Economia
Auto elettriche, quali sono i settori dove l’Ue rincorre la Cina
Francia, Germania e Italia hanno appena inaugurato una gigafactory per le batterie elettriche con l'obiettivo di contrastare il predominio asiatico. Il Dragone cinese pesa per il 54% nella produzione di auto elettriche, per il 78% nella produzione di batterie e per 73% e 67% nella raffinazione rispettiva di cobalto e litio. Quest'ultimo in Europa invece viene estratto solo in piccole quantità in Portogallo. Di tutto questo si è parlato nella puntata di “Numeri” di Sky TG24 andata in onda il 31 maggio
L’Europa ha bisogno di batterie. Anche per questo Francia, Germania e Italia si sono unite per costruire a Douvrin, nel Paese transalpino, la prima gigafactory europea per le batterie elettriche che punta esplicitamente a combattere il monopolio asiatico del settore. Avrà una capacità produttiva complessiva di 120 Gwh, produrrà ogni anno 2,5 milioni di batterie dal 2030 e creerà 6mila posti lavoro, grazie a un investimento complessivo di 7,3 miliardi
“È un grande giorno per la regione Hauts-de-France, per il nostro Paese e per l'Europa", scrive in un tweet il presidente francese Emmanuel Macron. Non sono però mancate critiche all’Unione europea, colpevole di “applicare norme che Cina e Usa non applicano ai loro costruttori”, ha detto il ministro francese Le Maire. A preoccupare è l’avanzata cinese, per “questo serve che l’Ue protegga le sue aziende”, ha dichiarato l’ad di Stellantis Carlos Tavares. Di tutto questo si è parlato nella puntata di “Numeri”, approfondimento di Sky TG24, andata in onda il 31 maggio
Il peso della Cina nel settore delle auto elettriche e dell’estrazione di litio e cobalto è evidente: come sottolinea il New York Times, Pechino pesa per il 54% nella produzione di auto elettriche, per il 78% nella produzione di batterie e per 73% e 67% nella raffinazione rispettiva di cobalto e litio. Due percentuali, le ultime citate, decisamente superiori a quelle relative alla produzione, che si ferma rispettivamente a 41% e 28%