La scoperta è stata fatta con il telescopio IceCube che è riuscito a catturare la prima immagine dei neutrini, cosiddetti particelle fantasma. Gli scienziati: "Un ulteriore passo avanti"
Il più grande rilevatore di neutrini al mondo, IceCube, ha catturato la prima immagine delle particelle fantasma della Via Lattea. Finanziato dalla National Science Foundation degli Stati Uniti, il telescopio è riuscito a fornire un ritratto diverso della nostra galassia. Precisamente l’immagine, ottenuta dalla stazione Amundsen-Scott del Polo Sud della NSF in Antartide, ritrae i neutrini, particelle invisibili (per questo chiamate “fantasma”) e sfuggenti che, pur esistendo in grandi quantità, sono difficilmente individuabili.
L’immagine delle particelle fantasma
Attraverso l’immagine ottenuta con IceCube, gli scienziati sono riusciti a determinare l’origine galattica di migliaia di neutrini, che precisamente sono delle particelle subatomiche elementari di massa piccolissima e carica elettrica nulla. L’immagine in questione è la prima del suo genere: un ritratto galattico realizzato con particelle di materia, anziché con energia elettromagnetica. "A questo punto della storia dell'umanità, siamo stati i primi a vedere la nostra galassia un qualcosa di diverso dalla luce", ha detto Naoko Kurahashi Neilson, fisica della Drexel University, che assieme ai dottorandi, Steve Sclafani della Drexel University a Philadelphia e Mirco Hunnefeld della Dortmund University in Germania, ha esaminato per la prima volta l'immagine.
Un nuovo ritratto della Via Lattea
Determinante nell’ottenimento dell’immagine e nel raggiungimento di questo obiettivo è stato il grande progresso tecnologico. "Le capacità fornite dal sensibilissimo rivelatore IceCube, insieme ai nuovi strumenti di analisi dei dati, ci hanno dato una visione completamente nuova della nostra galassia, che prima era solo accennata", ha affermato Denise Caldwell, direttore della Divisione di Fisica della NSF. “Man mano che queste capacità continueranno ad essere perfezionate, potremo vedere questa immagine emergere con una risoluzione sempre maggiore, rivelando potenzialmente caratteristiche nascoste della nostra galassia mai viste prima dall'umanità", ha sottolineato Caldwell.
Il traguardo
"L'aspetto intrigante è che, a differenza di quanto accade per la luce di qualsiasi lunghezza d'onda, nei neutrini l'universo supera le sorgenti vicine della nostra galassia", spiega Francis Halzen, fisico dell'Università del Wisconsin-Madison e ricercatore principale di IceCube. "L’immagine della Via Lattea basata sui neutrini rappresenta un ulteriore passo avanti in un'ampia linea di scoperte", ha detto Kurahashi Neilson.