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Guerra Ucraina Russia. Zelensky: "Mosca valuta attacco a centrale Zaporizhzhia"

©Ansa

Il presidente ucraino fa sapere di aver già condiviso le relative informazioni di intelligence con i partner internazionali. Il portavoce del Cremlino Peskov replica che si tratta "dell'ennesima menzogna". Kiev intanto ha colpito il ponte di Chongar nel Kherson. "La Crimea è isolata", affermano le autorità filorusse. Intanto dall'Ue assicurano un sostegno da 60 miliardi come contributo per rimettere in piedi l'Ucraina, da spalmare sull'intero ciclo della ricostruzione

Kiev incontra ambasciatori G7 più Ue, Turchia, Cina, India

Su disposizione del presidente Volodymyr Zelensky, il capo dell'ufficio di presidenza ucraino, Andryi Yermak ha incontrato oggi a Kiev gli ambasciatori dei Paesi del G7, fra cui quello italiano, Pier Francesco Zazo, con in più quelli dell'Unione europea e di Cina, Turchia, Brasile, India, Sudafrica e Danimarca. Lo scopo dell'incontro, fa sapere la presidenza ucraina in un comunicato, è stato di "discutere ulteriori passi da compiere in direzione dell'iniziativa Ucraina per il ripristino di una pace sostenibile e giusta basata sul rispetto della carta dell'Onu e del diritto internazionale". Yermak, si legge, ha informato gli ambasciatori "dei risultati delle consultazioni a vasto raggio dell'Ucraina con i partner stranieri sulla fattibilità della Formula di Pace Zelensky. E' stato sottolineato l'importante ruolo svolto dal &7 di Hiroshima del 19-21 maggio, al cui margine il presidente ha incontrato i leader dei Paesi e organizzazioni regionali del Global South", cioè del gruppo di Paesi emergenti. Yermak, si legge ancora nella nota, ha ricordato che la formula di pace ucraina al momento è l'unico piano di pace appoggiato dalle Nazioni Unite: "Ogni punto della Formula di Pace è basata sulla Carta dell'Onu e sul diritto internazionale", ha detto, aggiungendo che la formula ucraina è di natura "universale" e non non può essere quindi impiegata solo per mettere fine all'aggressione russa all'Ucraina, ma anche "per superare le crisi in atto e prevenire quelle a venire". "L'obiettivo centrale dell'Ucraina è di far finire la guerra e di ripristinare la sua sovranità e l'integrità territoriale". Inoltre, "il presidente Zelensky vorrebbe fare questo in un modo completamente nuovo e trasparente e con il coinvolgimento del numero più ampio possibile di Paesi responsabili", ha detto Yermak.

Ucraina, Ue: "Completate due riforme sulle sette richieste"

"Il Consiglio, su proposta della Commissione europea, aveva identificato sette passi che l'Ucraina deve compiere come priorità nell'ambito della sua richiesta di adesione all'Unione europea. Finora di questi sette passi ne sono stati completati due: la riforma degli organi giudiziari con l'istituzione dell'Alto consiglio della Giustizia e dell'Alta commissione per la qualificazione dei giudici, che sono già al lavoro, con un processo di selezione basato del merito e la legge sui media pienamente in linea con la direttiva europea. Si tratta dei passi due e sei". Lo ha annunciato il commissario europeo all'Allargamento, Oliver Varhelyi, al termine del Consiglio informale Affari interni. "Sono stati compiuti buoni progressi (ossia più della metà del lavoro richiesto) sulla Corte costituzionale, che era la prima priorità. E' stata adottata le legge necessaria in prima lettura che stabilisce un processo solido ma è ancora prematuro trarre conclusioni perchè serve la seconda lettura e' attesa per il 24 giugno e ci possono essere ancora emendamenti", ha spiegato il commissario. "E' stato compiuto invece qualche progresso (ossia meno della meta' del lavoro richiesto) negli altri quattro passi: anticorruzione, antiriciclaggio, de-oligarchizzazione e minoranze nazionali", ha evidenziato Varhelyi.

Funzionari occidentali alla Cnn: "Prime fasi controffensiva non soddisfano aspettative"

Nelle sue fasi iniziali, la controffensiva dell'Ucraina sta avendo meno successo e le forze russe stanno mostrando più competenza di quanto previsto dalle precedenti valutazioni occidentali. Lo hanno detto alla Cnn due funzionari occidentali e un alto funzionario militare statunitense. La controffensiva "non soddisfa le aspettative su nessun fronte", ha detto uno dei funzionari.

