Greta Thunberg a Strasburgo per la legge sul Ripristino della natura, domani il voto

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La giovane attivista esorta gli eurodeputati a sostenere la legge: "Chiediamo di non respingerla ma di sostenere un testo il più forte possibile". Domani il voto a Strasburgo, tra deputati favorevoli, in particolare quelli vicini allo spirito ambientalista del provvedimento, e contrari, soprattutto coloro che ritengono giuste le preoccupazioni degli agricoltori e gli impatti sul settore

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A Strasburgo c'è attesa per il voto di domani sulla Nature Restoration Law, la legge per il ripristino della natura apprezzata dagli ambientalisti e contestata da chi, anche all'interno del Parlamento europeo, la ritiene troppo radicale e punitiva, soprattutto per gli agricoltori. Renderebbe di fatto la protezione della natura e il ripristino degli habitat europei un obbligo di legge. 

A sostenere il provvedimento c'è l'attivista ambientalista Greta Thunberg, che davanti all'Eurocamera ha manifestato il suo appoggio in concomitanza con l'inizio del dibattito sulla legge (LA PROTESTA A PARIGI - CHI E' GRETA THUNBERG)

La protesta

Greta Thunberg ha esortato gli eurodeputati a sostenere questa legge: "Chiediamo di non respingerla, ma di sostenere un testo il più forte possibile". E ancora: "Per mitigare la crisi climatica e arrestare la perdita di biodiversità, dobbiamo ripristinare la natura".

Il 23 giugno Greta Thunberg e gli attivisti per l’ambiente avevano portato lo "sciopero climatico" a Parigi per fare sentire la propria voce durante il vertice globale sulla finanza voluto e organizzato dal presidente francese Emmanuel Macron. 

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Cos'è la legge sul ripristino della natura

La legge sul ripristino della natura e degli habitat è uno dei pilastri del pacchetto clima della Commissione von der Leyen e si inserisce nella strategia sulla biodiversità per il 2030. Tra i suoi punti c'è la previsione di istituire obiettivi giuridicamente vincolanti per gli Stati membri per il ripristino degli ecosistemi. Si pone l’obiettivo di ripristinare entro il 2030 almeno il 20% delle superfici terrestri e marine dell’Unione e il 15% dei fiumi nella loro lunghezza. Inoltre, sempre entro il 2030, prevede la realizzazione di elementi paesaggistici ad alta biodiversità su almeno il 10% della superficie agricola utilizzata. Entro il 2050, poi, la legge ha l’obiettivo di recuperare tutti gli ecosistemi che necessitano di azioni di ripristino. Si tratta, quindi, di un grande progetto di riqualificazione degli ambienti naturali che non riguarderà solo le aree protette ma tutti gli ecosistemi, compresi i terreni agricoli e le aree urbane. La proposta di legge fa parte del cosiddetto “Pacchetto natura”

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