Nagorno-Karabakh, azeri arrestano ex premier separatista Vardanyan

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L'ex capo del governo della autoproclamata Repubblica di Atsakh è stato fermato dalle forze dell'Azerbaigian mentre cercava di lasciare l'enclave diretto in Armenia

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Ruben Vardanyan, l'ex leader dell'autoproclamata Repubblica di Atsakh, situata nell'enclave armena del Nagorno-Karabakh, è stato arrestato dalle autorità dell'Azerbaigian mentre tentava di lasciare l'enclave in direzione dell'Armenia. Questa notizia è stata resa pubblica dalle forze di frontiera di Baku, le quali hanno condiviso una fotografia di Vardanyan in stato di detenzione, scortato da due ufficiali. Vardanyan, un miliardario che ha rinunciato alla cittadinanza russa nel 2022, è stato capo del governo separatista del Nagorno-Karabakh dal novembre dello scorso anno al febbraio di quest'anno. 

Armenia: "Oltre 50mila rifugiati arrivati dal Nagorno-Karabakh

Intanto, l'Armenia ha dichiarato di aver registrato 50.243 rifugiati dall'enclave. L'Azerbaigian ha aperto domenica l'unica strada che porta dal Nagorno-Karabakh all'Armenia, quattro giorni dopo che i ribelli hanno accettato di disarmarsi secondo i termini di un accordo di cessate il fuoco che riporta la regione contesa sotto il controllo. Intanto l'Azerbaigian ha reso noto che 192 soldati e un civile sono rimasti uccisi nell'offensiva lampo della scorsa settimana contro i separatisti di etnia armena. Il ministero della Sanità di Baku ha dichiarato che più di 500 soldati azeri sono stati feriti nell'operazione di un giorno che si è conclusa con l'impegno dei ribelli a deporre le armi. Intanto, secondo il governo armeno, quasi un quarto della popolazione del Nagorno-Karabakh è fuggita in Armenia da quando Baku ha lanciato un attacco alla regione separatista la scorsa settimana.

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