Le parti si sono lanciate accuse incrociate su azioni “provocatorie, irresponsabili, e illegali”
Tensione alle stelle tra i governi cinese e filippino. Le Filippine hanno convocato l’ambasciatore cinese per una protesta formale all’indomani delle due collisioni tra navi di Manila e Pechino nelle acque contese del mar Cinese meridionale intorno alla Seconda secca di Thomas. “Stiamo sfruttando appieno tutti i processi diplomatici a nostra disposizione, inclusa la convocazione dell’ambasciatore cinese, cosa che abbiamo fatto questa mattina”, ha detto la portavoce del ministero degli Esteri Teresita Daza, secondo i media locali. Le parti si sono lanciate accuse incrociate su azioni “provocatorie, irresponsabili, e illegali” che rischiano di consolidare un’impennata delle tensioni.
La posizione di Pechino
L’ambasciata cinese a Manila invece ha presentato una protesta contro le Filippine in risposta alla convocazione del suo ambasciatore. Un diplomatico cinese ha incontrato un funzionario di Manila e “ha presentato solenni dichiarazioni sull’ingresso improprio delle navi filippine nell’area del Ren’ai Reef (il nome in mandarino di Seconda secca di Thomas, ndr), esprimendo forte insoddisfazione e risoluta opposizione all’invasione”, ha riferito la rappresentanza diplomatica di Pechino.
![A US marines UH-1Y Venom helicopter flies past a cargo ship during the helocast and maritime patrol training exercise as part of the semiannual Philippine-US military exercise dubbed Marine Aviation Support Activity (MASA) 23, off a marine training base in Ternate town, north of Manila on July 14, 2023. (Photo by Ted ALJIBE / AFP) (Photo by TED ALJIBE/AFP via Getty Images)](https://static.sky.it/editorialimages/5ea52ec026092d68941815c35a92656756b57739/skytg24/it/mondo/2023/08/06/manila-accuse-pechino/navi-filippine-getty.jpg?im=Resize,width=375)