Il Pontefice ha poi fatto sapere che il prossimo 30 settembre si terrà un nuovo Concistoro per la nomina di cardinali
"Vorrei ricordare con gratitudine quanti collaborano con Mediterranea Saving Humans per il salvataggio delle vite dei migranti in mare. Grazie tante fratelli e
sorelle". Lo ha detto Papa Francesco all'Angelus, commentando il Vangelo del giorno, per poi fare sapere che il prossimo 30 settembre si terrà un nuovo Concistoro per la nomina di cardinali. (IL PAPA SUI MIGRANTI)
Il Papa saluta gli studenti di Leopoli: "Preghiamo per l'Ucraina"
"Sono contento di salutare in particolare le ragazze scout e gli studenti universitari di Leopoli, in Ucraina: vi do la mia benedizione e la estendo ai vostri cari e al vostro popolo, tanto provato oggi. Preghiamo per questo popolo che soffre tanto", ha aggiunto. Secondo la Gendarmeria vaticana, erano circa 15 mila i fedeli presenti in Piazza San Pietro per la recita dell'Angelus di papa Francesco. Lo comunica la Sala stampa della Santa Sede.
L'Angelus
"Dio si rivela liberando e risanando l'uomo, con un amore gratuito che salva. Per questo Gesù loda il Padre, perché la sua grandezza consiste nell'amore e non agisce mai al di fuori dell'amore. Ma questa grandezza nell'amore non è compresa da chi presume di essere grande e si fabbrica un dio a propria immagine: potente, inflessibile, vendicativo. In altre parole, questi presuntuosi non riescono ad accogliere Dio come Padre, sono pieni di sé, orgogliosi, preoccupati solo dei propri interessi, convinti di non aver bisogno di nessuno", ha detto il Pontefice commentando il Vangelo di oggi. "Gesù nomina, al riguardo, gli abitanti di tre città ricche del tempo, Corazìn, Betsàida e Cafarnao, dove ha compiuto molte guarigioni, ma i cui abitanti sono rimasti indifferenti alla sua predicazione", ha proseguito. "Per loro i miracoli sono stati solo eventi spettacolari, utili per far notizia e alimentare le chiacchiere: esaurito l'interesse passeggero, li hanno archiviati, magari per occuparsi di qualche altra novità del momento. Non hanno saputo accogliere le grandi cose di Dio. I piccoli, invece, le sanno accogliere e Gesù loda il Padre per loro", ha sottolineato il Pontefice. "Lo loda per i semplici, che hanno il cuore libero dalla presunzione e dall'amor proprio. I piccoli sono quelli che, come i bambini, si sentono bisognosi e non autosufficienti, sono aperti a Dio e si lasciano stupire dalle sue opere. Loro sanno leggere i suoi segni, meravigliarsi per i miracoli del suo amore!", ha detto ancora. Secondo Francesco, "la nostra vita, se ci pensiamo, è piena di miracoli: è piena di gesti d'amore, segni della bontà di Dio. Di fronte ad essi, però, anche il nostro cuore può restare indifferente e diventare abitudinario, curioso ma incapace di stupirsi, di lasciarsi 'impressionare'. Un cuore chiuso, un cuore blindato". "Impressionare: è un bel verbo che fa venire in mente la pellicola di un fotografo - ha aggiunto -. Ecco l'atteggiamento giusto davanti alle opere di Dio: fotografare nella mente le sue opere, perché si imprimano nel cuore, per poi svilupparle nella vita, attraverso tanti gesti di bene, così che la 'fotografia' di Dio-amore diventi sempre più luminosa in noi e attraverso di noi". "E ora chiediamoci, ognuno di noi - ha concluso il Papa -: nella marea di notizie che ci sommerge, io, come ci mostra Gesù oggi, so fermarmi sulle grandi cose che Dio compie? Mi lascio meravigliare come un bambino dal bene, che silenziosamente cambia il mondo, o ho perso la capacità di meravigliarmi? E benedico il Padre ogni giorno per le sue opere?".