Circa 20 uomini hanno fatto irruzione nell'ospedale di Tabarre a Port-au-Prince e hanno prelevato con la forza un paziente ferito ricoverato in sala operatoria. Medici senza frontiere: "Livello di violenza senza precedenti"
Una ventina di uomini armati hanno fatto irruzione nell’ospedale di Tabarre a Port-au-Prince, capitale di Haiti, e hanno rapito un paziente ricoverato con ferite da arma da fuoco che si trovava ancora in sala operatoria. La denuncia è arrivata da Medici senza frontiere che ha condannato l'assalto: l'ennesimo episodio che, come dichiara la ong, "dimostra ancora una volta il livello di violenza senza precedenti che attualmente imperversa a Port-au-Prince".
L'assalto all'ospedale di Tabarre
"Tutte le attività mediche per la cura di traumi e ustioni all'ospedale di Tabarre sono attualmente sospese a causa di quanto accaduto", ha annunciato l’organizzazione. Una misura necessaria anche per le minacce di morte rivolte al personale medico che hanno già portato alla sospensione dell'attività del supporto all'ospedale Raoul Pierre Louis di Carrefour nel gennaio 2023 e dell'ospedale di Drouillard nell'aprile 2022, oltre alla chiusura definitiva del centro di emergenza di Msf a Martissant nel giugno 2021. "Ancora una volta chiediamo alle varie parti in conflitto a Port-au-Prince di rispettare le strutture mediche affinché possano continuare a funzionare” ha dichiarato la ong. “Rimaniamo determinati a stare al fianco del popolo haitiano, principale vittima del grave deterioramento delle condizioni di sicurezza del paese negli ultimi anni. Nonostante le attività all'ospedale di Tabarre siano state temporaneamente sospese, le altre nostre attività mediche ad Haiti continuano".