È morta a Parigi la storica Hélène Carrère d'Encausse, madre dello scrittore Emmanuel

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Era nata nella capitale francese il 6 luglio 1929: aveva 94 anni. A dare notizia della sua scomparsa sono stati i figli, tra cui l'autore Emmanuel Carrère. Grande esperta di Russia, eurodeputata dal 1994 al 1999,  è stata la prima donna alla guida dell'Académie française

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Si è spenta a Parigi, all’età di 94 anni, la storica e politica francese Hélène Carrère d'Encausse: è stata la prima donna alla guida dell'Académie française. Sono i figli - tra cui lo scrittore Emmanuel Carrère - a dare notizia della morte. "Si è spenta serenamente circondata dalla sua famiglia", si legge nel comunicato che ne annuncia la scomparsa. Grande esperta di URSS e Russia (imparò il russo prima del francese), eurodeputata dal 1994 al 1999, nel 1999 era stata nominata Segretario perpetuo dell'Académie française. Lei stessa si oppose alla femminilizzazione della funzione: chiese di essere chiamata "Madame Perpetual Secretary" perché, spiegò, "da tre secoli e mezzo c'è un solo Segretario perpetuo. È questa idea di continuità che deve prevalere. È una linea che continua".

Chi era Hélène Carrère d'Encausse

Hélène Carrère d'Encausse era nata a Parigi il 6 luglio 1929, figlia di un filosofo italiano e georgiano emigrato in Francia, Georges Zourabichvili (che sarà poi assassinato). Apolide, acquisì la cittadinanza francese soltanto nel 1950. Due anni dopo, le nozze con l'assicuratore Louis Carrère, detto Carrère d'Encausse. Studiò sui banchi dell’Institut d'études politiques de Paris: proprio qui si specializzò in storia russa, a cui sono dedicati molti dei suoi scritti. Professoressa di storia alla Sorbona, debuttò con il saggio L'Impero esploso del 1978. Prima di molte altre voci, predisse la disgregazione dell'URSS, sottolineando le problematiche delle minoranze. Hélène Carrère d'Encausse entrò poi nell’Accademia francese il 13 dicembre 1990, al seggio numero 14, prendendo il posto di Jean Misler. Prima di lei, dalla fondazione nel 1635, solo due donne erano entrate nell'istituzione, Marguerite Yourcenar e Jacqueline de Romilly. Dopo aver guidato, nel 1992, il Comitato nazionale per il "sì" al referendum sul Trattato di Maastricht, alle elezioni europee del 1994 fu eletta con la lista della maggioranza di destra UDF-RPR. Al Parlamento europeo fu vicepresidente della Commissione Esteri e Difesa.

Le opere e le onorificenze

Biografa di Lenin, Stalin, Caterina II e Alessandro II, tra le sue opere si ricordano Il grande fratello (1983), Nè pace nè guerra (1986), La grande sfida (1987), La sfortuna russa (1988 ), La gloria delle nazioni o la fine dell'impero sovietico (1991), Russia, la transizione fallita (2005) e Il generale de Gaulle e la Russia (2017). Il suo ultimo libro, Aleksandra Kollontaj. La valchiria della rivoluzione (Alexandra Kollontaï, la walkyrie de la Révolution) è uscito in Italia soltanto lo scorso giugno. Numerosissime le onorificenze ricevute, in Francia e all’estero. In patria, nel 2011, è diventata Dama di Gran Croce dell’Ordine della Legion d’Onore, di cui era già stata Grand’Ufficiale dal 2008, Commendatore dal 2004 e Ufficiale dal 1999. Era anche Ufficiale dell’Ordine Nazionale al Merito, Commendatore dell’Ordine delle Palme Accademiche e Commendatore dell’Ordine delle arti e delle lettere. Fuori dai confini francesi, Carrère d'Encausse aveva ricevuto – tra le altre cose – la Medaglia dell’Onore in Russia nel 2009.

Emmanuel Carrère candidato al premio Strega europeo, al Salone del Libro di Torino, il 21 maggio 2023, per presentare il suo ultimo libro V13 ANSA/JESSICA PASQUALON

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