Le autorità parlano di un bilancio "preliminare": molti sono ancora in cura per le ustioni riportate o per asfissia. Le fiamme sarebbero partite da alcuni fuochi d'artificio, largamente utilizzati nel Paese durante le cerimonie di nozze. Le scarse misure di sicurezza della struttura dove si teneva il matrimonio (e la scarsa qualità dei materiali con cui era costruita) hanno aggravato la situazione. È successo ad Hamdaniyah, cittadina nella provincia settentrionale di Ninive
- È di almeno 113 morti e 200 feriti il bilancio di un incendio divampato durante la celebrazione di un matrimonio ad Hamdaniyah, cittadina nella provincia di Ninive, Iraq. Le autorità sanitarie della zona sottolineano che si tratta di un bilancio "preliminare". Salvi gli sposi
- Le fiamme, scrivono i media statali iracheni – citati da The Guardian – hanno devastato la sala eventi dove si stavano tenendo le nozze dopo che erano stati fatti partire dei fuochi d’artificio. L’incendio è scoppiato intorno alle 22:45 (ora locale)
- Come precisa Al Jazeera, i fuochi d’artificio sono molto diffusi durante i matrimoni in Iraq. Secondo alcune ricostruzioni le fiamme si sarebbero però propagate a causa di un'esplosione accidentale, causata dalle candele accese per le nozze. Al momento dell’incidente sarebbero state circa mille le persone presenti sul luogo
- A facilitare l’espansione del rogo sarebbero anche i materiali altamente infiammabili con cui è costruita la struttura, che poi è collassata
- Soccorsi medici sono arrivati nella provincia di Ninive anche dalla provincia di Baghdad