di al-Shati, nella Striscia di Gaza. Lo hanno riferito ad al Jazeera fonti di Gaza, secondo le quali l'Idf avrebbe intimato ai residenti dei campi di evacuarli entro le 16.
Medioriente, Tajani: Ue unanime su soluzione 2 popoli 2 Stati
Abbiamo parlato dell'obiettivo da raggiungere, che è la posizione italiana: due popoli, due Stati. Dare una prospettiva al popolo palestinese per fare cessare la guerra. Su questo siamo tutti d'accordo. Poi ci sono state sfumature differenti su altre questioni. Ma su questo mi pare che ci sia unanimità tra i Paesi dell'Unione europea, di lavorare anche concretamente per raggiungere questo obiettivo". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine del Consiglio Esteri a Lussemburgo. "Vediamo come incontrarci, come lavorare, vedremo come realizzare nel modo migliore un'unità tra tutti i Paesi dell'Ue per poi incidere", ha aggiunto
Guerra Medioriente, Mattarella: Mondo cambiato in peggio
Tajani: non abbiamo notizie su liberazione 50 ostaggi
Medioriente, Crosetto: chiara distinzione tra Hamas e palestinesi
"Sono qui per dimostrarvi l'attenzione, il rispetto e la vicinanza dello Stato. Ma anche per vedere di persona come state, come si fa con le persone a cui si tiene. Perchè così si fa nella nostra grande famiglia della Difesa". Così il Ministro della Difesa Guido Crosetto, oggi in Libano presso la base di Shama sede del Comando del Contingente Italiano, su base Brigata Meccanizzata "Granatieri di Sardegna", impiegato nell' Operazione "LEONTE XXXIV". Nel suo discorso, il Ministro ha ribadito: "la maggior difesa che abbiamo è il rispetto che ci siamo guadagnati, che vi siete guadagnati. Il rapporto che si è instaurato con il popolo libanese, con le Forze Armate libanesi e con tutti gli attori in campo. Il patrimonio di cui noi godiamo è quello del rispetto che ci siamo costruiti qui, come in Kosovo, con il lavoro quotidiano, con quello che voi date. Io dico sempre che la forza maggiore che abbiamo è il rispetto che si è guadagnato l'Italia". Nell'approfondire il ruolo della missione il Ministro ha aggiunto che: "i Caschi Blu hanno un fondamentale ruolo di pacificazione e di protezione della popolazione. È ancora più fondamentale preservare questa presenza per tutto il mondo che crede nella pace. I Caschi Blu hanno oggi più difficoltà rispetto ai mesi precedenti in questa missione delle Nazioni Unite che ha lo scopo di tutelare la pace". A conclusione della sua visita il Ministro ha voluto sottolineare che: "è necessario fare una chiara distinzione tra Hamas, che è una organizzazione terroristica che ha come scopo quello di distruggere Israele, e il destino del popolo palestinese. L'Italia, da parte sua, si sta muovendo a 360 gradi perche" ci sia una de-escalation del conflitto. Sarebbe drammatico se queste vicende infiammassero il mondo islamico e scatenassero una nuova guerra tra occidente e islam - e ha aggiunto - è la prima volta che vedo un attivismo cosi' corale per evitare che la situazione peggiori".
Medioriente, Idf: 800 arresti in Cisgiordania da inizio conflitto
Sono 800 i palestinesi arrestati in Cisgiordania dall'inizio del conflitto lo scorso 7 ottobre, tra cui oltre 500 persone affiliate a Hamas. Lo riferiscono le Forze di difesa israeliane (Idf), spiegando che solo nella notte sono stati arrestati 37 uomini di Hamas. Il ministero della Sanità dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) afferma che almeno 97 palestinesi della Cisgiordania sono stati uccisi dalle forze israeliane e, in alcuni casi, dai coloni dal 7 ottobre.
Medioriente, Mattarella: evitare escalation violenza, lavorare per soluzione condivisa e serena
Evitare l’escalation di violenze” e impegnarsi per “una soluzione condivisa e serena” in quell’area. Lo ha auspicato il Presidente della Repubblica, Sergio Matttarella al termine dell’incontro con l’omologo della Finlandia, Sauli Niinisto, a proposito del conflitto in Medio Oriente.
Medioriente, Haniyeh: Hamas andrà avanti fino a grande vittoria contro Israele
Hamas andrà ''avanti fino a una grande vittoria'' contro Israele e non ha quindi alcuna intenzione di arrendersi, come aveva invece suggerito il portavoce internazionale delle Forze di difesa israeliane (Idf) Jonathan Conricus in una intervista all'Abc. Lo chiarito il leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, denunciando che ''i massacri compiuti dall'occupazione cercano di nascondere il loro fallimento di fronte alla resistenza''. Haniyeh ha quindi definito gli attacchi del 7 ottobre scorso contro Israele come ''un colpo devastante'' e ''un atto glorioso'', ma anche ''una pietra miliare e una svolta nella storia del conflitto'' israelo-palestinese. I miliziani di Hamas, ha sottolineato, ''hanno demolito la dottrina della sicurezza dell'entità sionista''. Insomma, prosegue, Israele è stato ''superato a livello militare, di sicurezza e di intelligence'' ed è stato ''inferto un duro colpo agli alleati dell'occupazione che hanno sostenuto questa storica ingiustizia contro il popolo palestinese".
Soldato Gb ucciso in scontri con Hamas
C'è un'altra vittima con cittadinanza britannica nel conflitto tra Israele e Hamas. Si tratta del 22enne Yosef Guedalia, un soldato dell'unità antiterrorismo dell'Idf che è stato ucciso in uno scontro con uomini armati di Hamas nel Kibbutz Kfar Aza lo scorso 7 ottobre. Lo rende noto la Bbc che condivide il ricordo del fratello della vittima, Asher, secondo cui Yosef ha aiutato civili feriti a scappare prima di tornare ad affrontare i miliziani palestinesi. Sale così a 11 il numero dei cittadini britannici uccisi da Hamas, mentre uno è stato rapito e quattro risultano dispersi.
Medioriente: Nyt: da Hamas ancora no prove responsabilità Israele ospedale Gaza
Da Hamas non è ancora arrivata alcuna prova di una eventuale responsabilità di Israele nell'attacco contro l'ospedale di Gaza in cui la scorsa settimana sono state uccise centinaia di persone, scrive il New York Times. Hamas ha ammesso, rispondendo a una domanda del quotidiano americano, che non sono stati in grado di localizzare componenti di munizioni sul sito bombardato. Un rappresentante di rango dell'organizzazione al potere nella Striscia di Gaza ha spiegato che il missile che ha colpito l'ospedale "si è dissolto come sale nell'acqua", è vaporizzato. Il ministero della Salute locale non ha inoltre fornito indicazioni in sostegno del bilancio dei morti, 471, denunciato. Israele ha denunciato che ad avere un impatto sull'ospedale è stato un missile della Jihad islamica che non ha raggiunto l'obiettivo.