Da Obama a Biden, almeno 100 membri dell'attuale Congresso sono discendenti diretti di antenati che hanno ridotto afroamericani in schiavitù e rappresentano almeno l'8% dei Democratici al Congresso e il 28% dei Repubblicani
Da Barack Obama a Joe Biden fino a George W. Bush, Bill Clinton e Jimmy Carter, tutti i presidenti statunitensi discendono da schiavisti. Tranne Donald Trump, i cui antenati sono arrivati in America dopo l’abolizione della schiavitù. Almeno 100 membri dell'attuale Congresso sono discendenti diretti di antenati che hanno ridotto afroamericani in schiavitù e rappresentano almeno l'8% dei Democratici al Congresso e il 28% dei Repubblicani. Il gruppo comprende i senatori repubblicani Mitch McConnell, Lindsey Graham, Tom Cotton e James Lankford, e i democratici Elizabeth Warren, Tammy Duckworth, Jeanne Shaheen e Maggie Hassan. È quanto emerge da un'indagine della Reuters, pubblicata sul sito. Anche il presidente Joe Biden e tutti gli ex presidente americani viventi, tranne Trump appunto sono discendenti diretti di schiavisti: Carter, Bush, Clinton e Obama. E pochi di loro sono disposti a parlarne, dice Reuters.
Le influenze sulle intenzioni di voto
Idem i governatori di 11 dei 50 Usa e due giudici della Corte Suprema. Gli antenati detentori di schiavi del Congresso erano tra i più ricchi d'America prima della guerra civile; tre quarti erano tra il 10% più ricco. Nella ricerca sull'élite politica americana, Reuters ha trovato i nomi di oltre 700 persone rese schiave dagli antenati dei leader. Circa il 23% degli intervistati di un nuovo sondaggio Reuters/Ipsos ha affermato che il fatto di sapere che gli antenati di un candidato schiavizzarono persone li renderebbe meno propensi a votare per quel candidato, mentre gli intervistati bianchi che hanno affermato di essere a conoscenza di avere un antenato proprietario di schiavi sono più propensi di altri bianchi a sostenere il pagamento di risarcimenti per la schiavitù.