Turchia, operazione anti Pkk dopo l'attentato ad Ankara: 67 arresti

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La Turchia, domenica sera, ha condotto attacchi aerei su alcune zone del Kurdistan autonomo nel nord dell'Iraq in risposta a un attentato terroristico avvenuto davanti a un edificio ministeriale ad Ankara. Militanti curdi minacciano: "Basta repressione o attaccheremo ancora"

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In Turchia, le autorità di sicurezza hanno condotto una vasta operazione contro il Pkk, coinvolgendo circa 13.400 agenti in tutto il Paese, ed hanno arrestato 67 individui sospettati di terrorismo. Questa azione è stata scattata in seguito all'attentato suicida avvenuto domenica scorsa ad Ankara. Il Ministero dell'Interno ha dichiarato che dodici sospetti terroristi sono stati presi nelle province di Mersin, Van, Sanliurfa, Mardin e Aydin, mentre altri 55 sono stati trattenuti in operazioni condotte in 16 province diverse.

Cosa sta succedendo

La Turchia, domenica sera, ha condotto attacchi aerei su alcune zone del Kurdistan autonomo nel nord dell'Iraq, in risposta all'attentato terroristico avvenuto davanti a un edificio ministeriale ad Ankara. Il ministero della Difesa turco ha annunciato che sono stati distrutti circa 20 obiettivi del Pkk (Partito dei Lavoratori del Kurdistan), comprese grotte, rifugi e depositi, e durante gli attacchi sono stati neutralizzati alcuni membri del Pkk. Intanto il gruppo ribelle, inserito nella lista nera dalla Turchia e dai suoi alleati occidentali, ha rivendicato l'attacco avvenuto domenica mattina vicino alla sede del ministero dell'Interno nella capitale turca tramite un comunicato.

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