Secondo le valutazioni occidentali, le linee di difesa russe si sono dimostrate ben fortificate, rendendo difficile per le forze ucraine violarle. Inoltre, le forze russe sono riuscite a impantanare le armature ucraine con attacchi missilistici e mine e hanno dispiegato la potenza aerea in modo più efficace. Le forze ucraine si stanno dimostrando "vulnerabili" ai campi minati e le forze russe "competenti" nella loro difesa, ha affermato uno dei funzionari occidentali.

I funzionari hanno avvertito che la controffensiva è ancora nelle sue fasi iniziali e che gli Stati Uniti e i loro alleati "rimangono ottimisti" che le forze ucraine saranno in grado di ottenere guadagni territoriali nel tempo. È probabile che gli Stati Uniti e i loro alleati aspetteranno almeno fino a luglio per una valutazione più completa dei progressi della controffensiva.

Kiev: "Non dovrebbero mai esserci attacchi terroristici contro centrali nucleari"

Elemosiniere del Papa in missione per la sesta volta in Ucraina

Il Papa invia nuovamente, per la sesta volta, il suo Elemosiniere in Ucraina. Il viaggio del cardinale Konrad Krajewski toccherà la zona di Kherson dove, a seguito della distruzione della diga, la popolazione si trova in grande difficoltà e molte persone hanno perso la vita. La missione del cardinale è "stare con la gente, pregare con loro e portare un abbraccio e il sostegno concreto da parte del Pontefice", sottolinea il Dicastero per il servizio della Carità. L'Elemosiniere si recherà in Ucraina con una macchina, carica dei medicinali più urgenti, per avere la possibilità di visitare, strada facendo, le varie comunità religiose, le parrocchie dei cattolici di rito bizantino e latino e degli ortodossi. In questi giorni partirà anche il secondo tir pieno di viveri (ricevuti in maggioranza dalla Corea), medicinali e presidi sanitari, che saranno consegnati nelle zone più colpite dall'esplosione della diga. "La sua missione è evangelica e sottolinea la vicinanza di Papa Francesco alla martoriata Ucraina", conclude la nota. 

Lanciò molotov su centro reclute, condannato a 11 anni in Russia

Il tribunale militare di Ekaterinburg ha condannato a 11 anni di reclusione un uomo accusato di aver lanciato delle molotov contro un centro di reclutamento dell'esercito russo a Perm lo scorso dicembre. Lo riferisce Radio Liberty, secondo cui l'imputato, Mikhail Sokolov, condannato in primo grado, sarebbe "un attivista contro la guerra". Dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina, il governo russo ha denunciato diversi incendi o tentativi di incendi nei propri centri di reclutamento. Le autorità russe trattano questi attacchi come "atti terroristici". 

A Londra 61 Paesi per la ricostruzione dell'Ucraina

Zelensky: "Russia valuta attacco a Zaporizhzhia". Mosca smentisce

La Russia starebbe valutando un possibile attacco terroristico alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, con una conseguente dispersione di materiale radioattivo nell'ambiente: lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelesky, sottolineando che Kiev ha già condiviso le relative informazioni di intelligence con i suoi partner internazionali. "Abbiamo appena ricevuto un rapporto dalla nostra intelligence e dal Servizio di sicurezza dell'Ucraina", si legge nel messaggio. "L'intelligence ha ricevuto informazioni sul fatto che la Russia sta considerando uno scenario di attacco terroristico alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, un attacco terroristico con rilascio di radiazioni. Hanno preparato tutto per questo".

Zelensky

Podolyak: "Russi minano Zaporizhzhia, bisogna fermarli"

Il consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak accusa su Twitter i russi di voler creare un incidente alla centrale nucleare di Zaporizhzhia (Znpp) per fermare la controffensiva ucraina. E chiede al mondo di imporre linee rosse per fermare Mosca prima che sia troppo tardi.

Secondo Podolyak, i russi non saranno in grado di tenere a medio termine Enerhodar, la città più vicina alla centrale, "per questo stanno valutando un attacco terroristico su larga scala alla Znpp per fermare la controffensiva ucraina e creare una zona sanitaria grigia spopolata, fissata per i prossimi anni, come parte di uno statu quo territoriale senza cessate il fuoco".

