A causa della "rapida diffusione del fuoco e del fumo, i soldati sono rimasti intrappolati insieme agli abitanti dei villaggi adiacenti”, ha fatto sapere il ministero della Difesa. Tra le vittime anche 24 civili. Intanto 7.500 agenti della Protezione civile sono in azione per cercare di contenere i roghi
È di 34 morti il pesante bilancio degli incendi boschivi in Algeria, che dalla notte scorsa stanno colpendo diverse province del Paese. A riferirlo è un comunicato del ministero dell'Interno, secondo cui 10 delle vittime sono soldati morti nella provincia costiera di Bejaia in Cabilia, oltre a 24 civili. I maggiori incendi sono stati registrati nelle wilaya di Bouira, Bejaia (centro) e Jijel (est). La Procura Generale delle province interessate ha annunciato l'apertura di una inchiesta rilevando che se il carattere criminale ed eversivo sarà dimostrato, i fascicoli saranno trasmessi al servizio antiterrorismo e criminalità organizzata del Tribunale di Sidi M'hamed ad Algeri.
Tra le vittime 10 soldati
Il ministero della Difesa algerino, in merito alla morte dei 10 soldati negli incendi, ha fatto sapere che durante "l'evacuazione delle aree assediate dal fuoco nei comuni di El Kseur e Beni Ksila", e a causa della "rapida diffusione del fuoco e del fumo, i soldati sono rimasti intrappolati insieme agli abitanti dei villaggi adiacenti, cosa che purtroppo ha causato la morte di dieci soldati, oltre al ferimento di altri venticinque con ferite più o meno gravi". Inoltre, il dicastero ha sottolineato che "per spegnere gli incendi sono state mobilitate ingenti risorse materiali e umane", tra cui "due aerei antincendio", in coordinamento con le squadre della protezione civile. I roghi sono scoppiati durante un'ondata di caldo record nelle varie province del nord dell'Algeria, con forti venti di scirocco.
Le operazioni di spegnimento
Nel dettaglio le autorità hanno fatto sapere che, per far fronte alla situazione, sono stati dispiegati 7.500 agenti della protezione civile, 350 camion di varie dimensioni e mezzi aerei di spegnimento che hanno permesso di "tenere sotto controllo la maggior parte degli incendi". Il ministero dell'Interno ha spiegato che le operazioni di spegnimento sono in corso in sei province: Boumerdès, Bouira, Tizi Ouzou, e Béjaïa (centro), Jijel e Skikda (est), con il coinvolgimento di 13 squadre mobili di protezione civile e 3.050 soccorritori, che sono state rinforzate questa mattina da altre 12 squadre, per un totale di 1.200 persone in più. In queste sei province, sono stati mobilitati 12 mezzi aerei antincendio, tra cui elicotteri dell'aeronautica militare e velivoli di "grande capacità", si legge ancora nella nota.