Voto rovente domenica in Spagna dove le urne saranno aperte, per la prima volta, nel pieno dell'estate e dell'ondata straordinaria di caldo che sta flagellando mezza Europa. Preoccupa il rischio di assenze degli scrutatori ai seggi
Dopo la batosta incassata dai socialisti nelle elezioni amministrative di fine maggio, il premier Pedro Sanchez ha deciso di andare al voto anticipato. Per molti quello di Sanchez è stato un azzardo, da parte di un politico che ha mostrato più volte nella sua carriera la sua predisposizione ad osare ed assumersi rischi.
I sondaggi
Tutti i pronostici - tranne uno di un istituto però vicino ai socialisti - danno il Pp di Alberto Nunez Feijoo in vantaggio sul Psoe, con il 32.9% contro il 28,7%, secondo le ultime rilevazioni. Ma c'è anche chi sottolinea che più che una scommessa, quella di Sanchez è stata la presa di coscienza della sconfitta e del rischio di peggioramento e logoramento nei mesi di attesa. Senza contare la speranza di riuscire a galvanizzare e mobilitare il voto della sinistra contro il rischio di un governo dei popolari insieme a Vox, cosa che segnerebbe il primo ingresso di un partito di estrema destra nel governo spagnolo dalla caduta del franchismo nel 1975.
Preoccupa rischio assenze degli scrutatori ai seggi
Complice la data del voto di domenica 23 luglio. in piena estate, c'è il rischio che in molti seggi elettorali in Spagna si possano registrare diverse assenze tra gli scrutatori. A lanciare l'allarme, a due giorni dal voto, è l'ufficio elettorale spagnolo. E c'è chi, nei social, teme già che le operazioni di voto e scrutinio possano subire ritardi e disfunzioni.