Questa è solo l’ultima di una serie di trovate del Ceo di Tesla che potrebbe essere finalizzata ad attirare l’attenzione e arrestare la decrescita di follower della piattaforma
Elon Musk ha scritto un un post (come si chiamano ora i tweet, ndr) che la sua piattaforma X pagherà le spese legali di quanti sono stati trattati ingiustamente dai datori di lavoro a causa di un interazione sul suo social precedentemente noto come Twitter. "Se siete stati trattati ingiustamente dal vostro datore di lavoro a causa della pubblicazione di qualcosa o di un like su questa piattaforma, finanzieremo le vostre spese legali. Senza limiti. Fatecelo sapere", ha scritto Musk. Questa è solo l’ultima di una serie di trovate del Ceo di Tesla forse per attirare l’attenzione e arrestare la decrescita di follower della piattaforma. In effetti, però, in passato gli utenti, tra cui molte celebrità e altri personaggi di spicco, si sono occasionalmente trovati in difficoltà con i loro datori di lavoro per cose controverse che hanno pubblicato, apprezzato o ritwittato.
Le fasi di Twitter
Tema, quello delle controversie legali, noto a Musk che dopo l’acquisto del social per 44 miliardi avvenuta lo scorso ottobre, ha vissuto un periodo di grande agitazione. Il Ceo di Tesla con il suo arrivo ha messo atto a licenziamenti, cambiamenti di politica e, cosa forse più importante, battaglie legali che hanno esposto l’azienda per centinaia di milioni di dollari. Ma potrebbe essere quest’ultima una trovata per riconquistare follower infatti, all’inizio dell’anno la piattaforma ha vissuto l’abbandono dei suoi maggiori inserzionisti, per il calo di account registrato dal social. Ad aprile, pochi mesi dopo che Musk aveva dichiarato che il sito era in sostanziale “pareggio”, le entrate pubblicitarie negli Stati Uniti si sono attestate sugli 88 milioni di dollari, in calo del 59% rispetto allo stesso mese del 2022