"Questa strategia  - continua Podolyak - comprende tentativi di attaccare la diga di Kryvyi Rih con missili Kinzhals. Attualmente stanno minando ulteriormente la centrale nucleare, comprese le vasche di raffreddamento.  Se il Cremlino deciderà di procedere con questo scenario dipende soltanto dalla reazione del mondo globale. Bisogna definire linee rosse. Bisogna annunciare quali saranno le conseguenze. Non domani, oggi".

Kherson, 4 feriti in attacco russo

Le forze russe hanno lanciato un attacco Kherson, ferendo quattro persone. Lo ha riferito il governatore regionale Oleksandr Prokudin, precisando su Telegram che “oggi a mezzogiorno l'esercito russo ha colpito un edificio residenziale. Due persone sono rimaste ferite dall'attacco. “Una donna di 86 anni e un uomo di 25 sono in gravi condizioni. I medici stanno lottando per la loro vita”, ha aggiunto Prokudin.

Anche due volontari di Rivne, di 25 e 23 anni, sono rimasti feriti e stanno ricevendo assistenza dai medici, ha detto il governatore.

Kiev: "Fino a 1.500 militari russi presenti sul territorio della Bielorussia"

Il numero di soldati russi che si trovano attualmente sul territorio della Bielorussia è aumentato fino a 1.500 unità. Lo ha detto il portavoce del servizio di frontiera statale dell'Ucraina Andriy Demchenko.

"L'esercito russo continua a essere sul territorio della Bielorussia - ha aggiunto Demchenko - ma le unità che si trovano sul territorio di questo paese sono più coinvolte nelle esercitazioni e nell'addestramento. Un numero ridotto, rispetto a quello di inizio anno, ma la Russia ha forze sufficienti in Bielorussia per effettuare una ripetuta invasione del territorio dell'Ucraina da questa direzione".

Mosca: "Usa non commettano errore inviare truppe Nato in Ucraina"

La Russia mette in guardia gli Stati Uniti dall'inviare truppe della Nato in Ucraina, perché si tratterebbe di "un gigantesco errore storico" che avrebbe "conseguenze pericolose". Lo ha detto il vice ministro degli Esteri Serghei Ryabkov commentando l'ipotesi avanzata recentemente dall'ex segretario generale dell'Alleanza, Anders Fogh Rasmussen, secondo il quale la Polonia e i Paesi baltici potrebbero appunto inviare truppe in Ucraina se al vertice di Vilnius del mese prossimo Kiev non dovesse ottenere dalla Nato sufficienti garanzie di sicurezza. "Avvertiamo con fermezza gli Stati Uniti, che controllano la Nato, perché non importa chi parli a nome di questi Paesi, che siano ex o attuali responsabili, tutto viene deciso a Washington", ha affermato Ryabkov, citato dall'agenzia Ria Novosti. "Mettiamo in guardia con fermezza gli Usa - ha proseguito il vice ministro - da ulteriori fallimenti, da ulteriori errori che potrebbero avere conseguenze pericolose: nessuna forza Nato in Ucraina". 

Kiev: "Liberati 14 centri abitati nel Luhansk"

Kiev rivendica altri passi avanti nella controffensiva contro gli invasori russi. "Abbiamo de-occupato 14 insediamenti. Si tratta del 5-7% dell'intero territorio del Luhansk, compresa l'area occupata nel 2014. Ma speriamo di poter de-occupare l'intera regione il più presto possibile, per far tornare la vita, i nostri cittadini", ha detto Artem Lysohor, capo dell'amministrazione militare di Luhansk, in un post su Telegram citato da Ukrinform.

Lysohor ha sottolineato che l'oblast misura 26.700 km2, di cui 1400-1900 km2 sono già stati liberati.

Kiev: "Controffensiva richiede tempo ma sarà successo"

Il premier ucraino Denys Shmygal ha avvertito che la controffensiva contro le forze russe "richiederà tempo", ma si è detto "ottimista" sul suo successo. "Faremo operazioni offensive molto intelligenti. E per questo, richiederà tempo", ha affermato il capo del governo di Kiev a margine di una conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina a Londra. "Ma abbiamo l'intenzione di muoverci e andare avanti. Andremo avanti... e sono assolutamente ottimista per la liberazione di tutte le nostre terre occupate dai russi", ha aggiunto, sottolineando le difficoltà date anche dal gran numero di "campi minati" che rendono "più lento" l'avanzare.

