Bruxelles, Isis rivendica attentato. Ucciso il killer in scontro con la polizia

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"Un combattente dello Stato islamico ha attaccato due cittadini svedesi", si legge in un comunicato pubblicato da Amaq, il network del gruppo terroristico. L’uomo che ha ucciso due persone è stato trovato in mattinata a Schaerbeek: ferito nello scontro a fuoco con gli agenti, è morto in ospedale. Il primo ministro ha dichiarato che era "di origine tunisina e soggiornava illegalmente" nel Paese e che ha agito da solo. Interrogata la moglie: "Non ho mai notato nulla né visto alcun segno" di cui preoccuparsi

Belgio, la moglie dell'attentatore sotto interrogatorio

La moglie di Abdesalem Lassoued, l'attentatore che ieri ha ucciso due persone a Bruxelles e che questa mattina è stato ucciso dalla polizia, è sotto interrogatorio dalle 15. Lo rendono noto i media belgi. L'operazione di polizia, avvenuta questa mattina verso le 8, in place Euge'ne Verboekhoven a Schaerbeek è ormai conclusa. Solo il caffè Al Khayma, dove era stato rintracciato e neutralizzato l'attentatore, resta sotto sorveglianza da parte degli agenti.


Il premier De Croo: "L'attentatore ha agito da solo"

L'autore dell'attentato di ieri sera a Bruxelles "ha agito in modo del tutto individuale. Non vi sono indicazioni che quest'uomo abbia collaborato con qualcuno o che faccia parte di una rete" di terroristi, ha dichiarato il premier belga, Alexander De Croo, ai microfoni di Vrt. "Dobbiamo vedere se abbiamo fatto la valutazione giusta. Quell'uomo ha cercato attivamente gli svedesi che erano a Bruxelles e ha commesso un atto assolutamente vigliacco e folle", ha spiegato De Croo, rammaricandosi che questo tipo di attacchi vengano regolarmente registrati a Bruxelles e in Europa. "Abbiamo visto negli ultimi anni in tutta Europa che, sfortunatamente, le persone non sono mai immuni da questo tipo di azioni da 'lupo solitario'", ha aggiunto.

Polizia e ambulanze nel luogo dove questa mattina è stato trovato il sospetto attentatore di Bruxelles

Attentato Bruxelles

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Attentatore Bruxelles sbarcato a Lampedusa nel 2011

A quanto si apprende, Abdesalem Lassoued, l'attentatore tunisino che ieri ha ucciso due persone a Bruxelles, è arrivato a Lampedusa nel 2011 a bordo di un barchino. Dopo una permanenza in Italia è andato in Svezia, da dove sembra sia stato espulso. Tornato in Italia, nel 2016 è stato identificato a Bologna dalla Digos come radicalizzato: aveva espresso la volontà di aderire alla jihad e partire per combattere. L'uomo è stato monitorato anche dall'intelligence. In seguito è andato in Belgio. Non si esclude che ieri abbia colpito proprio due svedesi per il malcontento che provava verso il Paese da cui era stato espulso.

Sindaca di Schaerbeek: "L'attentatore fu espulso dalla moschea"

Abdesalem Lassoued "frequentava una moschea del quartiere da dove è stato espulso qualche tempo fa a causa di alcuni commenti radicali", ha detto la sindaca di Schaerbeek, Cecile Jodogne, ai microfoni dell'emittente belga Rtbf. Il presunto autore dell'attentato di Bruxelles, neutralizzato questa mattina dalla polizia nel quartiere della capitale belga, faceva parte di "una famiglia che apparentemente non creava problemi", ha spiegato la sindaca, precisando che "la figlia era in una scuola non islamista, ma confessionale riconosciuta dalla comunità francese. Abdesalem "non era residente a Schaerbeek, non ha mai fatto il processo di iscrizione al Comune, era in una situazione irregolare", ha sottolineato ancora Jodogne, riferendo che "tutte le informazioni" a disposizione sul percorso dell'uomo "arrivano dall'Ufficio stranieri" e che dunque "non era conosciuto dai servizi comunali".

Chiude il bar dove è stato preso Abdesalem, nessun commento

Nessun commento per la stampa. Dopo le lunghe ore di indagini svolte dagli investigatori, il proprietario del bar ristorante marocchino Al Khaima, al 13 di Rue Van Oost, dove è stato intercettato questa mattina Abdesalem Lassoued, ha abbassato le serrande. Alla riapertura della strada nel quartiere di Schaerbeek, quasi sette ore dopo lo scontro a fuoco tra la polizia belga e il sospetto autore dell'attentato di Bruxelles, l'esercente si è recato, sotto lo sguardo di due agenti, nel suo locale per riordinare il plateatico. Di seguito ha attivato la chiusura automatica delle saracinesche e si è allontanato su un monopattino elettrico senza rilasciare dichiarazioni ai cronisti.

Schaerbeek solidale, abitanti offrono il tè a cronisti e polizia

Un giovane di Schaerbeek, teatro questa mattina della cattura del sospetto autore dell'attentato di Bruxelles di ieri sera, Abdesalem Lassoued, mostra l'anima solidale del quartiere della capitale tra i più densamente popolati dalla comunità turca e nordafricana. Il ragazzo ha raggiunto i giornalisti, assiepati da ore nella zona della sparatoria, e gli agenti di polizia offrendo un tè caldo alla menta, bevanda tradizionale del Marocco.

