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Guerra in Ucraina, Draghi: “Kiev deve vincere o per l’Ue sarà fatale"

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©Ansa

L'ex premier italiano, parlando da Boston, ha detto che "la brutale invasione russa dell'Ucraina non era un atto di follia imprevedibile" ma "un passo premeditato" di Putin e "un colpo intenzionale per l’Unione europea”

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L'ex premier italiano Mario Draghi, parlando al Mit di Boston, ha detto che "la brutale invasione russa dell'Ucraina non era un atto di follia imprevedibile" ma "un passo premeditato" di Vladimir Putin e "un colpo intenzionale per l'Ue. I valori esistenziali dell'Unione europea sono la pace, la libertà e il rispetto della sovranità democratica", ed è "per questo che non c'è alternativa per gli Stati Uniti, l'Europa e i loro alleati se non garantire che l'Ucraina vinca questa guerra”. Secondo Draghi, accettare una vittoria russa "infliggerebbe un colpo fatale all'Ue" (GUERRA IN UCRAINA: LO SPECIALE - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI). 

Le parole di Draghi sull’Ucraina

"Accettare una vittoria russa o un pareggio confuso indebolirebbe fatalmente altri Stati confinanti e manderebbe un messaggio agli autocrati che l'Ue è pronta a scendere a compromessi su ciò che rappresenta, su ciò che è. Segnalerebbe inoltre ai nostri partner orientali che il nostro impegno per la loro libertà e indipendenza - un pilastro della nostra politica estera - non è poi così incrollabile", ha detto l'ex premier.

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Draghi: “Strategia delirante di Putin”

"Vincere questa guerra per l'Europa significa avere una pace stabile, e oggi questa prospettiva appare difficile”, ha aggiunto Draghi. “L'invasione della Russia fa parte di una strategia delirante a lungo termine del presidente Putin: recuperare l'influenza passata dell'Unione Sovietica e l'esistenza del suo governo è ora intimamente legata al suo successo. Ci vorrebbe un cambiamento politico interno a Mosca perché la Russia abbandoni i suoi obiettivi, ma non vi è alcun segno che un tale cambiamento si verificherà", ha concluso l’ex premier italiano.

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