Quest'oggi ricorre l'anniversario dalla prima scalata avvenuta il 29 maggio 1953 da parte dell'alpinista neozelandese Edmund Hillary e lo sherpa Tenzing Norga
Sono passati esattamente 70 anni da quel 29 maggio 1953, una data storica per l'alpinismo mondiale, ovvero quando Edmund Hillary e lo sherpa Tenzing Norgay raggiunsero la cima dell'Everest per la prima volta nella storia. Oggi in Nepal si festeggia questa ricorrenza celebrando i due protagonisti della scalata.
Le celebrazioni
Con la scomparsa dell'esploratore neozelandese Edmund Hillary, avvenuta nel 2008, il governo nepalese ha iniziato a celebrare questa data festeggiando così l'Everest Day. Da allora è nato un appuntamento fisso per la comunità alpinistica, che il 29 maggio si ritrova per le strade di Kathmandu a celebrare questa ricorrenza. Nell'occasione vengono assegnati anche diversi premi, quest'anno uno è stato riservato a Kami Rita, lo sherpa che ha scalato l'Everest per 28 volte (due solo in questa stagione), e Sanu Sherpa, capace di scalare le 14 cime più alte del mondo per due volte.
La storia della conquista dell'Everest
La prime spedizioni per conquistare la vetta dell'Everest furono autorizzate negli anni Venti, ma i primi a toccare il punto più alto della terra furono Edmund Hillary e Tenzing Norgay, proprio quel 29 maggio di 70 anni fa. Secondo quanto affermato da Tenzing, il primo ad arrivare sulla cima fu Hillary, con lo sherpa che in quel momento stava battendo la traccia. In cima Tenzing lasciò dei biscotti al cioccolato in segno di ringraziamento verso gli dei, l'alpinista neozelandese pose invece una croce. I due rimasero in contemplazione per circa un quarto d'ora.