Eviatar Moshe Kipnis e Liliach Lea Havron, marito e moglie, “vivevano nel kibbutz di Be’eri e non rispondono alle chiamate della famiglia”, ha riferito il ministro degli Esteri Tajani. “È probabile che siano stati presi in ostaggio”. Nello stesso kibbutz vicino al confine orientale con la Striscia di Gaza, nel primo giorno di ricerche delle vittime, l'organizzazione rabbinica Zaka ha annunciato la scoperta di 108 corpi di israeliani
Ci sono anche due italiani tra i dispersi in Israele dopo gli attacchi di Hamas (LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE). Si tratta di Eviatar Moshe Kipnis e Liliach Lea Havron, marito e moglie. "Vivevano nel kibbutz di Be’eri e non rispondono alle chiamate della famiglia”, ha riferito il ministro degli Esteri Antonio Tajani. “Probabilmente sono stati presi in ostaggio oppure risultano dispersi, non abbiamo ancora la certezza". Tajani ha ribadito che i due hanno doppia cittadinanza e che l'Italia lavora "a stretto contatto con Tel Aviv" sulla vicenda. "Speriamo di ritrovarli ma in questo momento non abbiamo altre notizie, è probabile che siano stati presi in ostaggio", ha ribadito.
"Non sono rintracciabili”
I due coniugi "non sono rintracciabili e non rispondono all’appello”, spiega il ministro. “Ci auguriamo che non siamo prigionieri nella Striscia di Gaza”. Tajani ha anche reso noto che ci sono "circa mille ragazzi con doppio passaporto, arruolati nell'Esercito israeliano per svolgere il servizio di leva".
Scoperti 108 corpi di israeliani nel kibbutz di Be'eri
L'organizzazione rabbinica Zaka ha annunciato la scoperta di 108 corpi di israeliani nel kibbutz di Be'eri, vicino al confine orientale con la Striscia di Gaza, nel primo giorno di ricerche delle vittime. Lo scrive il quotidiano Haaretz. Si tratta dello stesso kibbutz dove vivevano i due dispersi.