
Giovanni XXIII, 60 anni fa moriva il "Papa buono": le sue 10 frasi più celebri
Era il 3 giugno del 1963 quando il mondo disse addio ad Angelo Maria Roncalli, uno dei Pontefici simbolo del XX secolo e colui che diede una nuova spinta alla Chiesa grazie al Concilio Vaticano II. Ecco alcuni dei suoi aforismi più conosciuti

Sono passati sessant’anni dalla morte di uno dei Papi più iconici del XX secolo: Angelo Giuseppe Roncalli, noto anche come Giovanni XXIII - il "Papa buono" -, moriva il 3 giugno 1963. Rimase in carica per soli 5 anni, dal 1958 al 1963, ma anche se operò in un lasso di tempo estremamente ristretto riuscì a ridare impulso all’opera evangelizzatrice della Chiesa, grazie soprattutto al Concilio Vaticano II, di cui però non vide la fine dei lavori
Anniversario Concilio Vaticano II, riesumata salma di Giovanni XXIII
Dalla sua proclamazione sino alla morte sono state molte le frasi e i momenti che hanno segnato il pontificato di Giovanni XXIII, proclamato Santo insieme a Giovanni Paolo II nel 2014 in una messa celebrata dall’attuale Pontefice, Papa Francesco, e dal suo predecessore, Benedetto XVI, allora emerito e scomparso lo scorso 31 dicembre. Ecco 10 frasi indimenticabili del "Papa buono"
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“Si direbbe che persino la luna si sia affrettata, stasera – osservatela in alto! – a guardare a questo spettacolo. Tornando a casa, troverete i bambini; date una carezza ai vostri bambini e dite: 'Questa è la carezza del Papa'. Troverete qualche lacrima da asciugare. Fate qualcosa, dite una parola buona. Il Papa è con noi specialmente nelle ore della tristezza e dell'amarezza"
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"Devo essere fedele al mio proposito ad ogni costo: voglio essere buono, sempre buono, con tutti buono"
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"Se non metterai il tuo io sotto i piedi, non sarai mai un uomo libero"

"Il mondo è intossicato da nazionalismo malsano, fondato sulla razza e sul sangue, in contraddizione col Vangelo"

"Non c'è studio filosofico, non c'è sforzo di ammodernamento di sistemi che valga, se l'animo non si apre tutto alle effusioni della luce e della grazia celeste"

"Il cristianesimo, infatti, è congiungimento della terra con il cielo, in quanto prende l'uomo nella sua concretezza, spirito e materia, intelletto e volontà, e lo invita ad elevare la mente dalle mutevoli condizioni della vita terrestre verso le altezze della vita eterna, che sarà consumazione interminabile di felicità e di pace"

"Lasciare buona impressione anche nel cuore di un brigante, mi pare un buon atto di carità che, a suo tempo, porterà benedizione"

"Fra le grandezze di questo mondo, in mezzo alle quali mi trovo, non so come mai e perché, oh! come apprezzo sempre più la modestia, la povertà, ma insieme il timore e l'amore del Signore della nostra buona gente di Sotto il Monte"

"La guerra è voluta invece dagli uomini, a occhi aperti, a dispetto di tutte le leggi più sacre. Per questo è tanto più grave"

"Quando il mio amor proprio, approfittandosi di qualche momento di disattenzione, costruirà i suoi castelli in aria, mi vorrà far volare, volare, io mi faccio una legge di pensare sempre a questi tre luoghi: il Getsemani, la casa di Caifas, il Calvario"
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