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Francia, attacco in un parco ad Annecy: sei accoltellati, gravi 4 bambini

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L'aggressione è avvenuta durante la mattinata nei pressi dell'omonimo lago in Alta Savoia. Secondo i media locali, l'autore del gesto sarebbe un siriano, già arrestato dalla polizia. Dall'indagine è emerso che il 4 giugno la Francia aveva respinto la sua richiesta d'asilo. L'uomo si è dichirato cristiano e aveva con sé una croce cristiana. La premier Elisabeth Borne sul posto. Macron: "Atto di una vigliaccheria assoluta"

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Attimi di terrore ad Annecy, in Francia, dove stamattina un uomo ha aggredito con armi da taglio diversi bambini in un parco vicino all'omonimo lago in Alta Savoia. Complessivamente, sono sei le persone rimaste ferite, secondo l'ultimo bilancio diffuso dalle autorità locali. Si tratta di quattro bambini di circa tre anni e di due adulti, tra cui una persona anziana. Tutti e quattro i bambini feriti nell'attacco risultano essere in condizioni "molto gravi", secondo quanto riferito in conferenza stampa nella città dell'Alta Savoia francese dalla procuratrice, Line Bonet-Mathis. Uno di loro è stato trasferito a Ginevra, un altro a Grenoble. Per due dei bambini la prognosi è riservata. Secondo quanto riportato, si tratta di un fratello e una sorella di 2 e 3 anni, di un bambino olandese di 22 mesi e di una bambina inglese di 3 anni, ad Annecy per motivi turistici. 

Arrestato l'aggressore

L'aggressore, un siriano richiedente asilo, Abdalmasih Hanoun, è già stato arrestato dalla polizia e trasportato in ospedale in stato di fermo dopo essere stato ferito. Si è dichiara "cristiano di Siria". Fonti vicine all'inchiesta fanno sapere che al momento dell'arresto aveva con sé una croce cristiana. Secondo alcuni testimoni citati dalla stampa locale, al momento dell'attacco indossava un turbante. Stando alle prime ricostruzioni, avrebbe cominciato a "saltare e gridare" prima di dirigersi verso i passeggini, cominciando a infierire "con il coltello, a ripetizione, sui bambini". Quando ha visto che era circondato dalla polizia, "si è diretto verso una coppia ed è partito direttamente con il coltello contro un nonno, che era lì con la moglie, e l'ha pugnalato". L'uomo non è schedato, né sarebbe stato segnalato dai servizi di informazione come elemento pericoloso. 

Respinta richiesta di asilo politico

Trentuno anni, nato in Siria, arrivato in Svezia nel 2013 dove ha ottenuto l'asilo politico, Abdalmasih Hanoun, si è definito "cristiano d'Oriente". Con sé aveva un crocifisso e un libro di preghiere cristiane quando si è scagliato con il coltello contro i bambini nel passeggino. Da fonti dell'inchiesta si è appreso che il siriano - entrato 8 mesi fa in Francia regolarmente dalla Svezia - aveva chiesto l'asilo anche al governo di Parigi, dopo averlo ottenuto negli anni scorsi dall'Italia e dalla Svizzera. Ma il governo francese, secondo quanto si è appreso stasera, glielo aveva rifiutato lo scorso 4 giugno, un evento che ha gettato una nuova luce sul gesto di Abdalmasih Hanoun. Il quale era sconosciuto alla polizia e incensurato, neppure schedato fra le persone a rischio. Ma non aveva domicilio fisso in Francia ed aveva un comportamento anomalo: ogni mattina da almeno un mese andava al parco dove oggi è esplosa la sua follia, e restava in silenzio per ore. Le notizie sulla sua vita arrivano in gran parte dalla ex compagna, che è stata contattata per telefono dalla tv francese BFM. L'uomo aveva con lei - incontrata 5 anni fa in Turchia - una bambina, nata 3 anni fa. I due si sono separati 8 mesi fa, dopo che Abdalmasih aveva deciso di andarsene dalla Svezia, dove chiedeva la nazionalità - invano - dal 2017. Era arrivato nel 2013 e aveva ottenuto quasi subito l'asilo politico, ma non la nazionalità, necessaria per ottenere un lavoro. Tutti e due, ha raccontato l'ex compagna - che non è svedese ma è rimasta in Svezia con la bambina - avevano seguito un corso di formazione per infermieri, a distanza. La donna sa che l'uomo è nato o è originario della città siriana di Hassake, dove c'era una grossa comunità cristiana fino al 2011 ma che successivamente è stata teatro di violenti conflitti. La coppia, ha riferito la donna, ha abitato a Trollhattan, in Svezia, dove ha avuto la bambina. Abdalmasih, che si occupava "molto" della bambina fin quando ha vissuto in Svezia, se n'era andato 8 mesi fa per raggiungere la Francia, e in particolare Annecy. Dove però non sembra avesse né contatti né conoscenze, oltre a non avere un domicilio. La ex compagna non lo sentiva più da 4 mesi. Lo descrive come "una persona gentile". 

Le reazioni del governo francese

Il ministro dell'Interno, Gérald Darmanin, ha confermato con un tweet l'avvenuto arresto "grazie al tempestivo intervento delle forze dell'ordine". La prima ministra, Elisabeth Borne, è immediatamente partita alla volta di Annecy, che si trova nel Sud-est della Francia, al confine con la Svizzera. Il presidente Emmanuel Macron ha commentato l'accaduto in un tweet. "È un attacco di una vigliaccheria assoluta", ha scritto, "dei bambini e un adulto sono tra la vita e la morte. La nazione è sotto shock".

Un agente insegue l'aggressore responsabile dell'attacco ad Annecy