Bruxelles, riaperta la via dove è stato catturato Abdesalem

Quasi sette ore dopo lo scontro a fuoco tra la polizia belga e il sospetto autore dell'attentato di Bruxelles di ieri sera, terminato con la neutralizzazione dell'uomo, Rue Van Oost, nel quartiere di Schaerbeek, è stata riaperta. Lo constata l'Ansa sul posto. La polizia ha rimosso le transenne che circondavano la zona. Nella via, al civico 13, si trova il bar ristorante marocchino Al Khaima, dove Abdesalem Lassoued si trovava al momento della cattura. Il perimetro di sicurezza, che si estendeva da Place Verboekhoven a Place du Pavillon, è stato revocato. Anche l'ambulatorio medico e i negozi situati nella zona hanno potuto riaprire le porte. Solo il bar Al Khaima è ancora soggetto a sorveglianza da parte della polizia. I vari mezzi pubblici nell'area hanno ripreso la consueta circolazione. Il tram 55, deviato temporaneamente, ha ripreso il suo normale percorso e i pedoni possono attraversare liberamente la zona.

Domani premier svedese a Bruxelles a commemorazione vittime

"Domani mi recherò a Bruxelles per commemorare e piangere le vittime dell'attacco terroristico di ieri", ha annunciato su X il premier svedese Ulf Kristersson. Il capo del governo di Stoccolma risponde quindi all'invito del premier belga Alexander De Croo per commemorare, domani, le vittime dell'attentato di Bruxelles e per esprimere il proprio ringraziamento alle forze di polizia.

Piantedosi: "C'è il rischio di radicalizzazioni islamiste"

"Uno dei principali fattori scatenanti dei flussi migratori è costituito dai conflitti armati. E in questo momento alle porte dell'Europa ce ne sono due, la guerra in Ucraina e il conflitto israelo-palestinese, entrambi incerti e suscettibili di provocare un impatto sulle dinamiche dei flussi - ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, in un'informativa alla Camera - Senza dimenticare che il conflitto in Medio Oriente reca con sé anche il rischio di innescare radicalizzazioni islamiste come solo pochi giorni fa è avvenuto in Francia con l'assassinio di un insegnante da parte di un fanatico islamista e ieri sera a Bruxelles con l'uccisione di due cittadini svedesi".

Un testimone: "Schaerbeek era un quartiere tranquillo fino a ieri"

Place Eugène Verboekhoven, soprannominata "Cage aux Ours" (La Gabbia degli Orsi) per la sua conformazione, nel cuore di Schaerbeek, è circondata dalla polizia, dopo che questa mattina lì è stato neutralizzato il sospetto autore dell'attentato avvenuto ieri sera a Bruxelles. Mohamed, un giovane abitante della zona, racconta all'Ansa gli attimi dello scontro a fuoco tra Abdesalem Lassoued e le forze dell'ordine. "Abito nella via qui accanto, mio padre era appena uscito di casa per andare al lavoro quando ha sentito i colpi ed è rientrato. Io mi ero appena svegliato e non mi ero accorto di nulla. Dopo ho avuto molta paura", spiega. Anche la presenza delle telecamere è inusuale per lui. "Non mi aspettavo che qualcosa di simile potesse succedere qui. Schaerbeek era un quartiere tranquillo fino a ieri".

Inghilterra-Italia, Scotland Yard: "Se vedete qualcosa di sospetto segnalatelo"

In vista della partita di stasera a Wembley fra Inghilterra e Italia, "dati gli eventi di ieri a Bruxelles - si legge in una nota diffusa dalla polizia britannica - vogliamo rassicurare coloro che andranno alla partita sul fatto che vi sarà una presenza altamente visibile" delle forze dell'ordine: "Gli agenti vengono schierati per garantire che l'evento si svolta in sicurezza e per tranquillizzare gli spettatori". Il sovrintendente Gerry Parker, responsabile del dispositivo di sorveglianza predisposto da Scotland Yard, ha quindi aggiunto: "Stiamo lavorando da settimane con i nostri partner, inclusa la FA (la Federcalcio inglese, ndr), per assicurare che l'area di Wembley sia protetta". "Abbiamo agenti e funzionari esperti nella gestione dell'ordine pubblico nei grandi eventi e un piano flessibile per minimizzare i rischi di qualunque eventuale crimine o disordine, nonché per garantire una risposta tempestiva laddove dovessero emergere incidenti", ha sottolineato ancora Parker. Infine, un'avvertenza ai tifosi: "Vi preghiamo di arrivare in anticipo rispetto alla partita e di rimanere vigili; se vedete qualcosa di sospetto che attira la vostra attenzione, rivolgetevi a un poliziotto o a uno steward addetti alla partita i quali adotteranno immediatamente le azioni necessarie".

