Il segretario di Nea Dimokratia si è imposto e ha ottenuto la maggioranza assoluta: "Le grandi riforme procederanno con rapidità", ha assicurato. Questa tornata elettorale ha fatto registrare l'astensione più alta dal ritorno della democrazia nel Paese dopo la fine della dittatura nel 1974: i votanti si sono fermati al 52%
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Il partito conservatore di Nea Dimokratia ha trionfato in Grecia e ha centrato l'obiettivo della maggioranza assoluta. Il premier conservatore uscente Kyriakos Mitsotakis ha ottenuto 158 dei 300 seggi di cui è composto il Parlamento. Il suo principale rivale politico, il partito di sinistra Syriza, guidato da Alexis Tsipras, si è fermato invece a 47 seggi. Seguono i socialisti del Pasok e i comunisti del Kke. In mattinata Mitsotakis - che aveva già vinto le elezioni del 21 maggio, ma senza ottenere la maggioranza assoluta - ha subito prestato giuramento per il suo secondo mandato da premier, nella residenza istituzionale della presidente della Repubblica Katerina Sakellaropoulou, ad Atene. "Sento forte il mio dovere nei confronti del Paese", aveva commentato a caldo Mitsotakis, subito dopo i risultati elettorali. "Sarò il premier di tutti i greci, le grandi riforme procederanno con rapidità", ha poi garantito.
Astensione più alta da fine dittatura
Le elezioni parlamentari greche hanno però fatto registrare un dato negativo: un tasso di astensione record, il più alto mai registrato dal ritorno della democrazia nel Paese dopo la fine della dittatura nel 1974, come riporta il sito di Kathimerini. L'affluenza è stata del 52%.
L’estrema destra in Parlamento
"Questi risultati elettorali ci hanno riservato alcune sorprese ma la nostra democrazia è abbastanza matura per gestire ogni temporaneo sommovimento", ha detto Mitsotakis, dopo che gli è stato conferito il nuovo mandato, con quello che è apparso un riferimento all'ingresso in Parlamento delle formazioni nazionaliste di estrema destra. Il partito 'Spartani' ha superato la soglia di sbarramento. Un traguardo incredibile se si pensa che il partito era sconosciuto fino a qualche giorno fa, quando ha ricevuto il sostegno dell'ex membro di Alba Dorata Ilias Kasidiaris, attualmente in carcere, dove sta scontando una pena di 13 anni per aver partecipato ad un'associazione criminale, ovvero il partito neonazista di Alba Dorata ormai sciolto. "Dopo tanto tempo, una voce nazionalista sarà in Parlamento", ha esultato il presidente del partito Vassilis Stigas riconoscendo che il sostegno di Kasidiaris è stato "il carburante" del successo. Supera per la prima volta la soglia di sbarramento anche il partito 'Niki' (vittoria in greco) che si è fatto conoscere per le sue posizioni xenofobe ed è considerato vicino alla frangia conservatrice della Chiesa ortodossa. Conferma infine la sua presenza in Parlamento anche un'altra formazione di estrema destra nota per le sue posizioni anti-migranti, 'Soluzione greca'.