Il presidente americano ha avuto una conversazione telefonica col primo ministro e presidente ad interim sudcoreano Han Duck-soo, che ha assunto la carica del predecessore Yoon Suk-yeol messo sotto accusa ieri dal Parlamento dopo il tentato colpo di mano e la proclamazione della legge marziale
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, rivolto al primo ministro e presidente sudcoreano ad interim Han Duck-soo con cui ha intrattenuto una conversazione telefonica, ha dichiarato che l'alleanza tra Seul e Washington "rimarrà il pilastro della pace e della prosperità" nella regione dell'Asia-Pacifico. "Il presidente Biden ha espresso il suo apprezzamento per la resilienza della democrazia e dello stato di diritto nella Repubblica di Corea", ha affermato la Casa Bianca in una nota. "I due leader hanno discusso dei considerevoli progressi compiuti negli ultimi anni nel rafforzamento dell'alleanza tra gli Stati Uniti e la Repubblica di Corea, e il presidente Biden ha espresso fiducia che l'alleanza rimarrà il pilastro della pace e della prosperità nella regione dell'Indo-Pacifico durante il periodo mandato del presidente ad interim Han", ha aggiunto.
Sullivan: "Usa colti di sorpresa da colpo di mano di Yoon"
Il colpo di mano di Yoon del 3 dicembre ha colto di sorpresa gli Stati Uniti, principale alleato della Corea del Sud. Il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, ha affermato che il governo non era stato informato in anticipo e che aveva appreso la notizia tramite la televisione. Nei suoi due anni e mezzo alla guida della Corea del Sud, Yoon Suk Yeol ha visitato cinque volte gli Stati Uniti e ha lavorato per rafforzare l’alleanza con Washington, cruciale di fronte alla minaccia militare della Corea del Nord. In Corea del Sud sono di stanza circa 28.500 soldati americani. Yoon è attualmente sospeso in attesa della convalida o meno della sua destituzione da parte della Corte Costituzionale, che ha sei mesi per pronunciarsi. È anche oggetto di un'indagine penale per “ribellione” e non gli è permesso di lasciare il Paese. Se la Corte Costituzionale confermerà l’impeachment, entro due mesi si terranno le elezioni presidenziali.
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Leader dell'opposizione in pressing sua Corte costituzionale per Yoon
Intanto il leader dell'opposizione sudcoreana Lee Jae-myung ha invitato la Corte costituzionale a segnare rapidamente il destino del deposto presidente Yoon, in modo che il Paese possa riprendersi dai "disordini nazionali" e dalla "situazione assurda creata dall'imposizione a sorpresa della legge marziale il 3 dicembre". La Corte Costituzionale ha sei mesi per convalidare o meno la destituzione di Yoon, votata sabato dal Parlamento. In tal caso, entro due mesi si terranno le elezioni presidenziali. "La Corte costituzionale deve occuparsi rapidamente della procedura di impeachment del presidente", ha detto Lee, presidente del Partito democratico. "Questo è l'unico modo per limitare i disordini nazionali e alleviare le sofferenze della popolazione", ha aggiunto. Il presidente della Corte costituzionale, Moon Hyung-bae, ha promesso ieri sera “una procedura rapida ed equa” e per domani mattina ha convocato gli altri giudici per un primo incontro sul caso. Il leader dell'opposizione ha anche chiesto un'indagine approfondita sugli avvenimenti della notte tra il 3 e il 4 ottobre, quando Yoon annunciò a sorpresa l'imposizione della legge marziale. “Per evitare che accada di nuovo, è essenziale scoprire la verità e chiedere le responsabilità”, ha affermato Lee, che ha perso di poco le elezioni presidenziali contro Yoon nel 2022, e ora è il favorito per occupare presto il suo posto.