Procura Belgio: "Non più escluso legame fra attentato e guerra Hamas-Israele"

La procura federale del Belgio non esclude più una correlazione tra l'attentato terroristico avvenuto ieri sera a Bruxelles e il conflitto israelo-palestinese. Lo chiarisce un portavoce della stessa procura dopo che, nelle prime ore successive all'attacco, era stato escluso che il movente del del sospetto assalitore potesse essere legato alla situazione in Medio Oriente

Il racconto di un testimone

"Ho avuto paura per la mia vita. Mi sono detto: è arrivata la mia ora. Ho visto l'assalitore sparare e l'uomo colpito è caduto davanti a me". Lo ha raccontato all’Ansa Bea Souleymane, testimone oculare dell'attentato terroristico avvenuto ieri sera a Bruxelles, nel quartiere centrale di Yser. Il ragazzo, 20 anni, originario della Guinea, si trovava in monopattino elettrico nei pressi di place Sainctelette al momento degli spari, intorno alle 19. "Sono rimasto paralizzato, sotto choc. Questa notte non ho chiuso occhio. Vivo nel quartiere. Non mi sento più al sicuro, non riconosco più il Belgio. Ho paura che si ricominci" con gli attentati, ha detto.

Livello di allerta al Parlamento europeo salito ad arancione

"Dopo aver consultato le autorità nazionali e in coordinamento con le altre istituzioni dell'Ue, il Parlamento europeo ha deciso di innalzare il livello di allerta ad arancione per i nostri edifici a Bruxelles. Le istruzioni sono state comunicate ai deputati e al personale." Lo ha detto in Plenaria la presidente del Pe Roberta Metsola. Dopo la sua dichiarazione e dei rappresentanti dei gruppi, l'Aula ha osservato un minuto di silenzio per le due vittime svedesi. All'ingresso della Plenaria, inoltre, a fianco alla bandiera dell'Ue è stata collocata la bandiera del Paese scandinavo. "Siamo in contatto con i servizi di sicurezza federali belgi che stanno valutando la situazione sul campo per eventuali ulteriori sviluppi. È stata confermata la morte dell'autore dell'attacco. I nostri pensieri sono rivolti alle vittime e ai loro parenti. Auguro una pronta guarigione ai feriti", ha spiegato Metsola.

Imam Genova: Lassoued non veniva in moschea, nessuno lo conosce

"Non l'ho conosciuto e ho chiesto in giro, ma nessuno che l'abbia conosciuto frequenta la moschea. E lui non è mai venuto in moschea". L’ha detto l'imam di Genova Husein Salah all'Ansa, parlando di Abdesalem Lassoued, sospetto autore dell'attentato di Bruxelles. "Un vero musulmano non può far male a qualcuno, uccidere è una pratica opposta all'Islam - ha detto Salah -. Questi sono estremisti, squilibrati, terroristi. Un musulmano ha rispetto delle persone civili". Salah si è detto poi "molto preoccupato" per quanto sta succedendo nella Striscia di Gaza. “È aberrante uccidere dei civili, Abbiamo pregato venerdì per la pace, per una pace giusta. E lo rifaremo, invochiamo una pace giusta nel rispetto della dignità delle persone".

Abdesalem Lassoued era stato anche in Svezia

Abdesalem Lassoued aveva soggiornato anche in Svezia. Lo ha reso noto il premier svedese Ulf Kristersson, sottolineando quanto sia importante sapere chi entra nel proprio Paese e la necessità di maggiori controlli sulle frontiere esterne dell'Ue. Lassoued non era conosciuto dalla polizia svedese.

Londra rafforza la sicurezza per Inghilterra-Italia

Sicurezza rafforzata intorno allo stadio di Wembley, in vista di Inghilterra-Italia di stasera, dopo l’attentato di ieri a Bruxelles. Lo rende noto la Metropolitan di Londra (Scotland Yard), annunciando "una presenza estremamente visibile" di agenti in tutta l'area interessata dall'operazione. 

De Croo invita Kristersson a Bruxelles per commemorare vittime

Il premier del Belgio Alexander De Croo ha invitato il suo omologo svedese Ulf Kristersson a Bruxelles, domani, per commemorare le due vittime dell'attentato. "Svezia e Belgio piangono insieme le vittime dell'attentato di ieri", ha scritto De Croo in un messaggio su X, augurando a nome di tutto il Paese "al popolo svedese la forza e il coraggio di superare questi momenti difficili".

Ventimiglia, la Francia aumenta i controlli in frontiera

Le autorità francesi in servizio al valico di Ponte San Ludovico a Ventimiglia hanno potenziato ancora di più i controlli in ingresso nel proprio territorio nazionale, dopo l'attentato di ieri sera a Bruxelles. Un primo rafforzamento c'era già stato sabato scorso, dopo l'attacco avvenuto ad Arras, in Francia. Gli uomini della Police nationale e della Gendarmerie stanno fermando le auto e guardano chi c'è dentro. "I controlli sono un po' più serrati, ma non possiamo parlare di frontiere chiuse - ha detto Roberto Parodi, consigliere comunale di Ventimiglia, portavoce dei frontalieri -. Si registra un po' di coda, ma nulla rispetto alle due ore che abbiamo vissuto in passato".

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