Scontro Musk-Zuckerberg, il governo smentisce di aver proposto il Colosseo

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I giornali americani avevano riferito che l'esecutivo avrebbe proposto il luogo simbolo di Roma per la sfida nata sui social tra il proprietario del mondo Meta e quello di Twitter. Un’indiscrezione confermata dallo stesso Musk ma smentita da Andrea Petrella, Capo Ufficio Stampa del ministero della Cultura

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Il più grande combattimento del mondo nell’arena più leggendaria. Il Colosseo potrebbe essere lo scenario designato per lo scontro tra Elon Musk e Mark Zuckerberg, i miliardari proprietari rispettivamente di Twitter (oltre che di Tesla e Space X) e del mondo Meta. A proporre l’Anfiteatro Flavio sarebbe stato lo stesso governo italiano: secondo più fonti della stampa americana, a cominciare da TMZ, “un portavoce del ministro della Cultura” avrebbe “contattato Zuckerberg qualche giorno fa per mettere in scena quello che potrebbe essere il più grande combattimento nella storia del mondo nell’arena più leggendaria della storia”, per l’appunto il Colosseo. Nonostante un tweet dello stesso Musk, che alle 6:30 di oggi ha scritto “Ci sono possibilità che il combattimento si faccia al Colosseo”, il governo nega di aver fatto una simile proposta: intervistato da Open, Andrea Petrella, Capo Ufficio Stampa del Ministero della Cultura, ha ufficialmente smentito questa voce.

Cosa sappiamo

La sfida, nata sui social da una provocazione di Musk, raccolta da Zuckerberg, aveva già previsto come luogo di esibizione il Las Vegas Octagon, che però prevederebbe anche la firma della Nevada Commission, complessa vista la disparità di peso e altezza a favore del proprietario di Twitter, anche se questo sarà un semplice incontro di esibizione. Anche per questo il Colosseo sarebbe perfetto, ma spettacoli di questo tipo non si svolgono all’interno da ormai migliaia di anni e il numero di spettatori sarebbe contenuto: basti pensare che l’ultimo grande evento è stato un concerto di beneficienza di Sir Paul McCartney, svoltosi nel 2003 con circa 400 spettatori che hanno pagato 1.500 dollari a testa. Più probabile, perciò, che se il combattimento dovesse effettivamente tenersi in Italia, si possa svolgere all’esterno, come molti altri concerti.

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L’allenamento

I due, intanto, continuano ferocemente ad allenarsi e sembrano aver scelto anche i rispettivi allenatori. Musk è già in contatto con Georges St-Pierre, una vera leggenda dell’UFC, che ha scritto al patron di Tesla, ovviamente su Twitter, ricevendo un immediato apprezzamento. All’altro angolo di questo ring, Zuckerberg ha ricevuto un’offerta simile da Jon Jones, sempre via Twitter: “Sai già che sto dalla tua parte, fammi sapere se hai bisogno di un partner per l’allenamento”, ha cinguettato l’attuale campione dei pesi massimi dell’UFC. Questa sfida, insomma, pare una cosa seria, considerando che lo stesso presidente dell’UFC, Dana White, ha raccontato di avere parlato con i due imprenditori, spiegando che sarebbero “dead serious”: vorrebbero da morire salire sul ring e fare davvero questo combattimento.

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