Papa Francesco a Marsiglia: "Soccorrere chi è in mare è dovere di civiltà"

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Nell'ambito degli Incontri del Mediterraneo, il Pontefice si tratterrà nella città francese fino a domani, quando è previsto anche un incontro con il presidente Macron. Il Santo Padre ringrazia le Ong: "Chi impedisce salvataggi odia"

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Il Papa è arrivato questo pomeriggio a Marsiglia - dove si tratterà fino a sabato sera - per partecipare agli Incontri del Mediterraneo. La partenza da Roma Fiumicino è avvenuta intorno alle 14.30 e l'arrivo all'aeroporto internazionale della città francese è stato alle ore 16. Ad accogliere il Pontefice la premier Élisabeth Borne. I temi principali che affronterà Bergoglio saranno quello dell’ambiente e quello dei migranti. Proprio su questo tema, commentando con i giornalisti in volo verso Marsiglia la situazione che sta portando a numerosi sbarchi di migranti a Lampedusa e in altre zone di approdo, il Papa ha detto: è "una crudeltà, una terribile mancanza di umanità. Li tengono nei lager libici e poi li buttano a mare", ha aggiunto il Pontefice guardando la foto di una mamma migrante con il figlio. Nella città francese il Papa ha parlato al Memoriale dedicato ai marinai e ai migranti dispersi in mare: "Non possiamo rassegnarci a vedere esseri umani trattati come merce di scambio, imprigionati e torturati in modo atroce; non possiamo più assistere ai drammi dei naufragi, dovuti a traffici odiosi e al fanatismo dell'indifferenza. Le persone che rischiano di annegare quando vengono abbandonate sulle onde devono essere soccorse. È un dovere di umanità, un dovere di civiltà". Poi ha aggiunto: "Non abituiamoci a considerare i naufragi come fatti di cronaca e i morti in mare come cifre: no, sono nomi e cognomi, sono volti e storie, sono vite spezzate e sogni infranti. Penso a tanti fratelli e sorelle annegati nella paura, insieme alle speranze che portavano nel cuore. Davanti a un simile dramma non servono parole, ma fatti. Prima ancora, però, serve umanità: silenzio, pianto, compassione e preghiera. Vi invito ora a un momento di silenzio in memoria di questi nostri fratelli e sorelle: lasciamoci toccare dalle loro tragedie".

Papa: Mediterraneo è un cimitero, siamo a bivio di civiltà

"Troppe persone, in fuga da conflitti, povertà e calamità ambientali, trovano tra le onde del Mediterraneo il rifiuto definitivo alla loro ricerca di un futuro migliore. E così questo splendido mare è diventato un enorme cimitero, dove molti fratelli e sorelle sono privati persino del diritto di avere una tomba, e a venire seppellita è solo la dignità umana", ha detto il Papa al Memoriale delle vittime del mare. "Davanti a noi si pone un bivio: da una parte la fraternità, che feconda di bene la comunità umana; dall'altra l'indifferenza, che insanguina il Mediterraneo. Ci troviamo di fronte a un bivio di civiltà". Il Papa ringrazia le organizzazioni che "vanno in mare per salvare i migranti, tante volte lo impediscono, sono gesti di odio travestiti da equilibrio". 

Il programma

Oggi la prima tappa del viaggio è stata la Basilica di Notre Dame de la Garde, per la preghiera mariana con il clero diocesano. A seguire il Pontefice si è spostato al Memoriale dei marinai e migranti morti in mare, per un momento di preghiera. Sabato ci sarà invece l’incontro privato con alcune persone in situazione di disagio economico. Poi Papa Francesco sarà al Palais du Pharo, dove interverrà alla sessione conclusiva dei Rencontres Méditerranéennes. Il pontefice sarà accolto dal presidente Emmanuel Macron e avrà un incontro privato con lui. Nel pomeriggio, infine, appuntamento al Velodrome per la Messa. Quindi il trasferimento all'aeroporto, dove si terrà la cerimonia di congedo con il presidente della Repubblica, compreso un nuovo, breve, colloquio. Il rientro a Fiumicino è previsto per le 20.50.

Dispositivo di sicurezza senza precedenti

Per l'occasione, è stato messo in atto un dispositivo di sicurezza eccezionale, "il più importante che si ricordi in città", ha reso noto il prefetto di polizia, Frederique Camilleri. Secondo la stampa locale, per garantire il regolare svolgimento della visita del pontefice, sono stati mobilitati oltre 6mila uomini, tra gendarmi, poliziotti e agenti di sicurezza privati.

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