I pubblici ministeri federali hanno notificato all'ex presidente americano che è l'obiettivo di un'indagine penale. Un segno che il procuratore speciale Jack Smith, che sta indagando sulle carte classificate portate dal tycoon nella sua residenza a Mar-a-Lago, è in procinto di incriminarlo. La replica: "Vogliono falsare le elezioni del 2024"
I pubblici ministeri federali hanno notificato all'ex presidente americano Donald Trump che è l'obiettivo di un'indagine penale: lo riferiscono fonti informate a Politico. La notifica è il segno che il procuratore speciale Jack Smith, che sta indagando sulle carte classificate portate dal tycoon nella sua residenza a Mar-a-Lago, è in procinto di incriminare Trump. Nelle ultime settimane, Smith ha portato diverse figure della cerchia ristretta del tycoon davanti al gran giurì che indaga sul caso dei documenti classificati, compreso uno dei suoi avvocati, Evan Corcoran, e l'ex capo dello staff Mark Meadows. Un ex portavoce di Trump, Taylor Budowich, ha ammesso ieri di essere stato interrogato in Florida.
Attesa l'incriminazione
La lettera inviata all'ex presidente Usa è il segno che per l'incriminazione potrebbe essere una questione di giorni, se non di ore. In base al regolamento del dipartimento di Giustizia, infatti, i procuratori possono inviare una "lettera mirata" a coloro che potrebbero essere accusati in relazione a un'indagine del gran giurì, dando loro l'opportunità di testimoniare prima che arrivi un atto d'accusa.
Trump: "Io bersaglio del dipartimento Giustizia e dell'Fbi"
"Nessuno mi ha detto che sono stato incriminato e non dovrei esserlo perché non ho fatto niente di male, ma ho capito da anni di essere un 'bersaglio' del dipartimento Giustizia e dell'Fbi. Vogliono falsare le elezioni del 2024", ha dichiarato Trump con un post pubblicato sulla sua piattaforma social, Truth. L'ex presidente Usa non fa riferimento diretto alla notizia della notifica dei procuratori federali, che lo hanno formalmente iscritto come potenziale "target" nell'inchiesta sul trasferimento di file riservati dalla Casa Bianca al suo resort in Florida. L'atto presuppone l'imminente incriminazione formale. Il tycoon ha scritto a caratteri maiuscoli la parola "target", cioe' bersaglio, lo stesso termine che sarebbe stato usato dai procuratori federali nella notifica.