L'ex assistente ha raccontato agli investigatori anche che su alcuni dei documenti che Trump le dava da archiviare c'era la dicitura "classificato"
Ancora guai per l'ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Una sua ex assistente ha confessato ai pubblici ministeri - che indagano sul caso delle carte segrete conservate a Mar-a-Lago - che le era stato ordinato proprio da Trump di "non parlare" delle scatole di file. Lo rivela il New York Times. (LE CARTE SEGRETE)
La confessione
"Fai come se non sapesse nulla", avrebbe detto il tycoon a Molly Michael quando ha saputo che funzionari federali la volevano interrogare. L'ex assistente ha raccontato agli investigatori anche che su alcuni dei documenti che Trump le dava da archiviare c'era la dicitura "classificato". Opinioni diverse su questa confessione: se per il dipartimento di Giustizia americano è una testimone chiave nel caso delle carte, per il portavoce dell'ex presidente, Steven Cheung, le dichiarazioni sono "prive di contesto e irrilevanti".