Ucraina, bozza vertice Ue, più sforzi diplomatici per pace

"L'Unione europea e i suoi Stati membri intensificheranno i loro sforzi di sensibilizzazione diplomatica e continueranno a cooperare con l'Ucraina e altri Paesi per garantire il più ampio sostegno internazionale possibile ai principi e agli obiettivi chiave della formula di pace dell'Ucraina, anche attraverso un prossimo vertice globale per la pace". E' quanto si legge nella prima bozza delle conclusioni del Consiglio europeo in programma il 29 e 30 giugno. A quanto apprende l'ANSA sono 4 le stesure previste per le conclusioni.

Ucraina, ambasciatore Usa: 'Gershkovich, delusi per prolungamento detenzione'

Gli Stati uniti si dicono "estremamente delusi" dopo che un tribunale russo ha respinto l'appello del giornalista americano Evan Gershkovich contro la detenzione in attesa del processo. "Era una udienza procedurale, un appello contro le condizioni della sua continua detenzione, siamo estremamente delusi dal respingimento di questo appello", ha detto l'ambasciatrice americana in Russia, Lynne Tracy, sottolineando di non aver potuto nemmeno parlare oggi con il giornalista.


Ucraina, Conte: 'Differenza con Pd grande, rilevante e centrale, non lo nascondo'

Sul conflitto in Ucraina e l'invio di armi "il Pd ha maturato una posizione diversa sin dall'inizio che noi abbiamo criticato, è noto, e su questo la nostra differenza, non lo posso nascondere, è grande, è rilevante e direi anche centrale". Così il presidente del M5S Giuseppe Conte in collegamento con L'Aria che Tira su La 7 dal Molise.



Ucraina, Olena Zelenska: 'Mi capita spesso di piangere'

Da quando è iniziata l'invasione russa, mi capita spesso di piangere, "dopo tutto sono un essere umano, ho dei sentimenti e piango". A confessarlo è la first lady ucraina Olena Zelenska, intervistata dal quotidiano spagnolo El Mundo. Che aggiunge "anche oggi, in questa intervista, potrei piangere di nuovo, mi capita molto spesso". Madre di due figli, con un marito che riesce a vedere poco in privato, la 45enne Zelenska ha anche svolto missioni di rappresentanza ll'estero. Ma non nasconde che sia una situazione emotivamente difficile, anche se non è più come all'inizio dell'invasione. "Nei primi giorni della guerra, ogni attacco mi colpiva con forza. Mi è capitato di piangere anche in occasioni ufficiali. "Non è che ora mi sia indurita, ma devo fare ogni sforzo possibile perché tutto questo finisca", ha spiegato. 

Ucraina, bozza vertice Ue: più sforzi diplomatici per pace

"L'Unione europea e i suoi Stati membri intensificheranno i loro sforzi di sensibilizzazione diplomatica e continueranno a cooperare con l'Ucraina e altri Paesi per garantire il piu' ampio sostegno internazionale possibile ai principi e agli obiettivi chiave della formula di pace dell'Ucraina, anche attraverso un prossimo vertice globale per la pace". Questo quanto si legge nella prima bozza di conclusioni del vertice Ue di giovedi' e venerdi' prossimi di cui l'AGI ha preso visione. "Qualsiasi iniziativa per una pace globale, giusta e duratura in Ucraina deve basarsi sul pieno rispetto della sua indipendenza, sovranita' e integrità territoriale all'interno dei suoi confini riconosciuti a livello internazionale", si legge ancora. 

Grossi in Russia, incontra capo colosso nucleare Rosatom

Rafael Grossi, il direttore dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica, sarà in Russia, domani. Lo ha reso noto il vice ministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov. Il capo dell'Aiea, che sicuramente con le autorità russe parlerà della sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia, dovrebbe avere colloqui - ha aggiunto Ryabkov - con il direttore del colosso del nucleare russo Rosatom, Alexei Likhachyov. L'incontro dovrebbe svolgersi a Kaliningrad, l'enclave russa sulla costa baltica tra Lituania e Polonia. 

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